Changeling – Changeling

Il 24/06/2025, di .

Titolo Album: Changeling

Genere: ,

Durata: 60 min.

Etichetta: Season Of Mist

77

Se qualcuno, dopo A Sonication, si era sentito un po’ orfano degli Obscura, poteva nutrire qualche speranza di un ritorno in famiglia con questo ‘Changeling’ della band omonima. Già, perché il mastermind di questo nuovo combo progressive death metal – Tom Geldschläger – ha collaborato in passato con la band di Kummerer, contribuendo alla scrittura di alcune canzoni e idee. Con quello che possiamo considerare come una sorta di dream team del genere (Morean degli Alkaloid alla voce, McSporran dei Vipassi al basso e l’attuale martello dei Fear Factory, Heller, alla batteria), Geldschläger confeziona un disco perfettamente a fuoco e ben calibrato, che piacerà certamente ai fan degli Obscura, ma che grazie a diverse chicche può interessare anche altri fruitori del genere estremo.

Vi ricordate la nostra critica a A Sonication? Avevamo parlato di un’eruzione creativa da parte di Kummerer, ma anche di una certa confusione – intesa più come mentale che sonora. Uno stato che si traduceva in pezzi sì interessanti, ma per certi versi non del tutto sviluppati; suscitando la sensazione di qualcosa di iniziato ma poi lasciato lì, forse chiuso di fretta su pressioni esterne, per essere pubblicato così com’era. Ecco, questo problema Changeling non ce l’ha proprio. L’album, anzi, sembra prendersi tutto il tempo necessario per esplorare i lidi verso cui il flow creativo di Ted indirizza le composizioni.

Curiosamente, però, i primi tre brani dell’album sono quelli più… standard, per così dire. ‘Instant Results’ e ‘Falling in Circles’, scelti anche come singoli, sono infatti delle classiche canzoni à la Obscura: veloci, tecniche e un po’ istrioniche, rappresentano bene quel tipo di brano che si sarebbe potuto ritrovare anche nella tracklist di ‘Valediction’, per intenderci. Tuttavia, già dal quarto brano, le cose cambiano. Qui la creatività di Geldschläger esplode davvero, ma la navicella – per usare una metafora – non perde mai la rotta, né viene condotta in porto troppo in fretta. Il timone resta saldo nelle mani di Ted e soci, che la guidano attraverso una girandola di generi: death melodico, doom, progressive, orchestrale… e molto altro ancora. I pezzi sono tutti ben riusciti, in un crescendo che trova probabilmente il suo apice nella lunga suite finale. Ma davvero degni di nota sono sicuramente ‘Abyss’ – una lugubre e lunghissima discesa negli abissi del genere, che ricorda i momenti più freddi degli Alkaloid – e ‘Abdication’, un alternarsi di violenza e passaggi inaspettati, che mostra un’ampiezza di vedute davvero notevole.

In definitiva, Changeling è l’album che – almeno noi che scriviamo – avremmo voluto vedere realizzare da Kummerer qualche mese or sono. È ricco, pieno di ospiti e di elementi (segnaliamo un’orchestra, e membri ed ex membri di Death, Orphaned Land, King Diamond e Subway to Sally), ma non dà mai l’idea di confusione o di essere un polpettone. Piuttosto, come gli Alkaloid, qui si parla di un viaggio: un viaggio verso sistemi vicini e familiari, ma anche verso le più lontane profondità dello spazio; un viaggio in cui si incontrano freddo, paura e terrore, ma anche stupore e meraviglia per ciò che non ci si aspetta o non si conosce.

Tracklist

01. Introject
02. Instant Results
03. Falling In Circles
04. World? What World?
05. Metanoia Interlude
06. Changeling
07. Abyss
08. Cathexis Interlude
09. Abdication
10. Anathema

Lineup

Tom Geldschlager: guitars, keyboards
Morean: vocals
Arran McSporran: bass
Mike Heller: drums