From The Vastland – Daevayasna

Il 26/12/2018, di .

Gruppo: From The Vastland

Titolo Album: Daevayasna

Genere:

Durata: 47 min.

Etichetta: Satanath Records

85

Ghiaccio, nell’anima e nel corpo.
Un paio d’anni sono passati da ‘Chamrosh’, oramai penultima fatica in studio per gli iraniani di nascita ma norvegesi d’adozione From The Vastland. Ventiquattro mesi durante i quali i nostri hanno lavorato sodo per portarci un altro, algido capolavoro di “puro black metal norvegese”, almeno per quanto riguarda il lato sonoro del progetto. Due anni in cui la stessa mente del gruppo, Sina, è stata protagonista di un documentario che raccontava la propria vita, ‘Blackhearts’, film che ha girato in un lungo e in largo nel globo e che ha aiutato in parte a sdoganare la musica della band.
Ci troviamo ora fra le mani questo nuovo ‘Daevayasna’, che prosegue per contenuto la linea tracciata dai From The Vastland, ovvero quella di recuperare e mettere in musica le antiche divinità e leggende persiane. Daeva, in realtà, è un termine che abbiamo già incontrato lungo la discografia del gruppo, con quel ‘Temple Of Daevas’, primo disco concepito in terra norvegese quasi un lustro fa. Qui la parola scelta per il titolo è derivante, daevayasna si tratterebbe, letteralmente, di “colui che sacrifica a daeva”, ma per il significato preciso del termine vi rinviamo alle dichiarazioni del musicista o a qualche libro sulla tradizione avestica.
Passando invece al succo del disco, possiamo dire, come anticipato all’inizio del discorso, che i From The Vastland hanno scelto di continuare il percorso musicale senza deviare da quanto fatto sinora. Lo si capisce già dai primi secondi di ‘Fall Into Duzakh’ (una “caduta nell’inferno” persiano), dove la voce mefitica di Sina ben si amalgama con il riffing ruvido e il drumming forsennato di Spektre (attuale batterista dei Gaahls Wyrd). Un brano tormentoso, davvero ben riuscito, nel quale i suoni sono ben bilanciati. Un’apertura di tutto rispetto, insomma, cui però non hanno nulla da invidiare le seguenti ‘Sinful Oblivion’, che abbiamo dato in anteprima qualche tempo fa qui su Metal Hammer, o ‘Agas’ – nella quale il testo si concentra su una divinità del pantheon persiano che personifica il male, il cui nome significa “occhio malefico”.
Da sottolineare, per l’intera durata del disco, è inoltre l’ottima prova canora di Sina, che dimostra di aver evoluto il proprio stile con il tentativo di dare una vocalità differenti alle molte entità che popolano l’universo dei From The Vastland. La buona fattura del dischetto si deve anche a una solida intesa che scaturisce da una line-up finalmente stabile, un trio che dà prova di una sintonia pressoché perfetta.
E con il quieto spegnersi della conclusiva ‘As The Gray Clouds Rain’, salutiamo questo ‘Daevayasna’, con la speranza di vedere i From The Vastland dal vivo anche nel nostro paese.

Tracklist

01. Fall into Duzakh
02. Sinful Oblivion
03. Agas
04. Daevayasna
05. Sickle of Melmedas
06. The Cadavers Tower
07. As the Gray Clouds Rain

Lineup

Sina: guitars, vocals
Tjalve: bass
Spektre: drums