Cristina Scabbia – Il diavolo mi ha venduto l’anima – Storia di una Metal Queen tra cielo e inferno
Il 12/12/2024, di Gianfranco Monese.
In: The Library.

Immaginatevi la scena: da poco entrati in un bar, ordinate un caffè al banco. Mentre lo sorseggiate vi guardate attorno, a quelle poche vite che, come voi, hanno scelto questo locale per i motivi più disparati. Ed eccola là, sola, che davanti ad una tazza fumante di tè sta leggendo un libro. Tra incredulità, stupore e trepidazione aguzzate la vista: si, è proprio Cristina Scabbia, cantante dei Lacuna Coil. Finite il caffè e senza guardare appoggiate la tazzina più o meno sul piattino. Vi avvicinate al suo tavolo con passo felpato ma ben sapendo che presto la disturberete, e quando i metri che vi separano sono meno delle dita di una mano tremolanti abbozzate un saluto, dite che siete suo fan e poco altro; le domande, le curiosità sarebbero tante, come affermate balbettando, ma tanta è anche l’emozione che in quei secondi ha deciso di giocarvi un brutto scherzo. Lei, nel comprendere questo vostro stato e nell’apprezzare questa educazione mista ad umiltà, inaspettatamente vi invita a prendere posto. Vi accomodate, e tutto si complica, perchè l’essere al cospetto di una cantante di fama mondiale, in un bar come tanti in un giorno come tanti, quante volte può capitare in vita? Allora Cristina decide di prendere la palla al balzo e, proprio come un’amica, raccontarvi un pò di lei…
Ed è così che vi addentrerete ne ‘Il diavolo mi ha venduto l’anima – Storia di una Metal Queen tra cielo e inferno’, uscito il ventidue ottobre per Sperling & Kupfer. Ma attenzione: se credete che questa sia una biografia, vi sbagliate. Il modo in cui gli argomenti vengono trattati, unito alla scorrevolezza del volume, è tale da rendere il tutto, appunto, una chiacchierata; che sia al bar, come ho provato ad immaginare, o a cena, o di passeggio per le vie di Quarto Oggiaro (paese natale dell’artista), poco importa: qui Cristina vi racconta parecchio della sua vita e delle sue passioni saltellando tra qualche aneddoto, consiglio e curiosità, senza seguire una precisa linea temporale (per farvi un esempio, l’anno funesto 2020 si trova pressappoco a metà opera). Chiaro, alcuni episodi sono raccontati più dettagliatamente, e se da questo punto di vista commuove il capitolo sui suoi genitori, facendoci capire e riflettere su quali siano i veri valori della vita, altri vengono appena accennati, aumentando una curiosità che tale resta. In tutto questo, i Lacuna Coil arrivano quando devono, forse meno di quanto ci si aspetti, ma sempre al momento giusto; curioso, rimanendo in tema, il capitolo sul contratto stipulato con Century Media, ed il primo concerto italiano (in un tour in compagnia dei Moonspell) nel quale viene addirittura nominata la nostra testata (ma prima ancora il suo magnate Alex Ventriglia) e che, a tal proposito, con i ricordi mi ha riportato a quando, poco tempo dopo, acquistando oltre a Metal Hammer anche ‘Psycho!’, trovai il brano ‘My Wings’ nel secondo volume della compilation su CD in allegato, dal nome ‘Psychosonic!’, in concomitanza con l’uscita di ‘In a Reverie’ (1999).
Nonostante un unico, opinabile, difetto dato dalla totale assenza di foto che avrebbero sicuramente arricchito quanto raccontato, ‘Il diavolo mi ha venduto l’anima – Storia di una Metal Queen tra cielo e inferno’ è piacevole e fondamentale per conoscere meglio un orgoglio italiano che non dev’essere catalogato solo come “la cantante dei Lacuna Coil”, e dato il periodo sicuramente un azzeccato regalo di Natale, per voi e/o per qualche cara amicizia: sapete meglio del sottoscritto che i soldi per la lettura sono sempre ben spesi.
DETTAGLI DEL VOLUME:
Titolo: Il diavolo mi ha venduto l’anima. Storia di una Metal Queen tra cielo e inferno
Autrice: Cristina Scabbia
Editore: Sperling & Kupfer
Pagine: 174
Prezzo: Euro 18,90