5 curiosità che forse non sapete su… Jason Newsted

Il 04/03/2021, di .

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5 curiosità che forse non sapete su… Jason Newsted

Jason Curtis Newsted è nato a Battle Creek (USA). È entrato a far parte dei Flotsam And Jetsam nel 1981, registrando con loro il debut ‘Doomsday For The Deceiver’ nel 1986 prima di unirsi ai Metallica, che lo vollero come sostituto del compianto Cliff Burton. Ha militato per circa quindici anni nella band, registrando un EP, un doppio album di cover, vari album dal vivo di cui uno con l’orchestra e quattro dischi di inediti in studio, tra cui ‘Metallica’, il loro best seller con sedici milioni di copie vendute, il debutto in cima alla classifica di dieci Paesi, quattro settimane al numero uno della classifica di Billboard e sedici dischi di platino. Successivamente ha suonato con gli Echobrain, i Voivod, i Newsted e con il progetto acustico Jason Newsted and the Chophouse Band. Ma forse non tutti sanno che…

Metalshock

Diciamocelo, il primissimo motivo per cui ‘Doomsday For The Deceiver’ è balzato agli onori delle cronache anche nel Vecchio Continente è stato proprio quello legato all’ingresso del talentuoso Jason nella corazzata Metallica. Eppure, il debut album dei Flotsam And Jetsam merita davvero e i thrashers dell’epoca se ne accorsero subito: vario, fresco nel songwriting, articolato a dovere pur senza appartenere a quello che verrà definito di lì a poco “technical thrash metal” e fortemente radicato nella tradizione HM grazie anche alla timbrica vocale di Eric Knutson (tuttora una delle voci “pulite” che meglio resiste all’assalto del tempo in ambito thrash). Newsted appare da subito come colonna portante della band, essendo l’autore di tutti i testi del disco nonché co-autore di tre pezzi del successivo ‘No Place For Disgrace’, uscito quasi in contemporanea con ‘… And Justice For All’; soprattutto, la sua presenza è riconoscibile dalle linee di basso dell’opener ‘Hammerhead’, vera e propria dichiarazione di intenti nello stile dei suoi due principali padri putativi, Gene Simmons e Geezer Butler.

‘Newkid’ on the Frisco block

Selezionato tra quasi cinquanta bassisti (e con il benestare della famiglia Burton) subito dopo il tragico incidente che costò la vita a Cliff, per il ribattezzato ‘Newkid’ la vita nei Metallica non fu mai facile, tanto che quindici anni dopo, alla fine della sua esperienza con i Four Horsemen, ebbe a dichiarare che tra le ragioni che decretarono la sua decisione di lasciare la band c’era il “danno fisico che ho fatto a me stesso nel corso degli anni per suonare la musica che amo”. In effetti, i tre superstiti dell’incidente a Ljungby trattarono il nuovo arrivato come il capro espiatorio per le loro frustrazioni e i loro sensi di colpa, un atteggiamento che resta scolpito nel famigerato mix del basso di ‘… And Justice For All’, il primo full length registrato con la nuova formazione. Gesto deliberato o scelta geniale? Probabilmente entrambe le cose, con lo zampino dell’onnipresente Lars: eppure si dice che il settaggio in entrata fosse lo stesso di ‘Garage Days Re-revisited’, il celebre EP di cover registrato nel 1987 per presentare il nuovo arrivato al pubblico e per mettere un punto fermo in una serie di eventi che rischiavano di fagocitare i Metallica stessi. Per i fan della “seconda generazione”, Cliff Burton resta scolpito nel mito ma è Jason Newsted “il” bassista dei Metallica di cui si è avuta esperienza diretta, colui a cui si associano i devastanti concerti della seconda parte del Damage, Inc. Tour e del Damaged Justice, il perfetto contraltare a Hetfield sul palco dei torrenziali concerti di supporto al Black Album, amatissimo dai fan per la sua attitudine e la sua disponibilità, nonché per l’efficacissimo lavoro di backing vocals (e non solo) su alcuni dei classici, fino a conquistare il ruolo di frontman per ben tre concerti del Summer Sanitarium Tour nel 2000, in seguito a un incidente accaduto a James Hetfield.

