Metal For Kids United – Intervista ai partecipanti

Il 11/11/2020, di .

Metal For Kids United – Intervista ai partecipanti

Dopo la pubblicazione del video (link qui), la Metal For Kid United, in persona del presidente Fabrizio Troiano, ci fa pervenire, per ora in esclusiva nazionale, una serie di domande/risposte dei vari musicisti coinvolti.
Qui di seguito ve le proponiamo ricordandovi ancora una volta che qualsiasi donazione è ben accetta. Quindi premiamo il grosso lavoro fatto da Fabrizio anche con un piccolo gesto.

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David Ellefson | Bass (Megadeth)
David come ci si sente a far parte di un simile progetto di beneficenza per l’Italia, insieme ad altri grandi artisti internazionali da tutto il mondo?
Lo adoro! L’eredità italiana è nella mia stessa famiglia (e il nome di mio figlio è Roman!). Quindi sono onorato di far parte di un cast così straordinario di musicisti cazzuti per una causa così grande. Queste jam ci aiutano a connetterci, anche se virtualmente quest’anno e a mantenere unita la nostra comunità Rock & Metal. Specialmente durante il lockdown per la pandemia che ha avuto un impatto su tutti noi nel nostro settore. Ma quando tutti si riuniscono con un cuore caritatevole, le differenze vengano meno e si lascia parlare solo la musica e dare il massimo per gli altri.
Al giorno d’oggi, più che in passato, sembra più facile lavorare con un approccio ‘open-source’, dove i confini territoriali e la fama sembrano non essere più una barriera. Credi sia una nuova opportunità per la musica e gli artisti in generale?
Penso che sia fantastico. Amo il fatto che la fama e il successo non abbiano nulla a che fare con il processo di collaborazione in questo momento storico. Anzi è proprio questo il momento in cui dar vita a simili iniziative. Chiunque può collaborare con chiunque e penso che quest’anno stiamo assistendo alla creazione di canzoni e jam davvero divertenti. Che si tratti di amici di lunga data o di nuovi conoscenti, quando ci apriamo e suoniamo insieme, creiamo un momento unico senza eguali. Le jam durante la “quarantena del 2020” sono diventate le nuove feste “stay at home”.

Scott Ian | Rhythm guitar (Anthrax)
Sappiamo che vieni da un background musicale diverso, è stato divertente imparare la canzone e rendere omaggio a una band che è considerata da molti tra i padri dell’Heavy Metal?
Sono un fan dei Deep Purple e della musica di Ritchie Blackmore sin da quando ero bambino, quindi è strano che non abbia mai imparato il riff di ‘Burn’ prima di questa occasione. Sono felice di averlo fatto però perché il riff è veramente una figata da suonare!
Quanto è importante il ruolo della musica nel contribuire a cause di beneficenza?
È molto importante. Ogni volta che la musica si attiva per raccogliere fondi per una buona causa è una vittoria per tutti i soggetti coinvolti. Sto solo facendo qualcosa che amo fare e se aiuta qualcun altro, è ancora meglio.

Ralf Scheepers | Vocals (Primal Fear)
Ti sei esibito nell’edizione live del 2019 e hai suonato con molti artisti internazionali e italiani. Ti piace prendere parte a iniziative come il Metal For Kids United?
È stato un piacere e un onore condividere il palco con tutti quei talenti! Inutile dire che aiutare le organizzazioni che aiutano i bambini bisognosi è un onore e anche un piacere!
Credi che questa video jam riesca a catturare lo spirito del Metal For Kids United?
Sicuramente sì! Sono contento e orgoglioso di questo risultato così fantastico!

