Samael – Hegemony

Il 22/11/2017, di .

Gruppo: Samael

Titolo Album: Hegemony

Genere: , ,

Durata: 51 min.

Etichetta: Napalm

Distributore: Audioglobe

82

Amati, odiati, idolatrati, calpestati, infangati. Questi sono solo alcuni degli aggettivi che si possono attribuire ai Samael. La band svizzera, dopo essere stata un caposaldo del black, è diventata alfiere di una mistura di sound estremo e industrial che ha fatto storcere il naso ai più, ma che ha allo stesso tempo ha reso il gruppo un ibrido eccezionale, una specie xenomorfa di straordinaria eterogeneità, di sicuro distante dai colleghi di genere e dai canoni prestabiliti.

A sei anni da ‘Lux Mundi’, Vorph & Co. tornano con un disco di qualità sopraffina, che, com’era prevedibile, non si discosta dai predecessori e riprende dal punto in cui i Nostri avevano lasciato. ‘Hegemony’, nato sotto l’egida della Napalm Records, ci riporta una band in grande forma, autrice di prestazione live di altissimo livello, cui noi abbiamo assistito all’Inferno Metal Festival di Oslo per il trentennale dalla formazione, rimanendo, come la maggior parte dei presenti, a bocca aperta per la capacità di intrattenere il pubblico in un turbinio di suoni elettronici e di riff mastodontici.
‘Hegemony’ ci restituisce dunque a quel regno di scie elettroniche, mescolate ad atmosfere oscure ed epiche, a melodie catchy e a un riffing pesante come i pistoni di una tracotante macchina industriale pronta a macinare tutto quel che si trova sotto di sé. Tutto ciò lo si può apprezzare già dall’opener, che è pure title-track, un’apertura degna dell’intrigante ‘Moongate’, traccia d’apertura del capolavoro elettronico dei Samael: ‘Reign Of Light’ (2004). Il ritmo poi aumenta, diventa incalzante, con la canzone che porta il nome del gruppo, ‘Samael’, brano che innalza l’epicità di qualche altra tacca. Con ‘Angel Of Wrath’ il passo si appesantisce, le orchestrazioni guadagnano un ruolo principale, l’atmosfera si rivela sinistra e la musica ne giova, catturando sempre più l’attenzione di chi ascolta. Le seguenti, ‘Rite Of Renewal’ e ‘Red Planet’, ci mantengono ben saldi alla poltrona dell’astronave targata Samael, dove, soprattutto nella seconda, gli echi elettronici si fanno dominanti e la voce di Vorph la fa da padrona. In ‘Black Supremacy’ sono invece la violenza sonora e testuale a regnare, riportando in superficie l’abisso delle coscienze. Da ‘Murder Or Suicide’ a ‘Dictate Of Transparency’ la qualità e la proposta si mantengono le stesse, mentre stupisce ‘Helter Skelter’, nella quale i Samael ci offrono una curiosa reinterpretazione del classico dei Beatles.

Se avete amato la produzione della band svizzera, non esitate a fare vostro questo nuovo capitolo discografico. Non ne rimarrete di certo delusi.

Tracklist

01. Hegemony
02. Samael
03. Angel Of Wrath
04. Rite Of Renewal
05. Red Planet
06. Black Supremacy
07. Murder Or Suicide
08. This World
09. Against All Enemies
10. Land Of The Living
11. Dictate Of Transparency
12. Helter Skelter
13. Storm Of Fire (bonus track)

Lineup

Vorph: guitar, vocals
Xy: keyboards and programming
Makro: bass