Ronnie James Dio – In Memory Of

Il 16/05/2010, di .

Ronnie James Dio – In Memory Of

La morte di Ronnie James Dio è uno di quegli eventi che, nella loro inevitabilità, ti lasciano perplesso, sconcertato. Perché i comunicati che giungevano dall’ospedale parlavano di una ripresa, perché addirittura si ventilava un tour degli Heaven & Hell per la prossima estate o semplicemente perché inconsciamente, nella tua testa, ci sono miti, eroi che non moriranno mai perché non possono morire. Ozzy Osbourne, Alice Cooper, Iggy Pop, Jimmy Page, Lemmy non possono morire. E Ronnie James Dio. Ed invece…E’ per questo che accettare la sua scomparsa è così difficile.
Se poi hai avuto modo di averci a che fare, anche solo per il tempo di un’intervista, questo lutto arriva a fare ancora più male. Perché ti rendi conto che il mondo non ha perso solo un grandissimo artista, ma soprattutto un grande uomo, molto distante da quei racconti di “primadonna acida” fatti circolare a mo’ di gossip nel corso degli anni. Quelle allusioni che mi crearono non pochi timori al momento di intervistarlo per la prima volta (era il 2004, c’era un album solista, ‘Master Of The Moon’ da promuovere), ed invece mi resi subito conto che davanti avevo uno di quegli artisti che qualsiasi scribacchino vorrebbe incontrare: loquace, profondo, affabile…la normalità racchiusa in una figura leggendaria per il mondo del rock. E’ così che la mezz’ora messa a disposizione della label per la nostra chiacchierata si trasformò in un’ora abbondante di riflessioni, ricordi e considerazioni su una società che non sempre gira come dovrebbe. Un’intervista che per ovvie ragioni di spazio rimase brutalmente mutilata e almeno sino ad oggi sepolta sotto pile di cassette impolverate. Quella che segue non è quindi l’ultima testimonianza rilasciata in vita dall’ex cantante di Rainbow e Black Sabbath, e neppure l’ultima concessa al nostro magazine (lo incontrammo più recentemente all’epoca di un Gods Of Metal al quale prese parte con i suoi Heaven & Hell), ma uno stralcio inedito di quella chiacchierata che, alla luce di alcune dichiarazioni rilasciate all’epoca, valeva la pena riproporre, un saluto quanto mai doveroso ad un musicista che è stato e che sempre sarà leggenda.
Soprattutto nei tuoi ultimi lavori, ‘Magica’ in primis, dipingevi scenari apocalittici e descrivevi il mondo con grande negatività. Pensi che questo negativismo si rifletta anche nel tuo modo di essere…
“(Ronnie James Dio) Non sempre, io mi reputo una persona positiva, tendenzialmente cerco di vedere sempre il bello di ogni cosa, però ci sono dei momenti in cui mi rendo conto che essere positivi è davvero difficile, e questo inevitabilmente va a influenzare ciò che scrivo. Se mi guardo attorno, se guardo a tutto ciò che di orribile sta succedendo nel mondo (all’epoca imperversava in conflitto in Iraq, Al Quaeda aveva appena compiuto una strage alla stazione di Madrid e in Russia, a Beslan, in un attacco ad una scuola morirono 330 persone di cui 186 bambini Nda) mi sembra che questo orrore non debba mai avere fine. Io quando compongo sono fortemente condizionato da quello che mi succede attorno, quindi è naturale che le mie canzoni vadano ad assumere dei toni così cupi e negativi. Cambiamo tutti insieme il mondo, e vedrete che anche le mie canzoni cambieranno di conseguenza!”
Potresti iniziare tu a fare qualcosa, magari entrando in politica. Tempo fa ci fu qualcuno che fece addirittura il tuo nome per la Casa Bianca…
“Oh, ma si è trattato di uno scherzo, nulla di più! No grazie, la politica non fa proprio per me. Mi fa piacere se la gente pensa che potrei essere un buon presidente, a modo suo è un complimento lusinghiero, però io detesto i politici e la politica, penso sia una delle più grandi piaghe che da sempre affliggono il mondo. Guarda quello che sta succedendo in Medio Oriente, è una guerra politica con forti basi economiche, ma come sempre chi è che ne fa le spese? Da che mondo è mondo i governanti diventano sempre più potenti ma a morire sono sempre i più deboli. E’ una condizione che non cambierà mai ed io cercherò sempre di girarci al largo”.
Toglimi una curiosità: ormai sei nel giro del rock da oltre 40 anni eppure su di te non sono mai circolate voci legate al mitico detto “sesso, droga e rock’n’roll’. Addirittura per tirarti in ballo con le polemiche ci si è dovuti attaccare al tuo presunto satanismo per via delle corna mostrate dal vivo. Come hai fatto a resistere così a lungo sulla scena senza cadere in tentazione?