Brian O’ Connor | Vocals (Ex Vicious Rumors)
Brian, hai preso parte a tutte le edizioni live del Metal For Kids United! Cosa pensi che renda speciale questo progetto di beneficenza?
La complicità e l’affiatamento tra tutti i musicisti da tutto il mondo che si uniscono per questa grande causa è sorprendente. Vedere un gruppo di metallari che si preoccupano veramente dei bambini è davvero fantastico. Faber (Fabrizio Troiano) è riuscito a fare di questo evento uno spettacolo molto professionale e ben gestito. È il miglior evento di beneficenza a cui abbia mai partecipato.
Essendo tu un cantante metal, come ci si sente a cantare parti vocali originariamente composte ed eseguite da cantanti straordinari come David Coverdale e Glen Hughes?
È davvero fantastico! Non avrei mai pensato di cantare i Deep Purple, devo dirtelo, non è facile ma è stato pazzesco avere quest’opportunità. Apprezzo entrambi questi cantanti leggendari e poter cantare le loro parti in ‘Burn’ è stato un grande onore per me.

Rafael Bittencourt | Vocals & Lead guitar (Angra)
Come ci si sente ad unirsi alla famiglia del Metal For Kids United! per questo progetto di beneficenza?
È un onore far parte di questo progetto tra musicisti così grandi che sono disposti a ispirare e aiutare gli altri. Mi sento come se appartenessi a una catena di bontà e carità. Noi artisti siamo modelli per molte persone e questa responsabilità richiede azioni reali oltre le parole.
Sei anche un bravo cantante. Com’è stata l’esperienza nel cantare un classico old school?
Cantare la canzone ‘Burn’ è come andare a scuola di rock. L’ho cantato già altre volte in jam session e feste, ma mai tra cantanti di alto livello. Ho imparato molto con il processo solo ascoltando tutte le diverse voci.

Thomen Stauch | Drums (ex Blind Guardian, Mentalist)
Come ti sei approcciato alla stesura delle tue parti di batteria per questo classico originariamente arrangiato ed eseguito da un batterista mostruoso ed innovativo (per i tempi) come Ian Paice?
Devo dire che è stato un piacere per me far parte di questa jam di beneficenza. Ho semplicemente cercato di portare il più possibile del mio “Thomen style”, perché non puoi copiare Ian Paice! Lui spacca!

Roberto Tiranti | Vocals (Labyrinth)
‘Burn’ è un brano immortale e che conosci molto bene, cosa vuol dire coverizzarlo al giorno d’oggi per un cantante e per un rocker/metallaro in generale?
I Deep Purple e di conseguenza ‘Burn’, fanno parte del DNA di ogni musicista/cantante che nel rock settantiano ha letteralmente affondato le proprie radici musicali, sfociate poi nel metal della decade successiva, arrivando poi ai giorni nostri. Cantare quel brano è per me cosa del tutto naturale ed emozionante a prescindere.

Jens Ludwig | Guitar (Edguy)
Hai familiarità con i progetti All-Star grazie agli Avantasia del tuo collega Tobias Sammet e dovevi anche esibirti dal vivo al Metal For Kids United! 2020 (che è stato purtroppo cancellato). Come ci si sente a far parte di un grande progetto di beneficenza come questo anche se “da remoto”?
È fantastico! Ovviamente sono rimasto deluso quando il MFKU Live Jam è stato cancellato, non vedevo l’ora di far parte dello spettacolo. Ma in questi tempi difficili questo è un buon esempio di quanto la musica conti ancora, per non dimenticare che è molto divertente suonare insieme a tanti altri musicisti. Sarei sicuramente pronto a farlo di nuovo in qualsiasi momento!

Olaf Thorsen | Guitar (Labyrinth, Vision Divine)
Hai avuto in passato l’onore di accompagnare sul palco il leggendario Ian Paice durante un suo concerto in Italia. Cosa vuol dire per un metallaro coverizzare un grande classico come Burn?
‘Burn’ è semplicemente un brano immortale, che dal 1974 fa parte di quelle pietre miliari del nostro genere. È grazie a brani come questo che si sono formati l’hard rock e in seguito l’heavy metal.
Coverizzare un brano come questo significa semplicemente rendere onore a qualcosa che fa parte delle nostre radici e che unisce tutti noi musicisti.

