Place Vendome – Close To The Sun

Il 20/02/2017, di .

Gruppo: Place Vendome

Titolo Album: Close To The Sun

Genere:

Etichetta: Frontiers Music S.r.l.

78

Il 2017 verrà ricordato dagli amanti del power-metal come l’anno della reunion degli Helloween. Finalmente Kiske, Hansen e Weikath hanno messo da parte il passato e si sono imbarcati in un tour mondiale per far risuonare ancora una volta i brani che li hanno resi celebri. Nel frattempo i vari progetti comprendenti i membri della band madre non accennano a diminuire ed oggi ci troviamo di fronte al nuovo lavoro dei Place Vendome (il quarto), un progetto nato ormai dodici anni e che nell’arco degli anni ha ampliato il suo raggio d’azione coinvolgendo più songwriters. Queste dodici canzoni sono scritte tutte da ‘ospiti’ di prima grandezza, ma andiamo in ordine: l’omonima canzone posta in apertura di album è composta da Simone Mularoni, coinvolto nel progetto dopo che lo stesso Serafino aveva proposto a Kiske di fare la cover ‘Hereafter’, un brano dei DGM. Oltre a questi due brani, Mularoni ha anche composto ‘Across The Time’ quindi siamo di fronte e tre ottime canzoni sotto ogni punto di vista rese ancor più brillanti dalla splendida voce del cantante di Amburgo. La migliore del lotto risulta essere ‘Hereafter’ forse perché si tratta di un brano già conosciuto. Proseguiamo con ‘Strong’ and ‘Yesterday Is Gone’ nate dalla penna di Alessandro Del Vecchio. La prima è una ballad introdotta di pianoforte, la seconda invece inizia lentamente per poi esplodere in tutta la sua potenza grazie ad un riff di chitarra ed una sezione ritmica davvero potenti e coinvolgenti. Il mid-tempo ‘Breathing’ unitamente ‘Distant Skies’ posta in chiusura sono stati partoriti dal mastermind dei Secret Sphere Aldo Lonobile, mentre il tempo della prima rapisce fin da subito, ‘Distant’ ha bisogno di qualche ascolto in più per farsi cantare a squarciagola. Chiudono le ospitate italiane la collaudatissima coppia attiva nei Vision Divine e (primissimi) Labyrinth rispondente al nome Thorsen/Lione. Per logica ci si aspetta un brano superpower come da tradizione ed infatti ‘Riding The Ghost’ in qualche modo soddisfa questa nostra aspettativa, mentre ‘Helen’ è la seconda ballad assolutamente diversa dalla prima ma non per questo meno piacevole. Scusate il patriottismo, ma l’album in questione non fa altro che confermare ancora una volta l’eccellenza dei nostri musicisti che, messi nelle condizioni per lavorare con i grandi, non solo non stonano, ma anzi, fanno una splendida figura. La voce di Kiske è sempre la stessa della quale ci siamo innamorati tanti anni fa ma senza qualità nelle canzoni avrebbe reso sicuramente meno, ed invece, come già detto, brilla nel suo massimo splendore. Rendono ancora più prezioso il dischetto in questione la partecipazione di alcuni chitarristi come Gus G (Ozzy, Firewind), Alfred Koffler (Pink Cream 69), Magnus Karlsson (Primal Fear), Simone Mularoni (DGM), Mandy Meyer (Asia, Unisonic, Gotthard, Krokus) e Kai Hansen (Helloween, Gamma Ray, Iron Savior, Unisonic). Ora diventa davvero difficile non fare vostro questo album.

Tracklist

01. Close To The Sun
02. Welcome To The Edge
03. Hereafter
04. Strong
05. Across The Times
06. Rising the Ghost
07. Light Before The Dark
08. Falling Star
09. Breathing
10. Yesterday Is Gone
11. Helen
12. Distant Skies

 

Lineup

Michael Kiske: Lead and Backing Vocals
Dennis Ward: All Rhythm guitar except (*),  Bass and Backing Vocals
Alessandro Del Vecchio: Additional Choirs on “Strong” by
Günter Werno: Keyboards
Dirk Bruinenberg: Drums

Uwe Reitenauer: Rhythm on ‘Welcome To The Edge’, ‘Across The Times’, ‘Close To The Sun’, ‘Hearafter’ (*)
Michael Klein: Guitar solo on ‘Yesterday Is Gone’, ‘Distant Skies’, ‘Strong’, ‘Breathing’
Uwe Reitenauer : Guitar solo on ‘Close To the Sun’
Alfred Koffler: Guitar solo on ‘Welcome To The Edge’
Magnus Karlsson: Guitar solo on ‘Falling Star’
Gus G: Guitar solo on ‘Light Beyond The Dark’
Simone Mularoni: Guitar solo on ‘Hearafter’
Mandy Meyer: Guitar solo on ‘Helen’
Kai Hansen: Guitar Solo on ‘Riding The Ghost’ e ‘Across The Times’