Fallujah – Xenotaph
Il 04/07/2025, di Gianfranco Monese.
Gruppo: Fallujah
Titolo Album: Xenotaph
Genere: Progressive Death Metal
Durata: 42:19 min.
Etichetta: Nuclear Blast
A meno che non siate dei nerd, o tecnicamente dei mostri nei riguardi di uno strumento musicale, non è semplice recensire un album technical death Metal, più che altro perchè non si riesce spesso a comprendere dove sia lo scopo del prodotto: se mostrare una bravura fine a sé stessa, risultando astratto (come da copertina di ‘Xenotaph’ ad opera di Peter Mohrbacher) e/o accademico, o se avere effettivamente qualcosa da dire. Ma sicuramente, giunti alla loro release numero sei, uno scopo devono pur averlo i californiani Fallujah, che ispirandosi in questo concept alle opere di Frank Herbert ‘Dune’, con il crescendo dell’opener ‘In Stars We Drown’ mettono subito in chiaro idee fresche, potenti, coadiuvate da un suono forse fin troppo patinato (tornando, guarda caso, a sinonimi del già citato termine “astratto”). ‘Kaleidoscopic Waves’ affascina in tutta la sua potenza e maestria, ma è tuttavia un gioco, questo, che ahimè regge poco, dato che da ‘Labyrinth Of Stone’ la supponenza di farcire ciascun brano più con intricati e vorticosi passaggi che con qualcosa che, effettivamente, rimanga nella testa dell’ascoltatore, prende il sopravvento. E così la tracklist, nonostante la si ascolti più volte, sembra procedere come un unico pezzo, nel quale ogni parte è sicuramente incasellata alla perfezione, ed ancora più precisa è l’esecuzione, ma a conti fatti non scalda nessun cuore. Basterebbe la sola ‘Step Through The Portal And Breathe’ per capire ciò di cui sto scrivendo, una canzone che, anche in quanto posizionata più o meno a metà, stanca fin da subito, tanta è la sua freddezza d’esecuzione abbinata ad un voler conseguire un obiettivo andando avanti coi paraocchi, piuttosto che giocare più volte con un pò di melodia, che giunge quando ormai è troppo tardi (05:12), e pure in quel caso è sovraccaricata dalla maestria dietro le pelli di Alexander. Risulta quindi davvero dura arrivare alla conclusiva titletrack (ennesima vaga rappresentanza di questo disco), ed altrettanto dura è dover dare un punteggio non sufficiente a ‘Xenotaph’, ma se posso permettermi un consiglio, in futuro guarderei più ad un gioco di parti tech-death abbinate ad altre più armoniose, insomma ad un qualcosa di più funzionale, e non a mostrare una continua, supponente, destrezza che, tutto considerato, ottiene solo indifferenza, perchè così facendo i Fallujah rischiano di passare come quel gruppo spalla che ai concerti ci tiene a mostrare la sua lampante maestria, ma a conti fatti non smuove la platea. Peccato: alle mie orecchie ‘Xenotaph’ risulta inefficace proprio a causa della sua ostinata efficacia.
Tracklist
01. In Stars We Drown
02. Kaleidoscopic Waves
03. Labyrinth Of Stone
04. The Crystalline Veil
05. Step Through The Portal And Breathe
06. A Parasitic Dream
07. The Obsidian Architect
08. Xenotaph
Lineup
Kyle Schaefer: vocals, programming
Scott Carstairs: lead guitar, backing vocals
Sam Mooradian: rhythm guitars
Evan Brewer: bass
Kevin Alexander: drums