“(Scoppiando a ridere Nda) Ah, questa è sempre bella. Se la mia povera nonna lo sentisse… lei utilizzava le corna come gesto scaramantico per tenere lontano il malocchio, dovresti saperlo bene anche tu visto che è qualcosa che fa parte della cultura popolare italiana. Altro che satanismo, al massimo con questo segno voglio augurare un po’ di fortuna a chi viene a sentirmi! Tornando alla tua domanda, non è mai difficile resistere alle tentazioni, se hai rispetto per te stesso e per chi ti sta attorno. Nel corso della mia vita ho conosciuto molte persone che si sono bruciate con droghe e acidi vari, che hanno incenerito un avvenire che sarebbe potuto essere luminoso abusando di quelle sostanze, quindi mi sono sempre ripromesso che non mi sarei mai ridotto in quello stato. Amo troppo la mia vita e quello che faccio per rischiare di distruggerlo così. (Quanto sa di beffa questa affermazione. Il destino, quando vuole, è proprio bastardo Nda). Poi uno dei più grandi insegnamenti che mi hanno dato i miei genitori è questo: rispetta e sarai rispettato. Io rispetto moltissimo le persone che mi stanno attorno e che mi vogliono bene, per me questo è un valore importantissimo, e sarei stato uno stupido a perdere tutto questo per mezz’ora di sballo chimico, non trovi?”
Da quello che hai appena detto l’impressione è che tu sia molto legato alle tue radici italiane, è così?
“Assolutamente. Io sono nato in America ma non ho mai rinnegato le mie origini, anzi, sono dell’idea che sia fondamentale continuare a ricordare quelle che sono le proprie radici. Io ho avuto la fortuna di essere stato allevato dai miei nonni, entrambi immigrati in America dall’Italia, molti dei loro valori mi sono stati inculcati, e posso dire tranquillamente di essere orgoglioso di quelle che sono le mie origini. Mi viene da ridere quando sento quelle persone rinnegare i propri avi, siano questi italiani, greci, spagnoli o tedeschi, solo perché si è nati in America e non essere “100% Americani” fa poco cool. Se si è ciò che si è, lo si deve al proprio background. Io sono sicuro che se guardo il mondo in una determinata maniera, se canto in questo modo, se rido in maniera così dirompente, è perché nelle mie vene scorre sangue italiano, e di questo ne vado assolutamente fiero”.
A sentirti così si direbbe che sei una persona molto calma e pacata. Pensi si possa affermare che per te la musica è terapeutica, consentendoti di sfogare tutta la tua rabbia cantando e consentendoti di condurre un’esistenza più rilassata?
“Non penso proprio, chi mi conosce bene sa che sono una persona molto irascibile. Sicuramente la musica è una buona valvola di sfogo, però ci sono troppe cose là fuori che mi fanno arrabbiare troppo. Quando vedo un’ingiustizia, quando vedo le persone ridotte alla sofferenza da altre persone più potenti e prepotenti, quando vedo bambini morire di fame o maltrattati nell’indifferenza generale non posso non incazzarmi. A volte ho l’impressione che, con i ritmi che la società moderna impone, si perda troppo tempo dietro a cose inutili finendo per perdere di vista ciò che è realmente importante, e questo se da un lato mi amareggia, dall’altro mi crea non poco fastidio. E poi, come ti ho detto prima, mi fa arrabbiare la politica e il modo di agire di chi è al governo. Non solo in America, un po’ ovunque, perché tanto i brutti vizi dei politicanti sembrano avere attecchito in ogni Paese. Però quando sento di decisioni prese nel proprio interesse che vanno a danneggiare la popolazione, quando sento parlare di corruzione e di conflitto di interessi, la rabbia cresce ed è difficile da tenere a bada. Io non sono sempre così, mi piace vivere bene e stare bene con me stesso e con chi mi sta attorno, quando posso cerco di condividere con tutti le sensazioni positive, però non sempre è possibile purtroppo”.
Ronnie James Dio è un esempio per moltissimi musicisti e giovani che si avvicinano al canto. Che consiglio daresti ad una persona che si avvicina solo oggi al mondo della musica?
“Cercate di essere per quanto possibile originali. Una delle cose più importanti che ho imparato in tutti questi anni è che se tu non sei originale, nessuno ti noterà mai. Puoi essere bravo quanto vuoi, ma se non ci metti del tuo per emergere resterai solo la brutta copia di qualcun altro. Cercate quindi di crearvi una vostra precisa identità, fate musica vostra, cercate di andare oltre i soliti schemi, e vedrete che la gente inizierà ad apprezzarvi. Alla lunga la gente si stufa dei soliti scopiazzamenti, quindi se riuscite a distinguervi e siete bravi, prima o poi emergerete”.
Per concludere, ci puoi dire chi è Ronnie James Dio?
“Domanda difficile, non si può finire con qualcosa di più easy? Well, Ronnie James Dio è una persona maledettamente pignola. Sono perfezionista al limite della maniacalità, tutto quello che faccio deve essere perfetto, se no lo rifaccio sino allo sfinimento. E ovviamente pretendo lo stesso da quelle persone che lavorano con me, da sempre. Proprio per questa mia caratteristica spesso mi sono trovato a scontrarmi con chi doveva collaborare con me, mi sono trovato ad affrontare momenti anche difficili legati al mio modo di essere, però di una cosa vado fiero: tutte quelle persone che all’inizio mi criticavano per questa mia mania, alla fine hanno sempre riconosciuto che la strada intrapresa era quella giusta e che i sacrifici fatti erano stati ripagati a pieno. Questa è una bella soddisfazione, perché in questo modo le critiche non ti scalfiranno mai, se in cuor tuo sai di dare facendo la cosa giusta”.

