Paganizer – The Tower Of The Morbid

Il 06/11/2019, di .

Gruppo: Paganizer

Titolo Album: The Tower of the Morbid

Genere:

Durata: 38 min.

Etichetta: Transcending Obscurity

75

Vorrei passare del tempo nella mente di Rogga Johansson, capire come faccia a mantenere una certa stabilità, evitando le insidie di una psicosi da personalità multipla. A luglio ha pubblicato un buon album a proprio nome, in cui si è occupato di tutti gli strumenti, e dopo qualche mese ce lo ritroviamo con i Paganizer, una delle sue tante band (Revolting, The Grotesquery, Necrogod, Dead Sun, ecc ecc). ‘The Tower Of The Morbid’ è l’undicesimo disco degli svedesi in un ventennio, nonostante la non imberbe età del progetto, i Paganazier vivono un buon momento di forma, anche migliore rispetto a quello di un paio d’anni fa, quando con ‘Land of Weeping Souls’ Rogga Johansson e soci incisero uno dei dischi più deboli della loro infinita discografia. Niente stravolgimenti stilistici, l’esplorazione di nuove soluzioni non è nelle corde dei Paganizer, ma un sostanziale lavoro di messa a fuoco sugli obbiettivi da raggiungere. Come spesso accade, la strada migliore per portare a casa il risultato è la semplicità, le tracce di ‘The Tower Of The Morbid’ sono prima di tutto essenziali. I riff affilatissimi sono gli efficaci punteruoli della perfetta macchina perforatrice svedese, capace di coniugare al meglio la violenza del classico Death Metal svedese con parti più orecchiabili e melodiche, soprattutto nei solo, di stampo Classic Metal. Attenzione, il ricorso alla melodia però non incanala la band sui binari del Melodic Death, anzi la proposta rimane ruvida e pesante: la gioa non è la materia di cui i Paganizer si nutrono. Ed è per questo motivo che amiamo gli svedesi, perché pur non sfornando dei capolavori, sono una certezza di qualità. ‘Apocalypse Writings’ è il classico pezzo che speri di trovare in un disco del genere, ‘Cannibal Remains’ è la putrefazione fatta a musica. ‘They Come To Die’ ha quel piglio epico che non ti aspetti tra tanto marciume, mentre la title-track è il brano più sorprendente e spettrale dell’intero album. Colgo l’occasione per esaltare ancora una volta le doti di Dan Seagrave (Morbid Angel, Malvolent Creation, ecc ecc), che nuovamente si dimostra un maestro assoluto, confezionando una copertina evocativa e ben rappresentativa dell’universo da incubo dei Paganizer. Amanti dell’old school Death Metal, ‘The Tower Of The Morbid’ è pane rancido per le vostre bocche voraci!

Tracklist

01. Flesh Tornado
02. Apocalypse Writings
03. Cannibal Remains
04. Drowning in Sand
05. Redemptionless
06. They came to Die
07. Rot Spreads
08. Beneath the Gauze
09. The Tower of the Morbid
10. Purge the World
11. Demented Machines

Lineup

Rogga Johansson: vocals, guitars
Martin Klasen: bass
Matte Fiebig: drums
Kjetil Lynghaug: lead guitars