Strange And Ironic

Tutto era cominciato nel 1997, con una collaborazione tra Newsted, Denis D’Amour e Michel Langevin per il secondo disco dell’era Forrest nei Voivod. Il pezzo si chiamava ‘M-Body’ e mostrava un redivivo Jason Newsted intento a comporre e suonare del vero metal sperimentale, una vera e propria boccata d’ossigeno per chi come lui era reduce dalla doppietta ‘Load’ / ‘Reload’. Nulla di più naturale dunque che, archiviata l’esperienza con i Metallica e giunta al termine quella con gli Echobrain, il Nostro si sia trovato a salire in pianta stabile (e con il nickname ‘Jasonic’ appositamente coniato) sull’astronave più ardimentosa dell’avanguardia metallica, quella guidata da Piggy e Away, proprio in occasione del ritorno a bordo di Denis “Snake” Belanger. Sue le parti di basso su tre dischi di quello che è forse il periodo meno noto della band canadese: ‘Voivod’ del 2003, ‘Katorz’ del 2006 e ‘Infini’ del 2009, questi ultimi due usciti dopo la morte del geniale chitarrista e fondatore della band, realizzati in base alle idee e ai riff lasciati (è il caso di dirlo) in eredità da quest’ultimo. Ironicamente, laddove Robert Trujillo aveva preso il suo posto accanto a Hetfield e Ulrich, toccò a Newsted sostituire l’ispano-americano nella band di Ozzy Osbourne, dove militò per un breve periodo (spesso dividendosi tra il Madman e i Voivod nelle stesse date dell’Ozzfest).

Don’t Tread On Me

Esiste la Deep Purple family, certo. Tuttavia, si può tranquillamente pensare anche all’esistenza della cosiddetta “Metallica family”: ne fanno parte a buon diritto i Trauma, gli Exodus, i Megadeth, i Phantasm e ovviamente i Flotsam And Jetsam. Capita dunque qualche volta che si arrivi a quella “chiusura del cerchio” in cui gli attori delle varie epoche si incontrano per celebrare la loro militanza: è il caso del sornione Mustaine che ha volentieri ospitato Jason Newsted sul palco dei Megadeth per una viscerale versione di ‘Phantom Lord’, nonché dell’apparizione del carismatico bassista in occasione dei concerti celebrativi del trentennale dei Metallica, accolto dall’eloquente boato di un pubblico a cui la sua presenza ha dato tanto. Altre celebri apparizioni? ‘Tribus’ dei Sepultura ma soprattutto il progetto benefico WhoCares, assieme ad alcuni pesi massimi della Storia del Rock, come Tony Iommi, Ian Gillan, Nicko McBrain e Jon Lord. Non male per un ragazzo del Michigan giunto in tour con la sua prima band in Arizona nell’81 e rimasto lì dopo l’improvviso scioglimento della stessa, vero?

My Friend Of Misery

Il motivo per cui Jason Newsted non sia rimasto nei Metallica è noto un po’ a tutti, così come il fatto che la band sia progressivamente tornata sui suoi passi – artisticamente parlando – proprio dopo l’abbandono di colui che meglio ne incarnava lo spirito dei vecchi tempi. Non è un mistero quanto Newsted abbia mal digerito la svolta di metà anni ’90, eppure il suo spirito creativo era sempre stato tenuto sotto la cenere dai colonnelli della band, pur riuscendo a esprimersi in almeno due brani iconici quali ‘Blackened’ e ‘My Friend Of Misery’, quest’ultimo concepito inizialmente come strumentale per poi divenire colonna portante dell’assolo di basso dei tour ‘Wherever We May Roam’ e ‘Nowhere Else To Roam’, spesso assemblato assieme al giusto tributo pagato al suo predecessore con ‘To Live Is To Die’ e ‘Orion’. Musicista dalla personalità poliedrica, in tutta evidenza eccessivamente represso in una realtà come la sua band storica, e tuttavia ricordato per vari episodi memorabili, tra cui la celebre scena immortalata nel documentario ‘A Year And Half In The Life Of Metallica’, in cui viene colto nell’atto di preparare dei panini direttamente dal buffet da portarsi in camera. Interpellato in merito, risponde “perché sono un tirchio, ecco perché. Ho dei progetti per questi milioni di dollari e non li spenderò di certo in panini!”. Il bassista del popolo o il Paperon de’ Paperoni dell’heavy metal? Ai posteri l’ardua sentenza…

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