Wardruna, Selvik: ‘Strappiamo la cultura nordica pagana dalle grinfie dell’estrema destra’

Il 09/04/2019, di .

Wardruna, Selvik: ‘Strappiamo la cultura nordica pagana dalle grinfie dell’estrema destra’

La percezione che buona parte del pubblico ha del filone neofolk è che tutte le band siano strettamente legate all’estrema destra e, proprio per questo motivo, tanti musicisti hanno preso pubblicamente una posizione contro i movimenti politici nazionalisti e fascisti. Il progetto Wardruna, opera del musicista e storico Einar Selvik, è uno dei gruppi che meglio sta tentando di restituire accuratezza e identità storica alla diversità culturale che caratterizzava l’era vichinga. Selvik afferma: ‘Questo progetto trae ispirazione dalla nostra cultura nativa, ma si tratta di creare qualcosa di attuale e nuovo. Per me è fondamentale dissipare alcuni miti sulla cultura norrena che sono stati mal interpretati e resi quasi fumettistici dai media. L’immagine delle Rune, ad esempio, è stata offuscata da alcuni idioti razzisti di destra per il loro futile guadagno. Il nazionalismo non ha nulla a che fare con la riscoperta del paganesimo e usa un falso costrutto moderno per usare le antiche tradizioni come vessillo per la rivoluzione fascista.

Furono già i primi movimenti völkisch della Germania ottocentesca ad appropriarsi della cultura e della tradizione nordica creando il mito secondo cui le divinità germaniche siano parte integrante dell’archetipo spirituale dell’etnia germanica, una pericolosa spirale di nazionalismo etnico supportato dal folklore che influenzò direttamente il nazismo nel secolo successivo. Per Selvik invece l’etenismo ( l’insieme dei nuovi movimenti religiosi di ritorno alle religioni dei Germani pre-cristiani) è stato molto vario, multirazziale e fortemente influenzato dallo scambio culturale globale.

Un altro aspetto del neofolk che spesso ha attirato elementi dell’estrema destra è la condivisione di una posizione anticristiana, questa sorta di paganesimo ricostruito guarda infatti al cristianesimo come ad una religione imperialista che cancella le culture indigene attraverso il dominio, idea che aveva attratto anche uno dei primi membri, più politicamente estremista, dei Wardruna, Gaahl (Gorgoroth).

Selvik aggiunge: ‘Sono interessato alla cultura generale, che sia slava, siberiana o africana. La cosa più affascinante è rendersi conto di quanto siano connesse le culture più lontane se solo si torna abbastanza indietro nel tempo. La fedeltà alla idee e alla passione per la tradizione lega una comunità insieme, non una falsa nozione di razza. Preferirei di gran lunga fare un blót (rituale) con uno spagnolo che lo capisce davvero anzichè farlo con un norvegese che non comprende. Se sei stupido, sei stupido, non importa se discendi da un re vichingo.’

L’accresciuta attenzione per la storia e la cultura nordica, processo in cui Selvik ha avuto una parte importante, ha contribuito a creare una sorta di barriera per impedire all’estrema destra di continuare ad attingere da un patrimonio culturale senza una contro-narrazione. ‘E’ difficile prenderli sul serio, il modo in cui i gruppi estremisti di destra hanno usato il nostro patrimonio culturale nella loro propaganda testimonia una grande ignoranza. L’estrema destra manca di una chiara comprensione del paganesimo nordico e lo usa come semplice estetica piuttosto che come vero percorso spirituale’.