Entombed A.D. – Bowels Of Earth

Il 28/08/2019, di .

Gruppo: Entombed A.D.

Titolo Album: Bowels Of Earth

Genere:

Durata: 41 min.

Etichetta: Century Media

Distributore: Sony

73

Il mondo del metal è sempre più simile al laboratorio dello stregone di ‘Fantasia’, al povero metallaro non resta che indossare le vesti dell’apprendista e, come Topolino, inseguire le scope che si moltiplicano quando vengono frantumate. Vado a memoria, ora come ora abbiamo i Venom e i Venom Inc., i Nocturnus e i Nocturnus A.D., i Saxon e gli Oliver\Dawson Saxon. Non dimentichiamo neanche i famigerati progetti che in un modo o nell’altro richiamano altre band, come gli I Am Morbid (Morbid Angel) o i Geoff Tate’s Operation Mindcrime (Queensryche). Ho perso il conto di quante incarnazioni dei Goblin esistono, tra Simonetti’s Goblin, Goblin Rebirth e Goblin 4 non è facile racapezzarsi. Per lo più si tratta di operazioni commerciali atte a sfruttare il nome o il repertorio dell’ex band oppure di escamotage per poter evitare beghe legali con gli aventi diritto sul moniker. Se la norma è questa, poi ci sono le eccezioni: io, per esempio preferisco gli Inc. ai Venom di Cronos. I Nocturnus A.D. hanno tirato fuori un album grandioso, così come gli Entombed A.D. non hanno sbagliato un colpo dalla loro fondazione (o ritorno in campo, a seconda dei punti di vista). Senza entrare nella disputa se siano meglio quelli con o senza appendice nel nome, ‘Bowels Of Earth’ – che segna l’esordio del chitarrista brasiliano Guilherme Miranda – è quello che un vecchio fan del combo svedese vuole sentire quando trova scritto su una copertina Entombed. ‘Bowels Of Earth’ è al contempo una boccata d’aria fresca e un qualcosa di già sentito. LG Petrov, Victor Brandt, Nico Elgstrand e Olle Dahlstedt riportano indietro le lancette con maestria, senza cadere in revival. Per dirla alla maniera del cantante, la band si è presa alcuni rischi “uscendo dalla propria zona di comfort”. Niente di eccezionale, non pensiate di trovare chissà quali modernismi, il sound degli A.D. è robusto, ruvido e grasso, come deve essere. Non è neanche originale, ma suona accattivante, attuale e selvaggio. La band ci da sotto in pezzi come ‘Fit For A King’, scelto come singolo, oppure nell’ipnotica ‘Through the Eyes of the Gods’, brano in cui gli scandinavi mostrano come possa essere scritto del buon Death Metal nel 2019. Gli Entombed A.D. si muovono bene anche quando puntano sull’amore per il rock and roll e sull’ironia, come accade in ‘Bourbon Nightmare’. Forse avrei evitato di inserire due cover – ‘I’ll Never Get Out of This World Alive’ di Hank Williams e ‘Back at the Funny Farm’ dei Motörhead’, quest’ultima presente nell’edizione limitata – in un album di sole 11 tracce, anche perché si rischia di far passare inosservata la traccia posta in mezzo, la particolare ‘To Eternal Night’, creando un non gradevolissimo effetto ‘Graveyard Classic’. Comunque quisquilie, ‘Bowels Of Earth’ è un buon lavoro, più potente e violento dei suoi predecessori, capace di accontentare con il proprio sound sia i vecchi fan – quelli fermi all’ottimo trittico dei primi anni 2000 ‘Uprising’, ‘Morning Star’ e ‘Inferno’ – che le nuove leve.

Tracklist

01. Torment Remains
02. Elimination
03. Hell Is My Home
04. Bowels of Earth
05. Bourbon Nightmare
06. Fit for a King
07. Worlds Apart
08. Through the Eyes of the Gods
09. I’ll Never Get Out of This World Alive
10. To Eternal Night
11.  Back at the Funny Farm

Lineup

LG Petrov: vocals
Victor Brandt: bass
Nico Elgstrand: guitar
Guilherme Miranda: guitar
Olle Dahlstedt: drums