Flying Colors – Third Degree

Il 14/10/2019, di .

Gruppo: Flying Colors

Titolo Album: Third Degree

Genere:

Durata: 65 min.

Etichetta: Mascot Records

73

E fu così che quest’annata alquanto piena e densa di release “impreziosisce il proprio palmares” grazie al terzo disco dei Flying Colors, un album che finalmente vede la luce dopo ben cinque anni dal precedente ‘Second Nature’ realizzato il 29/09/2014 sempre su Mascot. Grazie al talento dei musicisti qui coinvolti che non hanno bisogno di presentazione alcuna, il filo viene riannodato esattamente da dove il quintetto ci aveva lasciato ampliando la proposta sonora che già aveva ammaliato più di un fan. Oggi non possiamo più solamente definire il loro sound con una generica etichetta che potremmo coniare con il termine “prog meets pop” perché i Flying Colors oggi sono questo e molto di più. Fin dai primi ascolti si denota subito una propensione a dilatare le canzoni infarcendole con le più disparate influenze, anche quando queste possono essere definite jazzy o bluesy in un caleidoscopio di colori più unico che rende il risultato finale non scontato come ci si sarebbe potuto aspettare. Certo, le melodie vocali di Casey McPherson rimangono ancorate a un dinamico e quanto mai eclettico pop al quale fanno da contraltare una base prog dove la chitarra di Steve Morse brilla per intensità ed inventiva. Probabilmente ‘More’ e ‘Cadence’ sono i brani che maggiormente riannodano i fili con il loro recente passato ma ci sono sorprendentemente canzoni come ‘Guardian’ dove al proprio interno troviamo un Dave LaRue alle prese con un solo di basso da urlo, come già eravamo abituati a sentirne con i Dixie Dregs ma non con i Flying Colors. Un segno ulteriore di come probabilmente all’interno della band ogni forma di ego venga messa da parte per produrre musica che possa essere goduta dall’inizio alla fine, sarebbe un estremo peccato succedesse il contrario con musicisti di questo calibro. Ognuno di voi che ha già apprezzato le precedenti release può trovare quella scintilla grazie alla quale amare anche queste nove tracce, prendete ad esempio una semi-ballad come ‘Last Train Home’: un pezzo dotato di quel pathos in un crescendo di emozioni, un mix di parti acustiche alternate ad altre elettriche che nella sezione centrale vede anche Neal Morse partecipare alle parti vocali soliste come già ci aveva abituato nella sua carriera, percussioni e stop and go che a tratti ricorda atmosfere care alla PFM. Prendete invece ‘Geronimo’, con quel suo inizio marchiato a fuoco dal basso di LaRue, è un brano jazzy, upbeat, a tratti heavy con quel gusto melodico che solo i Flying Colors sono in grado di produrre, godetevi le parti corali che sono un must per qualsiasi amante della musica con la M maiuscola…certamente uno dei migliori episodi del disco e miglior dimostrazione di come si sia evoluto il sound della band. ‘Love Letter’ è un brano dove coesistono magicamente influenze di Asia e Beastie Boys mentre ‘Crawl’ è una canzone prog nel vero senso della parola, probabilmente quello dove il talento di questi cinque musicisti viene fuori prepotentemente pur rimanendo ancorati al sound generale del disco. ‘Third Degree’ non delude le aspettative di coloro che hanno atteso un tempo interminabile per poter vedere all’opera una band che purtroppo, a causa dei tantissimi impegni ai quali Portnoy & Co. sono legati dalle rispettive band e/o progetti solisti e partecipazioni varie, non riesce ad avere continuità, cinque anni tra un disco e l’altro sono un’enormità in un panorama musicale che fagocita tutto ed il contrario di tutto ad una velocità impressionante. Il loro vantaggio? Quello di scrivere musica con il cuore senza badare alla moda del momento, riuscendo così a farsi apprezzare anche anni dopo l’uscita di una loro release semplicemente perché è musica senza tempo, scritta con passione e tanto, tantissimo talento.

Tracklist

01. The Loss Inside
02. More
03. Cadence
04. Guardian
05. Last Train Home
06. Geronimo
07. Last Train Home
08. Love Letter
09. Crawl

Lineup

Casey McPherson: vocals, rhytm guitar, keyboards
Steve Morse: lead guitar
Dave LaRue: bass guitar
Neal Morse: keyboards, vocals
Mike Portnoy: drums, vocals