Steven Wilson @ Auditorium Parco della Musica, 8 Giugno 2025
Il 21/06/2025, di Federica Sarra.
Dopo il sold-out di Milano, Steven Wilson approda all’Auditorium di Roma e trasforma la Sala Santa Cecilia in un luogo sospeso, quasi fuori dal tempo. Il concerto inizia puntuale, alle 20:10, e si articola in due atti per oltre due ore e mezza di immersione totale.
Wilson apre con la suite completa di The Overview — ‘Objects Outlive Us’ e ‘The Overview’ — due brani che da soli bastano a risucchiarti in un altro spazio. Luci, visual e scenografia disegnano un paesaggio sonoro e visivo che è quasi cinema astratto: un viaggio nello spazio, nel suono, e nella mente. Atmosfere da “prog su Marte”, e non è un’esagerazione.
Scalzo, come sempre, Wilson si muove tra chitarre e tastiere con naturalezza, scherza con la band, dirige tutto con precisione chirurgica ma senza freddezza. La band — McStine, Beggs, Blundell — è semplicemente impeccabile. Dopo appena un quarto d’ora arriva la prima standing ovation, e da lì in poi l’energia non cala mai.
Il secondo atto è un percorso tra presente e passato: ‘The Harmony Codex’, qualche chicca solista, e momenti Porcupine Tree. ‘Home Invasion’, ‘Regret #9’, ‘What Life Brings’, ‘Impossible Tightrope’, fino a due rarità di culto come ‘Voyage 34’ e ‘Dislocated Day’. Una setlist pensata bene, che abbraccia fan storici e nuovi arrivati senza forzature.
Il pubblico si alza in blocco su ‘Vermillioncore’, mentre l’encore si chiude con due emozioni pure: ‘Ancestral’ e ‘The Raven That Refused to Sing’.
Wilson saluta con sobrietà, ringrazia i musicisti, e si ritira senza pose da star. Solo musica, suonata come si deve.
Uno show impeccabile, coinvolgente sotto ogni aspetto. Il pubblico – variegato, attentissimo – ha vissuto una notte intensa, fatta di suono, visione e presenza.
Steven Wilson conferma ancora una volta di non essere solo un musicista, ma un architetto di esperienze.
Roma ha risposto con calore. E quelle vibrazioni continueranno a risuonare ancora a lungo.
Galleria fotografica a cura di Mauro Parozzi (Teatro Arcimboldi di Milano, 7 giugno 2025)
