Asking Alexandria – See What’s On The Music

Il 01/10/2021, di .

Asking Alexandria – See What’s On The Music

Ritorno in grande stile per i britannici Asking Alexandria, che si riaffacciano sul mercato con il nuovo e interessante ‘See What’s On The Inside’, uscito per Better Noise Music. Potevamo lasciarci scappare l’occasione di fare quattro chiacchiere con la band? Certo che no. Dedichiamo a loro questa nuova Cover Story.

Ciao ragazzi, innanzitutto grazie per questa intervista, lo apprezziamo davvero. La prima domanda è abbastanza ovvia: ‘Like A House On Fire’ è uscito un anno fa e ora siete tornati con ‘See What’s On The Inside’. James, cosa vi ha spinto a tornare subito in studio per un nuovo album? La pandemia – che ha precluso la possibilità di suonare dal vivo – ha influito su questa scelta? L’album precedente è stato descritto da Ben come punto di maggiore maturità della band, tu come descriveresti il ​​nuovo?
Amiamo semplicemente fare musica! C’è un flusso abbastanza costante di idee e canzoni indipendentemente dal punto del ciclo di un album in cui ci troviamo, ovviamente non poter andare in tour ci ha lasciato molto più tempo da passare in studio. Penso che come band siamo maturati ancora di più, conosciamo il nostro posto nell’industria musicale e ‘See What’s On The Inside’ lo sta solo consolidando.

Il primo singolo del nuovo album è ‘Alone Again’, mi ha fatto subito pensare ad un eventuale seguito, per quanto riguarda i testi, di ‘Alone In A Room’. Le due tracce sono collegate in qualche modo?
No, le due tracce non sono collegate. Entrambi i brani trattano temi come il tumulto interiore e la battaglia per il cambiamento, ma abbiamo dato un senso diverso a questi argomenti.

Personalmente penso che ‘Alone Again’ sia la perfetta rappresentazione del nuovo album, con un buon equilibrio tra melodia e roba pesante. Puoi raccontarci qualcosa sul processo di scrittura di questo album? Ti torna in mente un momento specifico/memorabile a riguardo?
Beh, sai, con questo album siamo ci siamo rintanati e abbiamo vissuto tutti insieme in studio, lontano dalla famiglia e dagli amici e lontano, praticamente, da ogni distrazione. È la prima volta che torniamo a rivivere questa sensazione da molto tempo ormai! Di sicuro ha contribuito a dare a questo album a un suono così reale, così onesto, perché siamo stati noi cinque ad aver vissuto ogni esperienza relativa al disco insieme.

Il nuovo album ha segnato un altro passo importante per gli Asking Alexandria, una nuova etichetta e, per questo motivo, nuove esperienze con nuove persone, diverse strategie… Qual è per te l’aspetto migliore di questo cambiamento, dopo anni di carriera?
Sentivamo che dopo molti anni di lavoro insieme avevamo cambiato percorso e direzione musicale rispetto alla nostra precedente etichetta. La Better Noise è stata la scelta più ovvia, praticamente loro sono l’etichetta perfetta per una band come noi e penso che riusciremo a fare grandi cose insieme. A volte il cambiamento è esattamente ciò di cui hai bisogno anche dopo una lunga carriera.

Fate parte di un roster incredibile che vanta grandi nomi del calibro di Five Finger Death Punch, Mötley Crüe e molti altri, quanto ti ha ispirato l’opportunità di far parte di questa famiglia?
Il roster è impressionante, pieno zeppo di band che ammiriamo! Ma sono stati anche i team alle loro spalle che ci hanno attirato verso l’etichetta.

Penso che dopo anni il vostro stile e la vostra idea di musica siano cambiati, dagli inizi con un classico stile screamo/metalcore a oggi, con un approccio alt-rock classico, con assoli di chitarra, melodie e parti orecchiabili. Siete d’accordo con me su questa evoluzione?A proposito di canzoni orecchiabili, puoi dirmi qualcosa su ‘Never Gonna Learn’? E soprattutto cosa ha ispirato il fischio?
Beh, volevamo incorporare un fischio in una delle nostre canzoni e quando l’abbiamo ascoltato sapevamo che avrebbe giocato un ruolo importante nel mood del brano, quindi l’abbiamo provato un paio di volte. Penso che sia come un gancio per la chitarra e la linea vocale, sarà una parte integrante della canzone e, di sicuro, una delle preferite dai fan.

Il tuo amico Matt Good ha prodotto e mixato il nuovo album. Come descriveresti il suo approccio a ‘See What’s On The Inside’ e cosa ami del suo stile?
Matt è un nostro grande amico da molti anni ormai, siamo andati in tour insieme tanto anni fa e da allora ci siamo tenuti in contatto. Lui, come noi del resto, è cresciuto e si è migliorato sia come produttore sia come musicista. Ha la spinta che vogliamo e che soddisfa la nostra fame perfezionista, per cui è il migliore che potremmo chiedere.

L’artwork dice qualcosa del tipo “Siamo gli Asking Alexandria e siamo tornati”, senza foto o disegni incredibili. Sei d’accordo?
Abbiamo specificamente rimosso l’artwork per mostrare che questi siamo noi, questa è la band che siamo sempre stati, noi cinque siamo tornati a fare la musica migliore che possiamo permetterci.

Ed ora l’ultima domanda: con questo album siamo di fronte alla migliore versione in assoluto di Asking Alexandria?

Questo è al 100% la versione migliore di noi in veste di band da molto tempo. Siamo pronti a pubblicare questo album e a suonare di nuovo di fronte al mondo. Grazie!

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