Metal Symposium: Batushka + Ad Noctem Funeriis + Vajass + Zolfo live @Demodé – Modugno (BA), 17 settembre 2018

Il 19/09/2018, di .

Metal Symposium: Batushka + Ad Noctem Funeriis + Vajass + Zolfo live @Demodé – Modugno (BA), 17 settembre 2018

A messa di lunedì? Ok, noi siamo metallari e a messa non ci andiamo manco di domenica. Ma se l’evento merita, il popolo del rock duro risponde con entusiasmo, come in occasione della discesa in Italia dei polacchi Batushka, che, nonostante un solo disco pubblicato, sono già in grado di permettersi un mini-tour di quattro date nella Penisola. Non poche per una band underground che ha cercato e trovato una strada del tutto personale al Black Metal.
Bari, da sempre la porta d’Oriente d’Italia, ha accolto il gruppo per la prima esibizione delle quattro, l’ha fatto attribuendo all’evento la giusta importanza, raggiungendo un buon numero di spettatori, nonostante la data feriale.
Il luogo prescelto per la cerimonia da parte dello staff del Metal Symposium è stato il Demodé di Modugno con la sua sala grande, quella delle date che contano. L’ampio salone è stato riempito sino alla linea immaginaria che sancisce la riuscita di una serata: bene così.
La nottata musicale si è aperta con le scorribande pachidermiche e fumose degli Zolfo. Il gruppo ormai è attivo da più di un anno e ha maturato la giusta esperienza live per proporre il proprio Doom dalle sfaccettature Black anche su un proscenio di grandi dimensioni. Peccato per l’intoppo tecnico che ha interrotto per qualche minuto la prestazione, per fortuna i baresi sono stati in grado di riprendere da subito il controllo del pubblico, trascinandolo nel mosh più convulso.
Se per gli Zolfo il Black è una componente minoritaria del suono, con i Vajass ci si è messi su una carreggiata più fedele alla Fiamma Nera. Anch’essi della provincia di Bari, i Vajass, ottima presenza scenica, hanno proposto delle sonorità più canoniche e dedite alla corrente norrena del genere. Capeggiatati da Hellhound, il singer condiviso con gli Ad Noctem Funeriis, l’orda ha messo su un’esibizione massiccia e convincente e, fortunatamente, scevra di quei contrattempi che avevano penalizzato gli Zolfo.
Smesse le vesti di voce dei Vajass, riecco il cantante con gli Ad Noctem Funeriis, combo che vanta un’esperienza più che decennale, che mi è capitato di incrociare più volte nelle serate metalliche pugliesi. E non devo essere l’unico, perché il pubblico ha dimostrato di conoscere e apprezzare più di un brano proposto da questi alfieri del Black Metal. Ancora una volta ciò che ho gradito è stata la cura per l’aspetto visivo della prestazione, componente a cui la band ha dato sempre molta importanza sin dalle prime esibizioni live. ‘Satan’s March Black Metal’ risale ormai al 2015, il momento di mettere su un supporto fisico le tracce inedite presentate a Modugno dovrebbe essere vicino. Intanto, il prossimo 29 settembre la band si presenterà da headliner al New Wave Of Italian Black Metal, sempre qui a Bari, in compagnia degli Infernal Angels, band con cui hanno condiviso lo split del 2017, ‘Italian Black Metal Assault’.
Un po’ prima dello scoccare delle mezzanotte il rito ortodosso dei Batushka ha avuto inizio. Alternandosi ognuno in un singolo gesto rituale, sono apparsi sul palco i monaci. Ed è questo che ha messo subito chiaro che non si sarebbe trattato esclusivamente di musica, ma di un’esperienza più completa. Non solo l’udito, ma anche l’occhio e l’olfatto vengono stimolati durante l’esibizione dei polacchi. Il tempo perde il proprio significato, ogni gesto è perpetrato con una lentezza a cui non siamo abituati. Probabilmente la mia scarsa conoscenza dei cerimoniali ortodossi ha reso monca la mia esperienza, non essendo in grado di capire in pieno ogni singolo simbolo. Perché, se dal punto di vista musicale non ci sono state particolari sorprese – ‘Litourgiya’ è stato proposto in modo pedissequo in tutti i suoi otto movimenti -, ciò che coinvolge e stupisce di più è la ricchezza dell’impianto scenografico e coreografico. La band, che in studio è composta da tre musicisti, sul palco si dilata sino a divenire un ottetto. Due chitarre, un basso, una batteria (curiosamente coperta da un paravento), voce e tre coristi. Tutti i personaggi rigorosamente celati sotto dei pastrani dalla foggia misteriosa ed evocativa. La proposta musicale della band è ricca, il Black Metal è solo la base su cui si fonda un concept più complesso, che trova nella tradizione cristiano-ortodossa una miniera d’oro da cui attingere. Poca interazione col pubblico, che pare però non aver bisogno di essere spronato durante la cerimonia: superata la fascinazione iniziale, si viene catapultati quasi in una dimensione ipnotica. Talmente coinvolgenti i Batushka, che è stato necessario qualche secondo per capire che lo show fosse effettivamente concluso. Uno dei concerti più belli, trascinanti e originali a cui abbia assistito. Ora aspetto una nuova prova discografica dalla band, curioso di vedere di come il progetto si evolverà una volta distaccatosi dal concept alla base di ‘Litourgiya’.

FOTO DI FRANCESCO FERRI PER CONCESSIONE DEL METAL SYMPOSIUM

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