Luigi Schiavone | Guitar (ex Enrico Ruggeri)
Con i tuoi 40 anni di carriera, sei considerato uno dei chitarristi rock più influenti della scena italiana ed apprezzato da un folto seguito di metallari? Cosa significa per te oggi coverizzare questo brano leggendario rivisitato in chiave metal al fianco di colleghi illustri internazionali come Scott Ian, David Ellefson, ecc.?
È stato un onore per me essere coinvolto in questo grande progetto, sia per gli scopi umanitari che per la partecipazione di musicisti eccezionali. Grazie!

Tommy Massara | Guitar (Extrema)
Da oltre trent’anni rappresenti il thrash metal italiano nel mondo. Cosa si prova a portare il tuo sound in una cover di rock anni Settanta? Si può provare ancora emozione a suonare, seppur a distanza, con due dei Big4?
La cover mi sembra riuscitissima, aver potuto portare il mio modo di suonare in un pezzo storico come ‘Burn’ un privilegio. Con la mia Band gli Extrema, negli anni abbiamo avuto la fortuna di poter condividere i palchi in festival con Megadeth e Anthrax. Suonare e condividere con Scott e David, e non solo con loro la performance di questa song, anche se a distanza è stato un Onore. Vorrei aggiungere che mi sento un privilegiato ad essere stato chiamato per fare parte della cricca del Metal For Kids United!.

Andrea Martongelli | Guitar (Ellefson, Arthemis, Altitudes & Attitude)
Come si approccia la coverizzazione di un brano di quasi cinquant’anni d’età come Burn?
È un onore, un’emozione e una prova del fuoco, il titolo fa già capire di cosa si tratta. ‘Burn’ è sempre stato uno dei miei pezzi preferiti; racchiude al contempo il fuoco del Rock e della Musica Classica e il connubio è di sicuro devastante e di grande impatto. Long live Rock’n’roll e grandissimi Deep Purple!

Mistheria | Keyboards (Vivaldi Metal Project, Bruce Dickinson)
Maestro da anni, con il tuo Vivaldi Metal Project e con Roy Z, porti avanti collaborazioni con artisti internazionali di grande prestigio. Cosa si prova a jammare un brano storico come ‘Burn’ con musicisti diversi, di talento e a distanza?
Ringrazio per essere stato invitato nella jam, ne sono stato felice ed onorato. Le mie collaborazioni nel corso degli anni si sono create e sviluppate grazie alla rete e quindi alla possibilità di poter lavorare a distanza, presupposti principali che mi hanno dato la fantastica possibilità di interagire e creare musica con molti artisti internazionali per cui, per me, è stato come giocare in casa. Quando a tutto ciò si unisce il talento degli straordinari artisti che hanno partecipato al video jam di ‘Burn’, il risultato è qualcosa di spettacolare, una bomba musicale, come sempre nello stile Metal For Kids United!’.

Luca Princiotta | Guitar (Doro)
Sei un musicista italiano ma suoni ormai da oltre dieci anni in una band tedesca di fama internazionale. Cosa significa per te partecipare ad una jam come quella del Metal For Kids United, in cui altri musicisti italiani si affiancano ad artisti di grosso calibro provenienti da tutto il mondo?
Quando mi è stato chiesto di partecipare a questa jam ho accettato con grande entusiasmo perché sapevo che i ragazzi di Metal For Kids United! avrebbero organizzato le cose per bene e in grande. È stato un onore per me aver potuto dare il mio contributo in una jam con personaggi della scena metal così importanti. Grandi nomi stranieri ma soprattutto grandi nomi italiani! Rivedendo il video sono stato particolarmente colpito dalla ottima qualità di tutti i musicisti ma soprattutto dei miei connazionali! Gente che spacca veramente durissimo!

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