Enzo and the Glory Ensemble – In The Name of the World Spirit

Il 30/03/2020, di .

Gruppo: Enzo Donnarumma & The Glory Ensemble

Titolo Album: In The Name of the World Spirit

Genere: , ,

Durata: 65 min.

Etichetta: Rockshots Records

77

E dai, che sono sensibile… specie di questi tempi quaresimali, sin da quando ero bambino e le note di Miklós Rózsa risuonavano in prima serata, introducendo ‘King of Kings’ o magari ‘Ben Hur’. E fondamentalmente mi piace pensare che siano stati questi i modelli ispiratori per Enzo Donnarumma, artista napoletano alle prese con l’ambiziosa trilogia di cui ‘In The Name of the World Spirit’ è (ovviamente) il terzo e ultimo capitolo. Avevo già intercettato Enzo and the Glory Ensemble in occasione di ‘In The Name of the Father’, ricavando una discreta impressione dall’impostazione “cinematografica” dell’intento compositivo, con la presenza dei tanti ospiti che appariva quanto mai funzionale all’impianto narrativo, lungi dall’essere uno sterile dispiegamento di forze e “conoscenze”. Certo, il tutto presentava vari punti di collegamento con la tradizione power e con i solchi già tracciati da Rhapsody e compagnia cantante, però già si intravedeva l’intento di andare oltre, incanalandosi in un preciso filone per quanto possibile legato a fonti primarie e non intermediarie.
Ecco dunque che, dopo essermi perso il secondo capitolo della trilogia (quello denominato ‘In The Name of the Son’, come avranno immaginato anche i meno vicini all’esegesi tra voi), mi accingo a descrivere questo nuovo lavoro a firma Enzo Donnarumma: vi dico già che, sia dal punto di vista del songwriting che delle scelte stilistiche, i passi in avanti sono evidenti, con brani più complessi e “ricchi” di influenze, e con una gamma sonora che spazia dal gospel al progressive, passando per robuste sferzate di acciaio e momenti riflessivi di grande caratura. Vale la pena accennare ai soliti grandi ospiti convenuti al cospetto del Glory Ensemble, senza però che la loro presenza si trasformi in un momento autocelebrativo: Marty Friedman, Mark Zonder, Ralf Scheepers e Kobi Farhi, quest’ultimo protaginista di una performance memorabile in quello che è l’azzeccatissimo singolo apripista, ‘Try to Put in Pit the Fear’, unendo la carica da vero predicatore con il trionfalistico incedere di scuola Rhapsody (o Equilibrium, se preferite…) e gli arrangiamenti incalzanti e addolciti dai fiati.
I punti di forza del disco non finiscono qui, a partire da ‘Nothingness’, che mette subito in chiaro il connubio tra l’intento corale e hollywoodiano e le vie tortuose del prog metal; inaspettatamente, non si può invece non pensare al prog d’annata nell’incipit di ‘The Bronze Age’, che chiama in causa addirittura il maestro Steve Howe prima di lanciare un ideale ponte verso la “modernità” targata Dream Theater. Il resto scorre tra la tipica ballata disneyana / hollywoodiana ‘To Every Chest’, l’invocazione catchy e a più voci di ‘Just in my Heart the Blame’, il drammatico intermezzo musicale di ‘I’ll add more’, con la sua carica biblico / narrativa che lascia spazio a un crescendo chitarristico che tira in ballo persino lo stile di Brian May, per poi farsi dichiaratamente neoclassico, i lidi classicamente power / epic di ‘My Pillory’ e il richiamo del tema iniziale su ‘Psalm 13 (Tell Me)’. L’impressione è un po’ quella di essere dinanzi al Tobias Sammet italiano, ma con intenti differenti, sottolineati dalle tante atmosfere dal sapore orientale disseminate qua e là tra le tracce; ecco, l’idea magari non è originalissima, ma il cuore c’è, e anche se è innegabile il fatto che lo scorrere del disco sia meno fluido verso la fine (con qualche filler di troppo) sono sicuro che potrete trovare vari momenti di interesse in questo ‘In The Name of the World Spirit’!

Tracklist

01. Precariousness
02. Nothingness (It’s Everyone’s Fate)
03. The Bronze Age
04. Try to Put in Pit the Fear
05. To Every Chest
06. Just in my Heart the Blame
07. I’ll add more
08. My Pillory
09. Last Weep
10. Psalm 13 (Tell Me)
11. Echo
12. One Reason
13. The Silence Speaks for us

Lineup

Enzo Donnarumma: vocals, guitars
Marty Friedman: guitars
Kobi Farhi: vocals
Ralf Scheepers: vocals
Philip Bynoe: bass
Mark Zonder: drums
Gary Wehrkamp: guitars
Brian Ashland: vocals
Nicholas Leptos: vocals
Derek Corzine: guitars
Amulyn Braught Corzine: vocals
David Brown: keyboards
Alessandro Battini: keyboards
Maria Londino: vocals
Francesco Romeggini: guitars
Mr Jack: vocals
Claudia Coticelli: vocals
Clara People: vocals