Circle II Circle – Breakin’ The Future

Il 15/10/2014, di .

Circle II Circle – Breakin’ The Future

Zak Stevens è uno dei più amati cantanti della scena Metal internazionale, la sua ugola ha marchiato indelebilmente la storia della nostra musica, incidendo a fondo su alcuni degli album da considerarsi fondamentali per ciascuno di noi. Da ‘Edge Of Thorns’ e ‘The Wake Of Magellan’ dei Savatage, passando per ‘Watching in Silence’ e ‘Seasons Will Fall’ dei Circle II Circle, fino alle innumerevoli guest appearances in altri eccellenti dischi, su tutti le opere dei Trans Siberian Orchestra. L’anno corrente e il prossimo si rivelano fondamentali per la carriera dello straordinario vocalist americano, primo per la release del nuovo lavoro della sua band e in secondo luogo per l’annunciata reunion dello storico gruppo capitanato dal geniale Jon Oliva. Metal Hammer ha avuto il piacere e l’onore di parlare con Zachary dei suoi progetti attuali e futuri, svelando inediti retroscena e anticipandovi qualche succosa novità. Cogliamo il vocalist in un momento particolare, nel mezzo dei preparativi per il tour europeo dei Circle II Circle, dopo aver appena terminato le recording sessions del prossimo disco della band statunitense: “Grazie di questa intervista” – esordisce Zak – “Sto vivendo un periodo colmo di attività. Stiamo preparando le valigie per la Germania, da cui, fra alcuni giorni, inizieremo il tour europeo che si estenderà con due date a Dubai, dove torniamo per la seconda volta in due anni.” Il discorso si sposta subito sulle registrazioni appena concluse dei Circle II Circle: “Nel nuovo album è per noi importante mostrare la band da una diversa prospettiva, adoperando anche un sound rinnovato. Con questa idea in mente ci siamo prefissati di scrivere il nostro miglior disco di sempre e mi sento di dire che ci siamo riusciti. Abbiamo due o tre pezzi che si allacciano al tradizionale stile dei Circle II Circle, ma il resto è reinvenzione, un inedito approccio che scopre lati del gruppo mai mostrati in precedenza. Siamo curiosi di assistere alla reazione dei fans e magari di acquisirne di nuovi.” Un album innovativo dunque, che poggia su differenti concetti: “Dietro le canzoni vi sono idee eterogenee, di diversa ispirazione. Alcuni brani sono più aggressivi rispetto al nostro solito stile, il sound è molto variegato. Come per tutte le precedenti release, i titoli ed i testi vengono da eventi che accadono nel mondo nel momento in cui si esegue il processo di songwriting oppure da pellicole cinematografiche di genere storico, od anche da stati d’animo ed esperienze personali. Ad esempio le tematiche di alcuni pezzi parlano del viaggio della vita, dell’occulto, di menti criminali, di persone inclini alla violenza; altri invece degli ostacoli che si presentano davanti a noi ogni giorno e della maniera in cui superarli.” Rispetto dell’album precedente c’è altresì una diversità di fondo: “’Season Will Fail era una sorta di ponte fra il vecchio ed il nuovo, mentre il prossimo disco sarà di rottura totale.” Pure il songwriting si è svolto in maniera differente: “Questa volta tutti sono stati maggiormente coinvolti e questo è stato basilare per il prosieguo del nostro cammino musicale. Mitch Stewart, Christian Wentz e Marc Pattison hanno partecipato attivamente alla creazione delle tracce.” La band ha inoltre visto recentemente l’uscita del primo live album, ‘Live At Wacken’: “L’obiettivo del disco dal vivo era quello di catturare l’intero insieme delle emozioni che nascono durante le nostre esibizioni, carpirne la vera essenza. Per questo abbiamo scelto un bootleg, senza artifici, che contenga le mille sfaccettature delle canzoni di ‘The Wake Of Magellan’ suonate live.” La discussione si spinge poi sulla reunion dei Savatage: “L’idea del ritorno della band è nata dai colloqui fra la Trans Siberian Orchestra e gli organizzatori di Wacken, come un’aggiunta speciale per i fans. Nessuna notizia è trapelata sino all’annuncio ufficiale, io stesso sono stato colto di sorpresa come tutti. Ho difatti parlato del progetto con i ragazzi solamente dopo il comunicato, ancora oggi non sappiamo molto sui dettagli dello show, ma credo sarà fantastico. Da gennaio del prossimo anno saranno prese le prime decisioni sulla setlist e su altre cose, comunque tutto sarà tenuto segreto al pari della notizia sulla reunion. Pian piano un sacco di informazioni verranno a galla.” La curiosità è tanta ed a Zachary chiediamo ulteriori informazioni sulla possibilità di altri show e sul futuro dei Savatage: “Purtroppo credo sia solo un evento speciale per Wacken” – spiega il vocalist – “ma ad inizio 2015 saranno magari rese note delle novità. Mi piacerebbe dire che questa reunion porterà ad una nuova era per la band, purtroppo ne so quanto voi. Non ci resta che aspettare!” Qui termina la chiacchierata con il mitico cantante statunitense che ci tiene a ringraziare i fans per il supporto datogli in questi vent’anni di carriera, oltre a ciò da appuntamento agli imminenti show italiani dei Circle II Circle. Non mancate e restate sintonizzati su Metal Hammer per le prossime news!

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