Saxon

Saxon

Uno dei gruppi di maggior successo della corrente musicale New Wave of British Heavy Metal, i Saxon conobbero un periodo di discreto successo commerciale nella prima metà degli anni Ottanta: una serie di album particolarmente ispirati, accompagnati da intensi tour per tutto il mondo, sia in veste di headliner che di supporto a gruppi più famosi quali Motörhead e Mötley Crüe, portarono la band ad ottenere diversi piazzamenti nelle classifiche britanniche. Il positivo riscontro commerciale segnalò la giovane formazione britannica all’attenzione della casa discografica EMI, la quale approfittò nel 1983 della rescissione del contratto da parte del gruppo britannico con la Carrere Records, con la quale erano stati pubblicati i primi sei album.
La fortuna del gruppo, iniziata con album storici della NWOBHM come “Wheels of Steel” (1980), “Strong Arm of the Law” (1980) e “Denim and Leather” (1981), dura ancora qualche anno, con l’uscita degli album “Power & the Glory” il più venduto della loro carriera (1983, stesso anno in cui si esibirono come ospiti al Festival di Sanremo, proponendo alla platea dell’Ariston il singolo “Nightmare”), “Crusader” (1984) che vendette 2 milioni di copie e “Innocence Is No Excuse” (1985), per poi esaurirsi bruscamente sul finire del decennio, con un marcato cambio di stile, reso più melodico sulle scie dell’AOR con album come “Rock the Nations” (1986) e “Destiny” (1988), che delusero sia il pubblico che la critica, e soprattutto la EMI, che non volle prolungare il rapporto di lavoro con il gruppo.
La band ha cominciato a riavvicinarsi allo stile iniziale durante i primi anni novanta. Con album come “Solid Ball of Rock” (1991), “Forever Free” (1992) e “Dogs of War” (1995) il gruppo riuscì a scavalcare il brutto periodo e a recuperare parte della fiducia e del successo commerciale perduti, senza però riuscire a ripetere i clamorosi successi di inizio carriera. Con “Dogs of War” Graham Oliver, in dissenso con le scelte musicali del gruppo, abbandonò prima del tour e riformò l’anno successivo i Son of a Bitch con Dawson e Gill.
Verso fine anni novanta e primi anni 2000, il gruppo si avvicina ad uno stile decisamente più duro, distaccandosi totalmente dall’hard & heavy con “Unleash the Beast” (1997), “Metalhead” (1999), “Killing Ground” (2001), “Lionheart” (2004) e “The Inner Sanctum” (2007). Nel 2009 è stato pubblicato “Into the Labyrinth”.
Nel 2011 proseguendo la strada intrapresa nel decennio precedente esce Call “To Arms”.
Nel febbraio 2013 pubblicano il loro ultimo album “Sacrifice”.

Da Wikipedia

Discografia

Saxon (1979)
Wheels of Steel (1980)
Strong Arm of the Law (1980)
Denim and Leather (1981)
Power and the Glory (1983)
Crusader (1984)
Innocence Is No Excuse (1985)
Rock the Nations (1986)
Destiny (1988)
Solid Ball of Rock (1991)
Forever Free (1992)
Dogs of War (1995)
Unleash the Beast (1997)
Metalhead (1999)
Killing Ground (2001)
Lionheart (2004)
The Inner Sanctum (2007)
Into the Labyrinth (2009)
Call to Arms (2011)
Sacrifice (2013)
Battering Ram (2015)