Banco Del Mutuo Soccorso – Transiberiana

Il 23/05/2019, di .

Gruppo: Banco Del Mutuo Soccorso

Titolo Album: Transiberiana

Genere:

Durata: 51 min.

Etichetta: Inside Out

Distributore: Sony

78

Cerchiamo di mettere a fuoco la situazione: ci troviamo di fronte al ritorno di una band storica, una band che ha fatto la storia del progressive rock italiano degli anni settanta, quel prog che ha avuto nel Banco del Mutuo Soccorso al pari di Area, Le Orme e PFM giusto per citare i casi più eclatanti, una delle migliori espressioni musicali di un’epoca che ancora oggi dopo cinquant’anni trova estimatori in tutti e quattro gli angoli del globo terrestre. Quindi, in una situazione così particolare, sarebbe facile da amante del genere farsi prendere dall’euforia. Troppo facile, troppo scontato. Ma soprattutto, poco onesto nei confronti di chi ad esempio si accosta alla band solamente oggi per meri motivi anagrafici o per coloro che vorrebbero saperne di più giusto per curiosità. Per rendere l’idea sarebbe sufficiente pensare che ‘Transiberiana’ arriva nel cinquantennale della fondazione della band, chissà cosa avrebbe potuto pensare Vittorio Nocenzi se gli avessero prospettato una siffatta carriera piena di gemme musicali che hanno accompagnato un paio di generazioni di progster, non solo nostrani. Il Banco del Mutuo Soccorso, nonostante la tragica scomparsa del talentuoso ed iconico Francesco Di Giacomo il 21/02/2014, ha sempre suonato in lungo ed in largo per l’Italia grazie alla loro storia ed una discografia che vedeva però in ‘Il 13’ l’ultima produzione datata 1994. Ma lo spirito ha continuato a sopravvivere nonostante altri lutti (la morte di un altro membro fondatore nel 2015 quale Rodolfo Maltese) ed i seri problemi di salute dello stesso Nocenzi, questo 2019 vede finalmente la rinascita in ‘Transiberiana’, un album che lascia da parte le tentazioni pop degli anni ottanta / novanta ricongiungendosi prepotentemente con le loro radici prog di dischi come il debutto o come ‘Darwin!’ e ‘Io Sono Nato Libero’, tutti dischi editi negli anni 1972 – 1973. Questo però non tragga in inganno perchè questi brani non rappresentano la fiera della nostalgia, sarebbe stato facile per Nocenzi &Co. impacchettare canzoni scimmiottate e zeppe di riferimenti al loro glorioso passato, il classico compitino che il loro talento avrebbe facilmente portato a casa. Ormai come membro originario del Banco rimane il solo Vincenzi Nocenzi alle tastiere, il suo tocco è inconfondibile ma gli altri musicisti hanno inevitabilmente messo la loro firma. Non poteva essere altrimenti. A cominciare da Tony D’Alessio, la sua posizione inevitabilmente sarebbe stata quella più scomoda dovendo subire sempre raffronti con il mai troppo compianto Di Giacomo ma il buon Tony D’Alessio (già con Lost Innocence, Scenario, Guernica and Pozzo di San Patrizio) è dotato di una spiccata personalità, non ha paura di mettersi a confronto con il passato ma anzi, riesce con maestria e forse una buona dose di ‘incoscienza’ ad esibire tanto talento nel donare colore ai testi ed alle melodie che il BMS è riuscito ancora una volta a produrre. Nocenzi, grazie alla sua grandissima esperienza, ha imparato a condensare le tantissime idee senza perdere la sua innata inventiva dimostrando ancora una volta di essere uno strumentista superlativo. Le sue evoluzioni sulla tastiera dimostrano una grande freschezza, con dita quasi magiche che corrono veloci disegnando ricami ritmici e melodici, partiture a tratti ariose ed a tratti quasi drammatiche con cambi di ritmo improvvisi grazie al supporto di musicisti altrettanto superlativi. Insomma, ‘Transiberiana’ è un ritorno con i fiocchi, un album dove BMS ha saputo reinventarsi costruendo ancora una volta formidabili linee melodiche con quel gusto totalmente italiano che hanno reso celebre il prog rock italico, intermezzi classici e dal tocco jazzy come avviene fin dalle prime note di ‘Stelle Sulla Terra’. Altri brani degni di nota potremmo segnalare ‘Campo di Fragole’, ‘L’Imprevisto’, ‘L’assalto Dei Lupi’ e ‘Il Grande Bianco’ in un viaggio che è secondo lo stesso Nocenzi una metafora della vita dove si mischiano difficoltà, sogni, speranze, meraviglie: una metafora della società ormai estremizzata in cui viviamo, sempre sul baratro della catastrofe ambientale e della globalizzazione che annienta la conoscenza. L’ Amore per questo disco probabilmente non sboccerà da subito ma la vostra attenzione non potrà che essere subito rapita fin dai primi istanti in cui le sue note risuoneranno nelle vostre orecchie. Un ritorno inatteso quanto entusiasmante!

Tracklist

01. Stelle sulla Terra
02. L’ Imprevisto
03. La Discesa dal Treno
04. L’Assalto dei Lupi
05. Campi di Fragole
06. Lo Sciamano
07. Eterna Transiberiana
08. I Ruderi del Gulag
09. Lasciando alle Spalle
10. Il Grande Bianco
11. Oceano di Sale
12. Metamorfosi (Live)
13. Il Ragno (Live)

Lineup

Vittorio Nocenzi: keyboard, vocals
Filippo Marcheggiani: guitar
Nicola Di Già: guitar
Tony D’Alessio: vocals
Marco Capozi: bass
Fabio Moresco: drums