Ray Alder – What Water Wants

Il 23/10/2019, di .

Gruppo: Ray Alder

Titolo Album: What Water Wants

Genere:

Durata: 48 min.

Etichetta: Inside Out

Distributore: Sony

74

Ray Alder non ha bisogno di presentazione alcuna ed oggi, dopo ben 31 anni dalla sua prima apparizione su ‘No Exit’ della sua ‘band madre’ Fates Warning, lo vediamo impegnato nel suo primissimo album solista. Certo, non che questi anni siano stati privi di sussulti, anzi…la sua voce è diventata un’icona in campo prog metal grazie alla sua timbrica ed al suo personalissimo utilizzo della voce che ne ha caratterizzato tutti i dischi dei Fates Warning così come quelli dei Redemption oppure degli Engine, anche se questi ultimi si discostano parecchio dal prog metal al quale il buon Ray ci ha abituato. Ed è curioso poter constatare come ‘What The Water Wants’ venga pubblicato nello stesso anno in cui il mastermind e compagno di avventure nei Fates Warning, Jim Matheos, pubblica il secondo capitolo della saga Matheos / Arch, quest’ultimo rimpiazzato proprio da Alder nel lontano 1988. Insomma, corsi e ricorsi storici curiosi ed alquanto divertenti da riscontrare anche se bisogna certamente precisare che questi due album sono un po’ agli antipodi e cosa migliore non poteva capitare. La voce di Ray Alder brilla qui su ‘What The Water Wants’ come non mai producendosi in una manciata di canzoni che non sono né totalmente prog né totalmente sperimentali né tantomeno metal in senso stretto utilizzando quel sano connubio di canzoni più atmosferiche / intimistiche alternato a brani maggiormente prog. Tutto sapientemente dosato immergendo idealmente i brani nel periodo tra ‘Inside Out’ e ‘Disconnected’, le atmosfere e le dolci intonazioni dei versi ricordano quanto già sperimentato nei Fates Warning così come l’utilizzo delle melodie può ricordare per certi versi quanto già espresso nei Redemption. ‘What The Water Wants’ è questo ed anche di più, la voce di Alder migliora con l’età come il vino buono, esempio più unico che raro per un cantante che dimostra il suo grande talento che la natura ha saputo donargli. Quanto troviamo su questo album sono canzoni rock che respirano e si sviluppano quasi vivessero di vita propria, la voce di Ray Alder riesce a donare a questi brani quel tocco malinconico che solo la sua timbrica riesce a donare e qui tutti coloro che apprezzano la sua voce possono capire a fondo quanto asserisco. Canzoni come ‘Shine’, ‘Wait’ e ‘Beautiful Lie’ sono quelle più metal ed heavy del lotto, frutto della collaborazione con Tony Hernando mentre ‘The Road’ e ‘Crown Of Thorns’, scritte con Mike Abdow (già con Fates Warning on tour) vanno più in profondità, giocano maggiormente sull’atmosfera scavando nelle emozioni che Ray Alder riesce a trasmettere, reale collante tra brani che solo all’apparenza sembrano distanti anni luce. Un album sincero, emozionale, atmosferico quanto incisivo, unico quanto unica è la voce di Ray Alder.

Tracklist

01. Lost
02. Crown Of Thorns
03. Some Days
04. Shine
05. Under Dark Skies
06. A Beautiful Lie
07. The Road
08. Wait
09. What The Water Wanted
10. The Killing Floor
11. The Road (Acoustic Version)

Lineup

Ray Alder: vocals
Mike Abdow: guitars
Tony Hernando: guitars, bass
Craig Anderson: drums