The Ossuary – Requiem For The Sun
Il 25/05/2025, di Valerio Possetto.
Gruppo: The Ossuary
Titolo Album: Requiem For The Sun
Genere: Doom Metal, Stoner Rock/Metal
Durata: 43:10 min.
Etichetta: Supreme Chaos Records
‘Requiem For The Sun’ si presenta con un fantastico packaging stregonesco che fin da subito ha catturato la mia attenzione.
Dopo aver ascoltato i primi due brani, ‘Sacrifice’ e ‘Altar In Black’, potremmo pensare di trovarci di fronte ad un album hard’n’heavy concepito nei primi anni ’80, il tutto è molto dinamico, bei fraseggi chitarristici, uso del wah-wah e assoli che ricordano, con le dovute proporzioni, lo stile di Randy Rhoads, ma, è con ‘Far From The Tree’ che i The Ossuary cambiano registro, echi Settantiani di chiara scuola Thin Lizzy fanno capolino, mentre ‘Wishing Well’ è il pezzo più doom del lotto anche se alla band non piacciono i rallentamenti estenuanti; c’è sempre il giusto tiro garantito dal batterista Max Marzocca, è si doom ma con una forte componente rock’n’roll. ‘The Others’ è l’unico brano che non mi ha fatto sobbalzare, sembra quasi di transizione, ma, da questo momento arrivano tre perle che si susseguono una dopo l’altra: la title-track, ‘Requiem For The Sun’, psichedelica e con un’atmosfera ciondolante, sembra che i nostri abbiano cercato di ricreare il mood di ‘Planet Caravan’, che, a mio parere fu, il primo pezzo stoner della storia visto che poi il genere venne definitivamente creato vent’anni dopo… ‘The Volume Of Void’ è la sorella ancestrale e occulta della title-track con richiami al rock americano di fine anni ’60 / inizio ’70, e ora, in conclusione, arriva il vero capolavoro del disco, gli otto minuti di ‘Eloise’, il brano più personale e, passatemi il termine, quasi cantautoriale della band, dove la psichedelia di San Francisco si unisce al grunge più intimista di Seattle, come se Mark Lanegan avesse collaborato con i The Grateful Dead: ecstasy/estasi pura, fantastica!
Questo ‘Requiem For The Sun’ è un lavoro genuino che prende ispirazione da un trentennio del rock, quello che va dal 1965 al 1995, un album da godersi viaggiando da soli lungo una brughiera inglese o attraverso la Route 66, perché su qualunque strada lo si ascolti c’è un qualcosa che ti porta indietro a quelle che erano le grandi sonorità del rock e dell’hard’n’heavy…
Tracklist
1. Sacrifice
2. Altar in Black
3. Far from the Tree
4. Wishing Well
5. The Others
6. Requiem for the Sun
7. Volume of Void
8. Eloise
Lineup
Stefano Fiore: vocals
Alex Nespoli: guitars, synth
Max Marzocca: drums, synth, backing vocals