Tsunami Edizioni, ecco la biografia autorizzata dei Disciplinatha

Il 27/09/2018, di .

Tsunami Edizioni, ecco la biografia autorizzata dei Disciplinatha

Sono aperti i preordini per ‘Tu Meriti Il Posto Che Occupi’, biografia autorizzata dei Disciplinatha, scritta da Giovanni Rossi ed edita da Tsunami Edizioni.

Si tratta di un volume cartonato e riccamente illustrato di 600 pagine + 32 pagine a colori. La tiratura è limitata a soli 399 esemplari numerati.

La grafica è stata curata da Simone Poletti (Dinamo Innesco Rivoluzione).

Il libro, che NON sarà distribuito in libreria, potrà essere acquistato esclusivamente sul nostro sito. Le spedizioni cominceranno da fine novembre.

In omaggio con il libro un set di 2 adesivi e 3 segnalibri e, per chi lo preordina già ora, fino ad esaurimento scorte c’è anche una fantastica maglietta vintage della band.

Sinossi del libro:

I Disciplinatha sono senza dubbio uno dei gruppi più controversi e discussi del panorama musicale italiano. Nati a Bologna sul finire degli anni Ottanta, artefici di uno sviluppo artistico che fondeva musica, iconografia e narrazione, sono riusciti nell’impresa unica di farsi odiare sia dal pubblico di destra, che da quello di sinistra, con un’immagine che solo superficialmente poteva definirsi provocatoria.
In realtà i messaggi che i Disciplinatha hanno portato all’attenzione del pubblico sono stati molto più profondi e complessi della semplice provocazione, anticipando con straordinaria capacità di lettura del reale molte novità che avrebbero trasformato la società e la politica italiana e internazionale di lì a breve.
Musicalmente hanno creato un suono che ha avuto pochi eguali in Europa, fondendo istanze diverse tra loro, dal punk all’industrial, dal metal all’elettronica, in una proposta ineguagliata e singolare. In pochi anni sono passati da fenomeno di nicchia alla ribalta di televisioni, radio e palchi importantissimi, per poi scomparire definitivamente all’apice del successo. Addentrarsi nella storia dei Disciplinatha significa ripercorrere una delle pagine più irripetibili della musica italiana e, di riflesso, del costume e della società di quegli anni.

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