Sick N’ Beautiful – The Horror Interview

Il 13/06/2025, di .

Sick N’ Beautiful – The Horror Interview

Lo scorso 18 aprile il quintetto alieno proveniente da Acheron ha dato alle stampe il suo quarto lavoro in studio ‘Horror Vacui’, giusto poco prima di concludere un tour europeo di supporto ai finlandesi Lordi. Chiaramente il nuovo album non ha tradito le attese, come scritto dal nostro Gianfranco Monese nella sua recensione, confermandosi ad oggi una delle uscite più valevoli in ambito Metal internazionale, tanto da smuovere lo stesso Gianfranco a raggiungere telefonicamente Herma, la frontwoman della band. Preparatevi, perchè si è parlato del tour appena concluso, del nuovo disco fino ad arrivare a… Lady Gaga! Buona lettura.
Buongiorno Herma, grazie infinite della tua disponibilità e bentornata a Metal Hammer Italia: come stai innanzitutto?
“Ciao a tutti, grazie a Metal Hammer per ospitarci in questo spazio ed a te che stai svolgendo quest’intervista, ho piacere di risentirti: tutto bene, in quanto siamo molto contenti per l’uscita del nuovo disco. E’ un bel momento.”
Ottimo, ma prima di parlare di ‘Horror Vacui’ raccontami come sono stati i tour dello scorso anno in compagnia di Cradle Of Filth e Wednesday 13, e quello appena concluso con i Lordi…
“Beh, che dire, delle esperienze indimenticabili. Sicuramente ci sono delle differenze sul tipo di pubblico che siamo andati ad incontrare, in quanto quello dei Cradle Of Filth è un pubblico molto esigente su un genere che non è esattamente il nostro, che nonostante ciò si è dimostrato aperto a diversità tra generi musicali: parliamo di persone che escono per andarsi a divertire, quindi nel momento in cui gli viene dato uno spettacolo, loro sono lì per accoglierlo e divertirsi. Il pubblico dei Lordi, invece, è molto più simile a noi, quindi in qualche maniera ci siamo sentiti un po’ più a casa, tuttavia entrambe le esperienze sono state incredibili, i locali fantastici, e mi sento di fare un plauso verso tutti i musicisti e le crew coinvolte perchè ci hanno accolto sempre nella maniera migliore possibile.”
Correggimi se sbaglio, ma avendo visto i Cradle Of Filth lo scorso novembre a Trezzo Sull’Adda ho riscontrato una volontà, secondo me positiva, di avere delle band di supporto non propriamente del loro stesso genere.
“Si, in realtà il fatto di creare eventi monotematici è un qualcosa di diffuso in Italia ma non molto all’estero, quindi probabilmente loro da non italiani hanno ragionato per un pacchetto di un evento che funzionasse a prescindere con delle band forti e che, anche se di generi leggermente diversi, dopotutto ci stessero; anzi, ciò ti permette di avere un ventaglio di pubblico un po’ più ampio, che non è male, ed ai gruppi spalla di farsi conoscere anche da un pubblico che non è esattamente il loro, quindi di allargare i loro orizzonti, ed io la ritengo un’ottima cosa.”


Sono d’accordo. Bene Herma, quarto album in studio, ‘Horror Vacui’: partiamo dal titolo…
“Il titolo chiaramente riprende un’espressione latina che riguarda una corrente artistica, ovvero il concetto nell’arte medievale di riempire tutti gli spazi. Noi lo abbiamo usato in modo ambivalente: sia nel senso di soffocamento degli spazi, che è una componente che ci appartiene nella vita personale, musicale, dato che siamo disordinati, pieni di cose, attrezzature, e diciamo sempre che come Sick N’ Beautiful ci allarghiamo a macchia d’olio come una muffa! (ride, ndr.) Ma anche come paura del vuoto: volevamo raccontare questa nostra esperienza spaziale, che proviene appunto da un pianeta oltre il sistema solare (Acheron, ndr.), ed il suo lato spaventoso, perchè questo è un disco più estremo, oscuro, dato che la band stessa sta andando in una direzione sempre più cattiva, motivo per cui volevamo raccontare il terrore dello spazio, i lati negativi della vita fuori dal pianeta Terra.”
Quindi è questo, grosso modo, quello di cui trattate lungo la tracklist?
“Si, diciamo che questo concept è un filo conduttore, poi le canzoni sono delle microstorie, cosa che facciamo da sempre, che spaziano da temi fantascientifici a fantastici a storie personali, insomma c’è un po’ di tutto, però il filo conduttore che racconta l’atmosfera ed il sentimento che vogliamo comunicare è senza dubbio questo.”
Secondo te, in cosa si differenzia ‘Horror Vacui’ dal precedente ‘Starstruck’? Poco fa mi hai detto che è più oscuro, cattivo, però personalmente è risultato catchy tanto  quanto molti brani presenti nel suo predecessore…
“Il fatto che sia catchy rimane, perchè noi cerchiamo sempre delle melodie orecchiabili, che normalmente il pezzo funzioni per tutti i gusti; diciamo che ‘Horror Vacui’ è più dark nell’atmosfera ma più semplice nella ricezione. ‘Starstruck’ è un disco le cui dinamiche dei brani sono volutamente un po’ più complesse, meno digeribili, mentre su ‘Horror Vacui’ abbiamo fatto un qualcosa che fosse più diretto e semplice.”

