Thy Art Is Murder – Dear Desolation

Il 20/09/2017, di .

Gruppo: Thy Art Is Murder

Titolo Album: Dear Desolation

Genere: ,

Durata: 39 min.

Etichetta: Nuclear Blast

Distributore: Warner

69

Soc, che mazzate! Il ritorno del cantante CJ McMahon nelle fila dei Thy Art Is Murder, a tre anni dal suo allontanamento forzato per via di problemi famigliare, sembra aver dato una decisa scossa ai cinque ragazzi del continente oceanico! Ripreso infatti in mano il microfono dopo l’involontario iato trascorso, il bravo singer australiano guida di nuovo i propri compagni nei meandri di un deathcore tecnico più pesante e violento che mai, permeando una struttura musicale già di suo non certo leggiadra e gentile di una rabbia e anche una tristezza ancora superiori. Partendo quindi dalla solida base death americano alla Morbid Angel/Malevolent Creation sporcata di hardcore, i Nostri aggiungono però una forte dose di groove e un appeal quasi modernista, andando a richiamare, soprattutto grazie a improvvisi rallentamenti e a un minor uso del breakdown, anche act dal sound più moderno e quasi melodico quali Black Dahlia Murder, o Whitechapel. Tutto ciò si traduce ovviamente in sonore mazzate death per un totale di irca quaranta minuti, condensati però in un disco dal volto leggermente più cupo e pessimista rispetto per dire a ‘Unholy War’. La voce del redivivo McMahon si è ulteriormente inferocita, guadagnando spessore anche su frangenti più lenti e impegnativi, e anche le chitarre optano sovente (‘Puppet Master’,’Dear Desolation’,’Death Dealer’) per intrecci più complessi, che avviluppano strette le maglie di un suono sempre violento ma forse un pelo meno diretto. Con una parte solistica poi decisamente più presente ed un uso, per quanto sporadico, di melodie più definite, i Thy Art Is Murder compiono definitivamente la loro trasformazione, raggiungendo una maturità insperata con un album tra l’altro pure più intransigente dei predecessori. Furia cieca, è vero, ma con un obbiettivo: è difficile trovare nel panorama death attuale un simile equilibrio. Complimenti.

Tracklist

01. Slaves Beyond Death
02. The Son of Misery
03. Puppet Master
04. Dear Desolation
05. Death Dealer
06. Man Is the Enemy
07. The Skin of the Serpent
08. Fire in the Sky
09. Into Chaos We Climb
10. The Final Curtain

Lineup

Lee Stanton: drums
CJ McMahon: vocals
Andy Marsh: guitars
Kevin Butler: bass