IL RICORDO DEL MONDO DELLA MUSICA

“Sono sotto shock, non posso credere che sia morto. Ronnie era una delle migliori persone che poteste incontrare. Abbiamo passato momenti meravigliosi assieme. Ronnie amava quello che faceva, far musica e cantare dal vivo. Amava molto i suoi fan. Era gentilissimo e metteva tutto se stesso per aiutare gli altri. Posso onestamente dire che è stato un onore poter suonare al suo fianco per tutti questi anni. La sua musica vivrà per sempre.. Mi mancherai molto, mio caro amico”.
(Tony Iommi)

“Ronnie era tutto per me. Era il mio migliore amico, mio fratello. E’ stato la più grande ispirazione e il miglior maestro della mia vita e, più importante, il più grande cantante rock del mondo! Il mio cuore è a pezzi. Ora viviamo in un mondo senza lui e mi mancherà molto. Posso solo pensare a quanto sono stato fortunato ad aver fatto musica con lui, musica che rimarrà per tutti i suoi fan di tutto il mondo, fan che lui amava! Ronnie, ti voglio bene!”
(Vinny Appice)

“Posso sinceramente dire che nessuno aveva amici, fan e una famiglia così leale, stretta come Ronnie. Era veramente una persona speciale, con la fortuna di avere una voce e una presenza unica. Di sicuro la sua musica vivrà per sempre, così come la sua influenza. Dio ti benedica Ronald. Grazie mille per i meravigliosi ricordi”.
(Geezer Butler)

“Mi ha rattristato molto ricevere la notizia della morte di Ronnie James Dio. Il metal ha veramente perso una delle sue migliori voci. Il mio cuore è con la sua famiglia e con i suoi tantissimi fan. Amore e rispetto”.
(Ozzy Osbourne)

“Ronnie aveva una voce unica e meravigliosa. Mancherà molto al mondo del rock’n’ roll”.
(Ritchie Blackmore)

“Ronnie era un vero leader dell’heavy metal, un’icona e un visionario, non ci sarà mai nessun’altro come lui. Mi ha dato saggezza e mi ha mostrato grande compassione quando era negli ELF tanti anni fai, quando eravamo insieme in tour, io con i Deep Purple. Aveva un’anima magnifica, era gentile nonché uno stupendo maestro”.
(Glenn Hughes)

“E’ stato una gran parte della mia vita, ho fatto show con lui, l’ho amato per tutta l’intera vita. Il mondo ha perso uno dei suoi migliori, io voglio ringraziarti, il tuo ultimo album è stato il tuo migliore”.
(Sebastian Bach)

“Mi sono rattristato molto quando ho saputo della fine di Ronnie. I miei pensieri, le mie preghiere e le mie condoglianze vanno alla sua famiglia e ai suoi amici”.
(David Coverdale)

“Riposa in pace Ronnie James Dio. Sembra come se Dime, Randy, Cliff e Bonzo si fossero presi il più grande cantante in circolazione. Questo è uno dei più tristi momenti di sempre per l’heavy metal”.
(Mike Portnoy)

“Ho ancora l’immagine di Ronnie sul palco di fronte a 100.000 persone che cantano a squarciagola ‘Man on the Silver Mountain’ e ne ricordo i brividi… Mancherà a tutti”
(Nikki Sixx)

“So che sono stato fortunato ad aver conosciuto Ronnie, senza dubbio una delle persone più gentili nel mondo della musica. Mancherà moltissimo”.
(Kerry King)

“Buon viaggio Ronnie. Riposa in pace. Sono devastato”.
(Lemmy)

“La voce di Ronnie James Dio vivrà per sempre e continuerà ad esaltare e ispirare cantanti in tutto il mondo. Era un caro amico e come a milioni di altri metallari, mi mancherà molto”.
(Rob Halford)

“Era unico, era fenomenale, il tipo di rockstar da cui la gente dovrebbe prendere esempio al contrario di altri arroganti stronzi. Ronnie era una persona sincera, stimata e simpatica a tutti”.
(Slash)

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