Come da recensione, ritengo che l’ultimo singolo estratto ‘Raise The Dragon’ faccia un po’ svoltare il disco, nel bene e/o nel male. Nel bene perchè piaccia o no, è una canzone avvincente, nel male perchè forse qualche hater potrebbe dire che è un po’ commerciale, non a caso io ci ho sentito molta Lady Gaga, che tu stessa nell’intervista di due anni fa (CLICCA QUI se ti va di leggerla) mi hai detto di apprezzare molto. Tu che ne pensi di tutto questo?
“Guarda, io quando dicono che un brano è commerciale sono contenta perchè significa che è di ampio respiro e quindi lo ritengo un complimento: non vedo nel termine “commerciale” un lato negativo, stop. Le persone che criticano un brano perchè commerciale secondo me non l’hanno ascoltato veramente, nel senso che se un pezzo ti piace, ha vinto perchè è arrivato dove doveva arrivare, e quindi non c’è niente di male. (Ride, ndr.) Poi sono d’accordo sul fatto che probabilmente ‘Raise The Dragon’ non è il nostro tipico singolo che rappresenta in toto l’album, ma questo è un problema che nella nostra discografia c’è sempre, perchè comunque noi spaziamo tantissimo da un genere all’altro, partiamo da una sorta di crossover ma non ci siamo mai settorializzati in una sola atmosfera o vibe, vogliamo dare respiro e dinamica, quindi è chiaro che ascoltando ‘Raise The Dragon’ non ti fai esattamente un’idea di quella che è l’identità della band, e questo per noi è un invito ad ascoltare tutto il materiale per appunto farsi un’idea migliore. Per quanto concerne Lady Gaga io sono una fan sfegatata, per me è un enorme complimento nonchè un onore che tu abbia colto questo, perchè la ritengo un’artista a 360°, una performer incredibile, e penso che se si ascolta la sua discografia è innegabile riconoscerle questi meriti, soprattutto l’ultimo disco (‘Mayhem’, ndr.) è veramente wow!”
Vero, l’ho acquistato e devo ammettere che mi piace davvero molto, però non sono riuscito ad ottenere i biglietti per una delle due date milanesi, tu ce l’hai fatta?
“Ho in mente di comprarli, spero non siano finiti. (Ride, ndr.) Da musicista uno deve anche fare delle scelte, ovvero scegliere se andarsi a vedere i concerti degli altri o se investire sulla propria band, ed io in questo caso ho scelto la seconda.” (Ridiamo, ndr.)

Bene Herma, cosa farete nell’imminente futuro per promuovere ‘Horror Vacui’?
“In realtà sono in lavorazione un po’ di cose. Noi già dallo scorso anno abbiamo fatto un kickstarter per promuovere l’uscita del disco e la realizzazione di un concerto speciale chiamato ‘Horror Blast Live Experience’, una sorta di live in streaming per i fan che l’hanno finanziato, dopodichè chiaramente una volta che sarà pronto pian piano lo pubblicheremo anche sui social, quindi abbiamo in programma il rilascio di questo show, che è una sorta di DVD, il concerto ideale che vorremmo fare e che spesso in tour non riusciamo a portare per ragioni logistiche, e che abbiamo confezionato per raggiungere anche quelle persone oltreoceano che non abbiamo ancora potuto vedere fisicamente. Dopodichè dita incrociate per un prossimo tour e nel frattempo lavoreremo sicuramente al prossimo disco, di cui abbiamo già un po’ di idee in cantiere. Per i fan italiani abbiamo un p0′ di concerti quest’estate nel Belpaese, quindi speriamo di vederli sotto il palco.”
Nella prima intervista avuta due anni fa al Milady Metal Festival, si è parlato della difficoltà di suonare in Italia ed all’estero, nonchè di un disinteresse adolescenziale verso la musica suonata, che si sperava band come i Måneskin potessero aiutare ad eliminare. Dopo due anni, sulla base delle tue esperienze lavorative, dei tour effettuati, come ti sembra che sia evoluto il tutto?
“Io onestamente vedo dei buoni spunti nella nuova generazione: mi è capitato di conoscere band giovanissime molto affiatate ed affamate, e questo è molto figo. Ho un po’ di dubbi su come si sta evolvendo l’industria musicale, questo non lo sto capendo: vedo dei giovani potenzialmente più energici della mia generazione (ride, ndr.), però essendoci dei cambiamenti tecnologici abbastanza veloci, non so come riusciranno ad imporsi, a creare il loro canale, la loro fanbase da qui in avanti. Non riesco a prevedere come cambierà l’industria musicale ora che abbiamo l’intelligenza artificiale e tutte le nuove tecnologie, però un buono stimolo lo vedo, anche più di prima.”
Ottimo Herma. L’intervista è giunta al termine, ringraziandoti ancora per la tua disponibilità, se c’è qualcosa che vuoi aggiungere per i lettori di Metal Hammer Italia, quest’ultimo spazio è tutto tuo!
 “Innanzitutto grazie a te per avermi ospitato, per il resto noi Sick N’ Beautiful vi vogliamo invitare ai nostri concerti che terremo in Italia, tra cui al Supermetalfest di venerdì 11 luglio a Montebello, in provincia di Vicenza, e il 15 agosto al Summer Crock nel padovano.”

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