Northtale – Welcome To Paradise

Il 10/08/2019, di .

Gruppo: Northtale

Titolo Album: Welcome To Paradise

Genere:

Durata: 53 min.

Etichetta: Nuclear Blast

Distributore: Warner

71

Per chi non ne avesse sentito parlare nelle recenti news da parte della sempre prolifica Nuclear Blast, i Northtale sono un supergruppo power metal, formato da Bill Hudson (chitarrista ex U.D.O. e Transiberian Orchestra), dal vocalist ex Twilight Force Christian Eriksson, dal noto batterista Andres Andersson (Malmsteen tra gli altri) e dal funambolico tastierista degli Eternity’s End Jimmy Pitts. Un quintetto di tutto rispetto quindi, come già detto dedito al power metal, ma del tipo che definire “classico” è davvero un eufemismo. Poche influenze e ben marcate sono quelle che troviamo sulle tracce di questo debutto ‘Welcome To Paradise’; solchi profondi come quelli di una ruspa, che portano il nome di Stratovarius e Hammerfall, e– un poco – anche dei Dragonforce, i quali però risultano di fatto decisamente più barocchi e spinti.
Le caratteristiche chiave le conosciamo tutti: voce acuta posta sempre in prima linea, riff potenti ma che non rubano mai spazio alle varie componenti soliste, grandi assoli e tastiere gonfie, che riempiono il sound piuttosto che impreziosirlo con barocchismi vari (la componente sinfonica infatti è qui piuttosto contenuta). Il tutto ovviamente “baciato” dall’attitudine solare e positiva strappata dell’happy metal Anni ’90, quel vibe insomma alla ‘Hunting High And Low’ che tutti i fan di quel genere conoscono a menadito e che da un paio di decenni fa da bandiera per le band del genere. La tracklist segue anch’ella l’approccio e la sequenza dei dischi cardine di Strato e Hammerfall: doppietta di brani iniziali affidata a due fast track, ‘Welcome To Paradise’ e ‘Higher’, terzo brano leggermente meno d’impatto ma più orecchiabile (‘Follow Me’) prima della sezione completamente dedicata alla melodia, con ‘Rhythm Of Life’ a rappresentare il passaggio particolarmente cantabile dal pubblico (qui si che ci ricordano ‘Flame For Freedom’ dei Dragonforce) e poi ‘Way Of The Light’ che pagare tributo all’immancabile slot della power ballad. A proposito di questo brano bisogna però segnalare che la qualità è davvero alta: il ritornello risulta davvero funzionale, la voce di Eriksson è ottima sui registri bassi e non sono quando strizzata sulle ottave superiori e davvero degno di nota è il vibrante assolo di Hudson, non distante negli intenti dagli assoli melodici di un certo Petrucci (è un grande complimento…).
Anche se dopo questa sesta traccia ce ne aspettano altre sette, agli scopi di questa recensione non serve certo andare avanti con l’analisi traccia per traccia, il resto lo potete ben immaginare. C’è spazio ancora per un paio di brani più veloci e aggressivi (‘Bring Down the Mountain’, ’Siren’s Fall’), per qualche pezzo più anthemico (‘Everyone’s A Star’, che ricorda il power/pop dei Beast In Black) e per una conclusiva ballad acustica, un brano negli intenti simile a ‘Forever’, dal bellissimo album degli Stratovarius ‘Episode’.  Che dire di altro? La bellezza intrinseca dell’album e il suo valore puramente tecnico sono ovvi e ineccepibili, ovvio, non stiamo parlando di ‘Visions’ o di ‘Glory To The Brave’, ma certo di un album che nel ’98 avrebbe fatto spellare parecchie mani. Ma non siamo più nel 1998, e dopo 20 anni questa formula risulta sorpassata, derivativa e non più originale. Siete disposti a passarci sopra? Quanta voglia avete di risentirvi qualcosa che vi avrebbe fatto impazzire venti anni fa? Rispondete a questa domanda e saprete se questo ‘Welcome To Paradise’ fa per voi. A noi è piaciuto.

Tracklist

01. Welcome to Paradise
02. Higher
03. Follow Me
04. The Rhythm of Life
05. Time to Rise
06. Way of the Light
07. Shape Your Reality
08. Everyone’s a Star
09. Siren’s Fall
10. Bring Down the Mountain
11. Playing With Fire
12. If Angels Are Real
13. Even When

Lineup

Christian Eriksson: vocals
Bill Hudson: guitars
Jimmy Pitts: keyboards
Anders Johansson: drums
Mikael Planefeldt: bass