Anubis Gate – Covered In Black

Il 16/10/2017, di .

Gruppo: Anubis Gate

Titolo Album: Covered In Black

Genere: , ,

Durata: 56 min.

Etichetta: Nightmare Records

69

Non riposano certo sugli allori, gli Anubis Gate… La band danese, raggiunto il sicuramente impegnativo traguardo del settimo album, non prova infatti a ripercorrere i comodi solchi del power progressive che hanno tracciato con i propri primi sei album, ma tentano piuttosto la deriva inaspettata, dirigendo la punta delle proprie scarpe su un cammino leggermente divergente. Un cammino che – almeno questa volta – punta deciso verso lidi oscuri e spigolosi, portando come risultato un album dal sicuro impatto emotivo e caratterizzato da un forte fattore sorpresa, ma anche meno immediato e fruibile degli ultimi lavori. Certo le melodie vocali rimangono una caratteristica importante se non essenziale del sound dei Nostri, ma con tutto il contorno musicale a tingersi di nero e coprirsi di ombre, rimane impossibile non notare un netto inasprimento del sound in generale, soprattutto da parte di chi segue il gruppo da tempo. ‘Black’, ‘Blacker’, Blackest’… con questi tre titoli formanti un’unica mini suite di undici minuti i quattro danesi lanciano una specie di dichiarazione di intenti. Come mostrato anche dalla copertina, il nero è proprio il colore principale di questo album: lo troviamo nelle umbratili linee vocali di Fevre, così spesso tendenti a una forzata malinconia, lo si percepisce nei rarefatti arrangiamenti a supporto delle robuste pennellate delle chitarre e ci fa compagnia costante nei disturbanti temi delle liriche, tutte riguardanti i risvolti più cupi e malvagi della psiche umana. Come dicevamo, con ‘Covered In Black’ gli Anubis Gate hanno compiuto scelte coraggiose: sacrificare la fruibilità e la relativa semplicità (sonora, non strutturale) di un album bello come ‘Horizon’ è di sicuro un azzardo, specie nei confronti di quei fan che, come noi, si aspettavano ancora qualcosa su quel genere. Per contro la bravura e l’espressività dei quattro musicisti, unite alla indiscutibile bravura nel trovare la soluzione melodica anche nel frangente più cupo, contribuiscono a rendere questo cambiamento interessante, motivando all’ascolto multiplo. Insomma, i quattro danesi una posizione l’hanno presa, se poi questo incupimento di temi e stile piacerà o meno, sta a ognuno di noi deciderlo. Per noi che scriviamo, rimane un buon album.

Tracklist

01. Psychotopia
02. The New Delhi Assassination
03. The Combat
04. Too Much Time
05. A Journey to Nowhere
06. Black
07. Blacker
08. Blackest
09. Operation Cairo
10. From Afar

Lineup

Jesper M. Jensen: guitars
Kim Olesen: guitars, keyboards
Henrik Fevre: bass, vocals
Morten Sørensen: drums