5(+1) curiosità che forse non sapete su… Gary Holt

Il 04/05/2021, di .

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5(+1) curiosità che forse non sapete su… Gary Holt

Musicista di fama mondiale, chitarrista delle due band più importanti della storia del trash metal, leader di una grande famiglia, influencer super attivo nei social. Un’icona che nei suoi 57 anni non ha mai smesso di reinventarsi e di mettersi in gioco, soprattutto durante la pandemia.
Cari lettori, siete pronti a scoprire qualche curiosità ma soprattutto qualche segreto sul protagonista di oggi, ripercorrendo la vita di un artista che non necessita di ulteriori presentazioni? Iniziamo…e buon compleanno Gary Holt!

Exodus

Gary Holt inizia la scalata verso il successo nel 1981 negli Exodus, futuri titani della Bay Area, sostituendo in modo definitivo Tim Agnello e diventando leader ufficiale, compositore nonché unico membro a suonare in tutti gli 11 album pubblicati.
Una famiglia vera e propria quella creata con gli altri membri della band, concepiti dai profani come successori degli Slayer, nonostante Gary, avendo militato in entrambi i contesti, non manchi mai di sottolineare la differenza, nell’apparente somiglianza, dei due gruppi.
In merito al prossimo ed attesissimo album degli Exodus, ‘Persona Non Grata’ (data d’uscita prevista prossimo giugno) la band ha svelato nei social la presenza come ospite d’onore dello storico Rick Hunolt : un H-Team finalmente riunito quello fra i due chitarristi (ricordiamo che Rick è entrato nella band per sostituire Kirk Hammett, uscito per entrare nei Metallica) e che probabilmente accompagnerà gli Exodus anche in tour durante il prossimo anno.
Gary ha presentato l’album come “Fast, Brutal and Violent”, un qualcosa che diventerà inevitabilmente un Masterpiece.
Ma se dopo tutti questi album vi siete chiesti quale sia il suo “favorite riff ever” da suonare,  la risposta rimane sempre quella, “Strike Of The Beast”, tratto dal leggendario “Bonded By Blood” : lo sapevate che Kerry King, nella sua classifica dei dieci album preferiti pubblicata da Rolling Stone, ha ammesso di essere molto legato a questo capolavoro pubblicato nel 1985, anno proprio in cui Exodus, Slayer e Venom condivisero insieme l’esperienza live dell’Ultimate Revenge a New York? Una scaletta che alla prima lettura manda in brodo di giuggiole qualsiasi thrasher, visti i capolavori proposti (‘Piranha’,‘Strike Of the Beast’, ‘The Antichrist’, ‘Hell Awaits’, ‘Chemical Warfare’ e molti altri…).

Slayer

Gli Slayer ingaggiano Gary a partire dal 2011, quando a Jeff viene diagnosticata una fascite necrotizzante che porterà poi il chitarrista a ritirarsi definitivamente dalla scena: lo scelgono fra i tanti candidati, lo presentano al pubblico che non può che accettarlo ed amarlo, inaugurando quella che è la nuova, finale, era degli Slayer.
Il suo album preferito della band? ‘Hell Awaits’, e i pezzi a cui è legato sono invece ‘Fight Til Death’, ‘The Antichrist’, ‘Angel Of Death’ ed in particolar modo  ‘Spirit In Black’, uno dei migliori assoli di Hanneman, non solo a detta sua.
Una delle prime cose che hanno voluto sottolineare gli Slayer a Gary al suo ingresso nella band è di non dover assolutamente imitare Jeff.
Gary non avrebbe mai dovuto diventare il sostituito vista l’ inimitabilità di Hanneman, nemmeno quando era ancora in vita: se lo stile risultava unico il consiglio da seguire era quello di mantenere il ritmo, la frenesia ed il mood della canzone, dando libero sfogo ad una creatività che live incantava il pubblico.
Ad ogni improvvisazione Gary regalava qualcosa che difficilmente ripeteva la volta successiva, creando show davvero indimenticabili.

Questione di… Feelings.

