Marilyn Manson, il sindaco di Villafranca chiede a chi protesta di fermarsi

Il 13/07/2017, di .

Marilyn Manson, il sindaco di Villafranca chiede a chi protesta di fermarsi

Il sindaco di Villafranca di Verona, Mario Faccioli, con una lunga lettera aperta su Facebook, ha chiesto a chi protesta contro i’imminente concerto di Marilyn Manson di smettere. Di seguito il post integrale:

Chi ha paura di Marilyn Manson

Carissime/i mi permetto di scrivere questo post con la preghiera e il rispetto di non ricevere commenti in merito siano essi negativi o positivi. Preghiera e rispetto di un credente, di un padre di famiglia con tanti difetti e con l’aggravante di essere il Sindaco della città di Villafranca di Verona. Città tra le più belle al mondo a cui io con onore e rispetto ho dedicato con sacrificio tutte le energie possibili e continuerò a farlo fino al mio ultimo giorno per rispetto del bene comune e della comunità. Sono mesi che continuiamo, tutti, a leggere prese di posizione contro il concerto di un cantante all’interno del cartellone del Villafranca Festival che si tiene ogni anno all’interno del Castello Scaligero. Credo che tutti debbano sapere che la scelta artistica del cartellone non è dell’amministrazione comunale. Da quando sono sindaco abbiamo ritenuto non opportuno farci carico economicamente di eventi che necessitano di finanziamenti importanti e rischi di impresa che avrebbero pesato e impattato negativamente dal punto di vista finanziario ed economico sul nostro bilancio. Abbiamo ritenuto di avvalerci di una società che, fissati i principi di valorizzazione della città, di un calendario importante in funzione del numero di spettatori che il Castello può esprimere, avesse la capacità economica e artistica di raggiungere il risultato sperato. È evidente che tutto è in funzione dell’offerta che il mercato dei concerti mette a disposizione anno dopo anno e che vogliano o meno venire a Villafranca ( non tutti possono venire e non tutti vogliono venire). Fino ad oggi è stato così e sarà cosi fino a quando, altra amministrazione, non farà scelte diverse. Posso affermare che la società ha sempre operato con massima serietà e professionalità nel reciproco interesse in anni difficili. Spettacoli a volte straordinari ma che la società ha avuto in negativo dal punto di vista economico. Quando hanno presentato il cartellone nessuno di noi amministratori conosceva tutti gli artisti a parte, evidentemente, i più famosi ed in particolare gli italiani. Si guarda numero e consistenza dell’offerta. Fatta questa doverosa premessa voglio richiamare tutti, compreso me stesso, al senso di comunità e rispetto. Primo punto sono credente e non per questo mi devo sentire minacciato da un signore che suonava, parlava, scriveva, suona parla e scrive, suonerà, parlerà e scriverà a prescindere da Villafranca. Posso assicurare che la mia fede forte o fragile che sia rimane intatta anche al passaggio a Villafranca di questo signore. Mediaticamente non lo ferma nessuno. Figuriamoci un Castello. Stesso concetto vale per mia moglie, le mie figlie, i miei genitori e tutti i miei cari che vivono in questa comunità. Trovo aberrante certe prese di posizione contro questo signore, contro l’amministrazione, da persone che ritengono di essere paladini di verità, portatori di sante croci, che.pregano per pioggia e tempesta, che raccolgono firme, che fanno sedute di preghiera. A tutte queste persone chiedo umilmente di porre attenzione a questi comportamenti. La mia fede non semina odio, non costruisce muri, non ha paura del diverso. Attenzione a seminare odio, specialmente chi ha responsabilità, non aiuta nessuno. Non accetto che il mondo della mia fede, frequentato quotidianamente dalla mia famiglia la faccia sentire diversa e odiata. Non è giusto. Non trovo giusto confondere valori e ruoli che non devono prevaricare i compiti. Non si entra nella laicità di un comune con l’arroganza, pensando di avere la verità. Secondo punto. Da padre e marito richiamo me stesso e tutti voi al grande compito educativo nei confronti dei nostri figli. Compito in certi momenti difficili per le nostre fragilità umane. Il nostro grande compito è educarli a distinguere il bene e il male, ad essere forti nei valori che gli trasmettiamo, ad affrontare il mondo dove le diversità vanno rispettate e le prevaricazioni combattute con fede religiosa o fede di valori che sia, senza odio, senza violenza ma con la forza dello spirito. Educarli al rispetto degli altri all’impegno e l’esempio all’interno della comunità. Terzo punto. Parla il Sindaco. Attenzione a confondere i valori, dall’imposizione dei valori. La nostra comunità è complessa per le diversità, la forza e le fragilità che ogni giorno è costretta a confrontarsi. Pur da credente integralista ( sono contro aborto, divorzio, convivenze, droga, alcol ecc) non mi sono mai permesso di usare il mio ruolo per spingere contro qualcuno… anzi. Dove la scelta politica era amministrativamente e giuridicamente consentita ho sempre approvato progetti e finanziato istituti dove sistema educativo e formativo andasse nella direzione di valori condivisi dalla comunità. Basta guardare i valori economici riconosciuti alle scuole cattoliche, al doposcuola, ai progetti sui bambini in difficoltà e alle famiglie in difficoltà educativa ed economica. Qualche milione di euro che con orgoglio ci pone in testa ai comuni italiani compreso le grandi città. Con il mondo della Chiesa e delle parrocchie ho sempre portato rispetto, partecipazione e condivisione quando mi è stato chiesto. Il sottoscritto e la mia amministrazione non si è mai permessa di dire o entrare nei meriti delle loro scelte. Oggi vedo che invece quel mondo non solo sta spaccando una comunità ma sta pesantemente interferendo e seminando odio. Vi prego fermatevi. Fermatevi non per me ma per tutti quelli che costringete a schierarsi, per tutti quelli che non sanno, per tutti quelli che rischiano di non capire. Chi vuol far politica lo faccia non utilizzando la fede e chi è uomo di fede non faccia politica. Con immutato affetto un abbraccio a tutti.

Per ben tre volte il notorio Reverendo statunitense Marilyn Manson si esibirà in Italia nel corso di quest’anno: il 25 luglio al Postepay Sound Rock in Roma, il 27 luglio al Castello Scagliero di Villafranca di Verona, e infine il 22 novembre al PalaAlpitour torinese.

I veronesi, tuttavia, sembrano tutt’altro che contenti sel suo arrivo. Le comunità religiose della città si sono date appuntamento in due modi diversi in vista del concerto: c’è chi, ogni venerdì precedente al concerto, intende riunirsi per un rosario ‘a protezione della città e dei suoi abitanti’ e c’è chi la sera del concerto si riunirà in preghiera in una delle comunità.

È inoltre in corso la petizione ‘Manson: io non ci sto‘, al momento sottoscritta da 2480 persone, che chiede alle autorità di assumersi la responsabilità dei messaggi veicolati dal cantante attraverso la sua musica e porre freno al concerto. ‘Bruciare la bibbia’ afferma il testo della petizione, ‘è espressione di una grandissima bassezza morale e di una mancanza di rispetto per le altre persone che culmina ne disprezzo pubblico e spettacolare della Bibbia.’

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