The Library (34) – Ozzy – La storia

Il 25/03/2021, di .

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The Library (34) – Ozzy – La storia

Di John Michael Osbourne, per tutti noi l’amatissimo Ozzy, fedele compagno di numerosissime scorribande metalliche, probabilmente sappiamo già tutto: vita, morte e appunto “miracoli” di questo autentico personaggio la cui fama nel mondo ha raggiunto picchi vertiginosi, specie dopo il successo della serie televisiva ‘The Osbournes’, reality-show che, nel bene e nel male, ne ha sconvolto decisamente gli equilibri. Giusto per sottolineare che, di Ozzy, abbiamo sempre letto molto, tra pubblicazioni ufficiali e non (certo, ci manca una “agiografia” a tutto tondo, ma arriveremo anche a quella, un giorno…), ma, proprio per l’unicità del soggetto in questione, non ci stanchiamo davvero mai di volerne sapere di più, magari scritto con una metrica dinamica e accattivante, oltre che godere di una carrellata di notizie e retroscena che, spesso, danno quella marcia in più a una biografia, a maggior ragione se trattasi appunto di una leggenda qual è l’ex frontman dei Black Sabbath, “sviscerato” ben benino dalla penna acuminata di Ken Paisli, misterioso scrittore di origine neozelandese che si ostina a non svelare la propria identità, ma che la materia la maneggia eccome.

Sì, perché le 347 pagine di ‘Ozzy – La Storia’ riportano a galla, con bravura e dovizia di particolari, sia i primi passi dell’ex macellaio di Aston, dall’adolescenza alle esperienze embrionali con gli Earth trasformatisi infine nei Black Sabbath, sia la genesi dei Blizzard Of Ozz e tutta la sua avventura solista, culminata con l’ultimo full-length album, l’eccezionale ‘Ordinary Man’ che ha ben specificato che la pensione sarebbe davvero un delitto per uno seppur attempato come Ozzy. In più, dalla sua, il libro di Paisli ha un taglio e una scorrevolezza che incidono notevolmente sulla bontà del progetto, tandem che coinvolge e diverte, e si fa decisivo nella valutazione finale di ‘Ozzy – La Storia’.

Tra i picchi del volume, la parte relativa ai primi quattro album dei Sabs, con particolare menzione per tutto ciò che deriva da ‘Vol. 4’ e il loro periodo losangeleno, con grandi festini a base di droga, libagioni alcoliche varie, e un’ispirazione compositiva diversa, ma estremamente florida e dirompente. Pure il passaggio dedicato all’Ozzy scaricato dai suoi vecchi compari fa il suo effetto, vuoi per rimarcare il fatto che, senza la sua Sharon a salvarlo e spronarlo, tutto si sarebbe esaurito con un pugno di mosche. E la relativa rinascita, con al fianco una band strabiliante capitanata dal geniale Randy Rhoads, autrice di due album, ‘Blizzard Of Ozz’ e ‘Diary Of A Madman’, fondamentali per l’epoca, sia per Ozzy stesso che per noi tutti, suoi adoranti fans…

Divertente e approfondito, con una valida sezione fotografica e ben venti schede in cui l’autore recensisce tutte le uscite discografiche sia del vocalist che del Nero Sabba di Birmingham, utili anche per raffrontare stati d’animo diversi e fonti ispirative opposte, anche se avviate in parallelo. Nell’insieme, una panoramica ben riuscita.

DETTAGLI DEL VOLUME:

Titolo: Ozzy – La storia
Autore: Ken Paisli
Anno: 2020
Editore: Il Castello editore
Collana: Chinaski
Pagine: 368 pagine
Prezzo: euro 22,00

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