“Don’t sacrifice feeling for technical perfection”: il nostro Holt rimane attualmente uno dei chitarristi più famosi del mondo nel metal estremo, e se ci si chiede cosa si possa celare dietro la composizione di un great assolo sta proprio in ciò che sta succedendo come “contorno”.
Nella sua infinita esperienza alcune melodie di background proposte ad esempio da ‘Show No Mercy’ ed ‘Hell Awaits’ consentono al musicista di creare qualcosa di spettacolare.
La pratica, la costante, ripetitiva e quotidiana pratica, permette all’artista di migliorarsi ma soprattutto di ascoltarsi dall’esterno.
“You need to develop some soul in your playing. Some people try to play like Yngwie before they can play like Angus.”
I musicisti da cui si è sentito ispirato rimangono Ted Nugent, Ritchie Blackmore, Gary Moore e John Sykes.
Blackmore ha conquistato Holt con il suo songwriting, il suo vibrato, il suo ritmo sottile che a volte non si nota nemmeno.
Band preferite? Chi se non, rimanendo in tema, Deep Purple e Rainbow?

That’s Amore

Accanto a un gran uomo, non può che esserci una grande donna.
Un amore che lega ufficialmente Gary e Lisa, italiana da parte di padre, dal 24 settembre del 2011, il cui Wedding Party è stato festeggiato tra l’altro secondo una vera e propria serie di concerti tenuti da Heathen, Attitude Adjustment, Midnight Chaser, Severed Fifth, Coffin Hunter, Mad At Sam e molti altri…
Nel corso degli anni i due hanno vissuto a pieno una quotidianità che non manca d’essere condivisa presso la sua seguitissima pagina Instagram, dove pubblica foto con le adorate figlie e nipotine.
Gary puntualmente non manca mai di scherzare sulle origini Made in Sicily della moglie, di ringraziarla apertamente, di sottolineare il suo enorme supporto e sostegno nella sua impegnata e caotica vita da Rockstar, perché laddove lui suonava c’era sempre la sua Lisa a scattargli foto.
Una complicità che non finisce mai d’insegnare. Quali segreti nascosti ha questa coppia? Il rispetto e quel “non darsi per scontati” che permette ai due di reinventarsi.

K*** the Kardashians & Co.

Dal 2017 sono molti gli eventi che hanno influenzato la vita di Holt, fra cui la decisione di diventare vegano, la perdita dell’amato padre nel 2018, il ricovero in ospedale per positività al COVID-19 esattamente un anno fa.
E per tutti coloro che avessero cliccato questo link solo per leggere novità riguardo il suo famosissimo e molto fashion brand, “Ki*** the Kardashians”, non posso non accontentarvi: lo sapevate che Gary, quando gli è stato chiesto che cosa farebbe se lasciato cinque minuti da solo con qualche esponente della famosa famiglia americana, ha semplicemente detto che non odia direttamente i Kardashian, ma odia chi li ha resi famosi (“I hate the fact that people are so enamored and just fascinated with the glorious lifestyles of the rich and famous that they would elevate them to this status”).
Dal punto di vista politico, Holt è un convinto sostenitore democratico e non si è mai tirato indietro dall’esprimere la propria critica verso i Presidenti repubblicani, definendo Trump come una “totale vergogna” per l’America.

Tom Hunting

Quest’ ultimo punto, più che essere una curiosità, è un appello.
Tom entra negli Exodus nel lontano 1980, e, in assenza di cantante, impugna sia bacchette che microfono.
Gary Holt e Tom Hunting sono legati da un’amicizia di lunghissima data che ha spinto il nostro chitarrista a creare una petizione presso il sito GofundMe per aiutare economicamente l’amico batterista nella sua battaglia contro il cancro.
Una notizia che è dilagata nei social come un fulmine a ciel sereno, quella dello scorso 20 aprile, e che ha permesso di raccogliere già dopo un giorno la cifra di ventimila dollari.
Quella del musicista, si sa, è una professione che è stata messa a dura prova dalla pandemia e Gary ha voluto sfatare tramite il proprio profilo Instagram il pensiero comune, per non dire mediocre, che il pubblico può avere nei confronti della figura di una Rockstar.
“Oh rock dudes with albums, must be rich”: forse ci si dimentica che quando le luci del palcoscenico si spengono il musicista debba fare i conti con la dura routine che uno dei lavori più invidiati del mondo comporta, i mille aerei da prendere, gli scomodi posti in cui dormire, i fusi orari da cambiare, la distanza dalla famiglia, l’ispirazione musicale che a volte c’è, ed altre volte no.
Speriamo di rivedere il prima possibile quest’incredibile, unita e solida band incantare migliaia di fans sopra il palco di qualche concerto.

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