5 curiosità che forse non sapete su… Eric Peterson

Il 14/05/2021, di .

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5 curiosità che forse non sapete su… Eric Peterson

Oggi facciamo un salto nella costa ovest degli Stati Uniti, di preciso nella soleggiata Bay Area, che durante gli anni Ottanta è diventata teatro della nascita di band diventate titani del proprio genere musicale: il Thrash Metal.
E se questo stile è tuttora uno dei più vari, divertenti, poliedrici e coinvolgenti, lo si deve anche alla presenza di musicisti di un certo calibro che dopo anni ed anni di live e studi non finiscono mai di stupirci.
Il protagonista di oggi è uno di questi.
Nato il 14 maggio del 1964 nella città del Nord della California Alameda e cresciuto a Lafayette, Eric Peterson. Tramite un’intervista d’eccezione in cui il nostro ospite si confida ripercorrendo la sua vita, scopriamo i segreti di un musicista che ha fatto la storia con i suoi leggendari Testament.

Killer shredder!

Nella sua trentina di chitarre Eric è fiero di ciò che ha creato, elaborato ed ideato nel corso del tempo. Particolarmente affezionato alle Dean (di cui è anche endorser) e a qualche modello raro di Les Paul, deve la sua grande passione musicale ai suoi genitori, in particolar modo al padre, che all’età di tredici anni gli insegnò un giro di Blues classico dal Mi al La e che successivamente dopo il 1978 lo invitò ad imparare ad orecchio i classici di band come Aerosmith, AC/DC, KISS, Led Zeppelin, Judas Priest, Black Sabbath con la sua prima vera chitarra elettrica.
Peter fonda i Testament nel 1983 insieme al cugino Derrick Ramirez, John Souza e Louie Clemente:  inizialmente ci ammette che nessuno di loro era un musicista con una solida esperienza alle spalle, di conseguenza la band sarebbe stata un ottimo modo per creare e fondere insieme idee diverse, con l’unico denominator comune di seguire i ritmi veloci dell’Heavy Metal.
Non passò molto tempo che capolavori indimenticabili quali ‘Over The Wall’, ‘Native Blood’  e ballate eccezionali come  ‘Return To Serenity’ presero forma: Eric rimane tuttora l’unico membro presente fondatore (Chuck si unì in seguito), ideatore e scrittore di ogni album pubblicato; è inoltre fondatore dei Dragonlord, band sinfonica nata nel 2000.

“Life’s hard but Testament’s harder!”

“Music can soothe pain of life, can bring people together, keep you young” ( “La Musica può lenire il dolore della vita, tenere le persone unite, mantenerle giovani”): questo può essere un degno riassunto di ciò che sono stati 30 anni di note suonate al massimo del volume per Eric.  Ad accompagnarlo in tutto questo percorso una band solida che nonostante un breve periodo di crisi (1992-1993), nonostante la diagnosi di un tumore particolarmente aggressivo al cantante e prontamente sconfitto, nonostante pure la positività per COVID a vari componenti come ciliegina sulla torta, continua a fare album, a scrivere canzoni, a regalare emozioni. L’ultimissimo ‘Titans Of Creation’ è stato definito come un bignami esperienziale di viaggi compiuti nel corso degli anni (‘Code of Hammurabi ’, ‘Curse of Osiris’), di realtà mistiche vissute, di storie reali (‘City Of Angels’), un disco che attende ancora quel degno tour di presentazione cancellato causa pandemia.
Senza nulla tralasciare ai capolavori del Thrash Metal come ‘The Legacy’, ‘The Gathering’, ‘Brotherhood Of The Snake’, ‘The Formation Of Damnation’ che ha pure vinto il premio d’album dell’anno alla cerimonia del Metal Hammer Golden Gods nel 2008. E se Peter in tutto questo percorso dovesse riconoscere le figure che non hanno smesso mai di stargli accanto queste sarebbero di sicuro i genitori, la nonna paterna, i figli, Luciano Clemente, Steve DiGiorgio, Chuck Billy, e tutti coloro che hanno avuto l’enorme privilegio di suonare nei Testament.

Top 10 of all time.

Se vi siete chiesti quali sono i 10 album che hanno influenzato la vita di questo grande artista non preoccupatevi perché ce li ha svelati fino all’ultimo. Eccone tre, per il resto vi rimandiamo a un articolo esclusivo in arrivo: 10. ‘Montrose’, Montrose; 9. ‘Hemispheres’, Rush; 8. ‘Van Halen’, Van Halen…

Masterchef Peterson

La Nuclear Blast tempo fa ha pubblicato su Youtube una serie di video dando spazio alle passioni, culinarie e non, delle nostre celebrità preferite del mondo Metal. Dopo la performance del nostro Francesco Paoli dei FleshGod Apocalypse con i suoi spaghetti tricolore, a dicembre è arrivato il turno del 2020 di Peterson con la ricetta dei Cavolini di Bruxelles gratinati.
Visto il suo amore e la cura minuziosa che ha per i dettagli, gli abbiamo chiesto quali siano i suoi segreti in cucina: pazienza e prodotti sempre freschi, requisiti che secondo Eric non devono mai mancare ad un bravo cuoco. Il suo piatto preferito da preparare rimangono le linguine alle vongole, nonostante siano tanti quelli ancora da sperimentare.
La ricetta? Eccola qui, come nemmeno Benedetta Parodi saprebbe fare.

Epic Memories

Durante lo scorso The Bay Strikes Back, Eric ricorda ciò che è stato uno dei momenti più duri da affrontare per la Band dopo anni e anni di touring: il maremoto per andare a suonare in Finlandia dalla Svezia.
Un mare forza 5 con “waves as tall as skyscrapers and low as canyons”, così violento e potente che la band ha perso gran parte dell’attrezzatura a cui hanno sapientemente rimediato i tecnici prendendo in prestito gli strumenti da Exodus e Death Angel. A dirla tutta sembra che lo Show di Helsinki si sia rivelato uno dei migliori del tour.

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