Chickenfoot – Best + Live

Il 05/05/2017, di .

Gruppo: Chickenfoot

Titolo Album: Best + Live

Genere: ,

Durata: 149 min.

Etichetta: earMusic

Distributore: Edel

75

Supergruppo.

Quante volte, ormai, abbiamo sentito usare (ed abusare) questo termine, per indicare l’ennesimo progetto, fatto nel tempo libero da membri più o meno sulla cresta dell’onda, atto principalmente a soddisfare le necessità inerenti il pagamento delle bollette o dei mutui dei singoli partecipanti?

Non nascondo che, ormai, quando dei nomi altisonanti si uniscono in una band per dare vita ad un progetto, questo è sempre il primo cattivo pensiero che mi passa per la mente.
Devo dire, però, che in questo caso le premesse per una band verace, composta da elementi la cui amicizia risale a tempi non sospetti, ci sono tutti. Non solo, ma anche il genere proposto da questi Chickenfoot ha tutto meno che il sapore saturo di “aromi artificiali”, che spesso invece si assapora in operazioni di questo tipo.
Cestinati dunque i cattivi pensieri e premuto PLAY sullo stereo, cerco dunque di iniziare a raccontarvi quanto sta volteggiando nella mia stanza e non posso farlo, senza iniziare ad elencare i nomi dei componenti che fanno parte di questa formazione.
Come sarebbe possibile, infatti, recensire un live realizzato da musicisti del calibro di Sammy Hagar, Joe Satriani, Michael Anthony e Chad Smith, prescindendo da quello che rappresentano costoro?
Ecco quindi che, invece di stare qui a stilare un (lunghissimo) elenco dei singoli brani presentati live, mi limiterò a raccontarvi la storia di un gruppo di autentici fenomeni, che si divertono su un palco, a Suonare (con la S maiuscola, sì, è intenzionale) e a spiegare a quei pochi delle nuove generazioni ancora interessati, cosa significhi fare Rock, quello vero, quello sanguigno e senza altre etichette da aggiungergli (post-modern-progressive-etc…).
In particolare, in un mondo musicale come quello moderno, in cui siamo abituati a vedere band composte da un numero di elementi sufficienti a formare una mezza orchestra sinfonica, supportati dall’ausilio di samples e backing tracks, i signori di cui sopra ci mostrano come sia possibile fare un Rock di assoluto livello, con una band composta da ben quattro (dico QUATTRO) elementi.

Ecco dunque che, mentre le note scorrono dal CD, questo live assume un significato completamente differente da quel che mi aspettavo prima di mettermi a scrivere ed ecco che, canzone dopo canzone, mi ritrovo ad ascoltare i vari brani, che scivolano via uno dopo l’altro, sull’onda di un sano divertimento da palco, in cui la prestazione dei singoli rimane costantemente ed assolutamente al di sopra della media, fino a sfiorare una perfezione che quasi stona, con il concetto stesso di Rock.
Ecco quindi un Sammy Hagar in forma smagliante e perfettamente a suo agio, non solo nei brani “home made”, ma anche nelle varie cover proposte. Su tutte, una ‘Highway Star’ suonata alla grande, con un Satriani che riesce a non farci neppure rendere conto del fatto che mancherebbe un tastierista ed una ‘My Generation’ degli Who, che, rifatta con un sound moderno, dimostra ancora una volta come un brano, quando nasce perfetto, rimane intatto anche di fronte alla prova del tempo.

Che altro dire? 25 canzoni sono tante, tantissime, ma se chiudiamo gli occhi, alziamo il volume e ci stappiamo una birra, ecco che quel palco torna a prendere forma attorno a noi e per una sera possiamo sentirci nuovamente dei semplici amanti di buona musica, che hanno avuto la fortuna di entrare nel locale giusto (anche se il locale, in questo caso, è “leggermente” più grande del fumoso pub che ho provato ad immaginare io, ma chi se ne frega).

Tutto fantastico, quindi? Beh, sì e no.
Ci sono alcune cose, infatti, che non capisco: intanto, per uno che conosce i Chickenfoot, non comprendo come mai siano stati esclusi i brani del loro secondo album, ‘III’, quasi a voler dire “scusate, con quel disco abbiamo scherzato, non si faceva sul serio”. Trattandosi già del loro secondo live, e comprendendo ben 25 pezzi, pensavo che – avendo solo 2 studio album all’attivo – la band avrebbe potuto e dovuto rendere questo live un qualcosa di più antologico.
In secondo luogo, e questa è l’unica vera “critica” che mi sento di muovere alla proposta di questa band, è che per quanto ben suonato e superbamente prodotto, questo lavoro si esaurisce lentamente, lungo la sua durata, lungo un percorso fatto di musica suonata sì perfettamente, ma in maniera leggermente impersonale. Sia chiaro, non ho la minima intenzione di mettermi qui a fare il filosofo “de noartri”, né ho il benché minimo interesse di apparire quello che se ne intende così tanto da voler per forza trovare il pelo nell’uovo, ma come posso spiegarmi, in modo da poter essere compreso al meglio anche da chi, magari, questa band non l’ha mai ascoltata?
Proviamo così: alla fine dell’ascolto, specialmente il primo, ho avuto un’impressione che potrei paragonare all’essere andati allo stadio a veder giocare Maradona e Pelé assieme, e questi hanno sì vinto, ma senza fare un benché minimo tentativo di palleggio, dribbling, o quant’altro.
Insomma, mi aspettavo che i signori in questione, proprio in virtù di questa sensazione di concerto fatto in piena libertà e puro rock, si lasciassero un po’ più andare e che trasparissero un po’ di più di quelle peculiarità che hanno reso ognuno di loro così importante, per la musica che tutti noi ascoltiamo ed amiamo.
Invece, me ne arrivo in fondo con quella sensazione di uno che, anche a luci spente e mentre l’ometto con la scopa mi chiede di togliermi gentilmente dalle scatole, sta ancora aspettando che arrivi il momento clou. Dopotutto, pensando a Satriani + Van Halen + Red Hot Chili Peppers, vorrete perdonarmi per aver osato sperare in qualcosa di più, da questo punto di vista.
E vabbé, pazienza!
‘Best + Live’ è sicuramente un album che mi sento di consigliare, fosse anche solo da tenere in macchina per un lungo viaggio, a tutti coloro che ancora hanno voglia di ascoltare del buon ROCK, fatto come deve essere fatto e che non hanno voglia di cercare soluzioni avanguardistiche, infilate all’interno della nostra pentatonica preferita.

Buon Rock a tutti!

Tracklist

CD1  (BEST OF)

01. Divine Termination (NEW SONG)
02. Soap On A Rope
03. Sexy Little Thing
04. Oh Yeah
05. Get It Up
06. Future In The Past
07. Big Foot
08. Different Devil
09. Lighten Up
10. Dubai Blues
11. Something Going Wrong

Bonus LIVE TRACKS:
12. Highway Star
13. Bad Motor Scooter
14. My Generation

CD2  (LIVE)

01. Avenida Revolution
02. Sexy Little Thing
03. Soap On A Rope
04. My Kinda Girl
05. Down The Drain
06. Bitten By The Wolf
07. Oh Yeah
08. Learning To Fall
09. Get It Up
10. Turnin’ Left
11. Future In The Past

Lineup

Sammy Hagar: vocals
Joe Satriani: guitar
Michael Anthony: bass
Chad Smith: drums