The Warning + Storm Orchestra @ L’Olympia, Parigi, 14 aprile 2025

Il 03/05/2025, di .

The Warning + Storm Orchestra @ L’Olympia, Parigi, 14 aprile 2025

03Questa serata sotto il segno del Messico si preannuncia interessante: il concerto è già sold out da tempo e l’Olympia, una delle sale storiche della capitale francese e vicina a Opéra Garnier, è pressoché piena dall’inizio e pronta per questo evento memorabile.
È il gruppo rock parigino dei Storm Orchestra che apre per le sorelle Villarreal con la canzone ‘Bright soul’ tratta dal loro ultimo album ‘Get Better’, uscito all’inizio di aprile 2025.
L’Olympia è già caldo, i francesi conoscono il pubblico della Capitale e riescono a far vibrare la sala sin dalla prima nota, con la loro energia e con un rock senza tempo.
Alla fine di ‘Piece Of You’, il batterista Loïc ha una domanda da 1 milione di euro: ci sono dei batteristi nella sala? Ovviamente ce ne sono… tutto questo per introdurre la canzone ‘Drummer’.
Quando arrivano a ‘Superplayer’, fanno partecipare il pubblico facendolo applaudire nel tempo e alla fine della canzone c’è posto per una piccola scommessa tra il chitarrista e il bassista: quale parte della sala farà più rumore? Il tutto per poter dimostrare alle Warning che il pubblico è gasato al massimo.
Il set continua ancora per qualche canzone per un totale di appena 30 minuti, il che è un gran peccato, perché il gruppo ci sa fare a tutti i livelli, a partire dal contatto con il pubblico, fino a come occupare lo spazio sul palco, con delle canzoni riadattate su misura per il live.
Il pubblico è presente, cedendo al fascino di una band che continuerà a crescere e guadagnare del pubblico, non mi stupirebbe vederli tra qualche anno come gruppo principale in posti come quello di stasera.
Ormai la sala è piena e il pubblico è impaziente per il trio latino e per un concerto segnato dal minimalismo, con un rock potente e una ritmica metronomica.
Le luci si spengono, il pubblico è più che pronto ad accogliere le 3 sorelle con applausi e gridando il nome del gruppo.
La prima ad entrare è Paulina che si mette dietro alla sua batteria, seguita da Alejandra e Daniela.
C’è da notare che le sorelle hanno fatto una scelta stilistica in biano e nero per questo concerto: sono vestite in nero su delle luci bianche provenienti dall’alto e dietro della batteria, senza nient’altro che possa attirare l’attenzione del pubblico.
Dal momento in cui le luci si accendono, è l’inizio di un rock allo stato puro con la canzone ‘Six Feet Deep’, seguita da altri quattro estratti dall’ultimo album ‘Keep Me Fed’, senza dare tregua al pubblico, che non fa una piega e anzi, non aspettava altro.
Finita ‘Apologize’, Dany rimane su scena da sola per una assolo di qualche minuto, il livello è degno dei guitar heroes e mi fa pensare a Paul Rodgers, Kiki Wong o a Brian May; difficile scegliere, il pubblico è stupito ed accoglie questa prestazione solitaria con una immensa cascata di applausi.
Il set riprende con l’inimitabile ‘CHOKE’, con gli spettatori talmente emozionati che incominciano a cantare i ritornelli e il gruppo li lascia fare per una parte del brano.
‘Qué Más Quieres’, sempre presa da ‘Keep Me Fed’, fa scoprire al pubblico un’altra dimensione della musica del trio messicano: cantare in spagnolo.
L’interpretazione nella loro lingua d’origine rivela un’emotività nuova: più cruda, più immediata. Il brano acquista una carica teatrale marcata, in cui il tono drammatico si intreccia a un senso di urgenza, generando un impatto potente e coinvolgente.
Da adesso in poi, le Villarreal danno libero sfogo alle loro influenze heavy e il risultato è semplicemente fantastico.
Daniela non cala mai di intensità durante tutta la serata, dando vita a un’esibizione davvero impressionante, con una voce tra Emily Armstrong e Riival.
Paulina suona e canta da dietro la batteria, con suono pesante e veloce che mi fa pensare ai batteristi di metal industriale tedesco.
Alejandra si muove per il palco con il suo basso incisivo, il suo stile di suonare e la presenza sul palco mi fa pensare ad un misto di Alice Pandini degli Infected Rain e a Cecilia Nappo dei Black Mamba.
Comunque, il set continua alternando le vecchie e le nuove canzoni, fino ad arrivare a ‘Evolve’ che marca la fine del set principale.
Le ragazze concludono la serata con la danzante ‘Narcisista’ e l’efficace ‘Automatic Sun’, dimostrando di essere una band fatta per il palco, con uno show curato nei minimi dettagli, con poche e corte pause, senza che il pubblico abbia il tempo di annoiarsi.
Nonostante l’età delle musiciste, The Warning si può considerare alla stregua di un gruppo intergenerazionale, infatti nella sala sono presenti bambini di circa 7-8 anni fino ad adulti di una certa età, e ognuno di loro si sente coinvolto nella loro musica.
Con loro si può semplicemente dire: ROCK IS NOT DEAD.

Setlist Storm Orchestra
Bright Soul
Piece Of You
Drummer
Superplayer
Tones Of The Thunder
Suspect

Setlist The Warning
Six Feet Deep
S!Ck
Satisfied
Escapism
Apologize
Guitar Solo
Choke
More
Money
Survive
Qué Más Quieres
Consume
Burnout
Sharks
Intro 404
Disciple
Hell You Call A Dream
Martirio
Evolve
Narcisista
Automatic Sun

Testo a cura di Luca Liguori

Photo credits to Wikipedia: The Warning post-show at the 2022 Sound of Music Festival in Burling, ON. From left: Alejandra Villarreal, Paulina Villareal, Daniela Villareal

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