Bleed – Bleed

Il 18/06/2025, di .

Gruppo: Bleed

Titolo Album: Bleed

Genere:

Durata: 36 min.

Etichetta: 20 Buck Spin

71

Se cercate un disco che vi catapulti direttamente nei tardi anni ’90 con la testa nel presente, il debutto omonimo dei texani Bleed è l’album giusto. Dopo aver attirato l’attenzione con l’EP ‘Somebody’s Closer’ nel 2021, inizialmente autoprodotto e poi ristampato da 20 Buck Spin, la band di Dallas torna con un LP che prende le fondamenta alt metal/shoegaze di quel primo lavoro e le espande in una spirale avvolgente di malinconia elettrica, groove e atmosfera liquida.
Il sound è un incrocio magnetico tra i Deftones di ‘White Pony’, le melodie storte degli Helmet, e i passaggi onirici dei Failure o degli Incubus di MTV. Chitarre distorte e stratificate si muovono come onde, mentre la voce di Ryan Hughes fluttua tra l’apatico e il disperato, come un sussurro che lotta per farsi sentire sotto rocciosi riff. Brani come ‘Marathon’ e ‘Enjoy Your Stay’ (con la partecipazione di Static Dress) condensano la formula: strofe rarefatte, esplosioni controllate e hook che ti restano in testa senza nemmeno accorgertene.
I Bleed non saranno certo pionieri di un genere, ma cesellano ciò che esite con intelligenza e gusto. Il loro è un rock alternativo che non si vergogna delle sue radici nu metal, ma le rielabora con raffinatezza e coerenza. L’album Bleed è breve, diretto, ma denso di emozione e stile. E mentre il revival Y2K dilaga nella moda e nel pop, questi quattro texani offrono la colonna sonora perfetta per i nostalgici col cuore spezzato.
Bentornati nei 2000.

Tracklist

01. Climbing Down

02. Fixate

03. Through The Cylinder

04. Killing Time

05. Marathon

06. Cynical

07. Enjoy Your Stay (ft. Static Dress)

08. Slip

09. Shallow

10. Take It Out

Lineup

Ryan Hughes – Chitarra e voce

Noah Boyce – Chitarra

Rubio N. – Chitarra / Programming

Adam Ackerman – Basso

Carson Wilcox – Batteria