Lordi @ Live Club – Trezzo d’Adda (MI), 5 maggio 2012
Il 12/05/2012, di Alice Ferrero.
Esordio riuscito per il portale Metalitalia.com nel mondo dei Festival, che in un Live discretamente popolato chiama a radunata una serie di valide band in grado di mostrare il metal nelle sue molteplici sfaccettature. Interessanti volti nuovi della scena metal tricolore come gli Agony Face, i meneghini Destrage, gli emicissimi Holy Martyr e gli ottimi Forgotten Tomb si intrecciano così con vecchi marpioni quali Rain e i sempre devastanti Strana Officina, un crescendo di note e pathos che porterà il festival al gran finale. Quello che vede i Moonspell far calare le tenebre sul Live prima che i Lordi lo incendino con il loro scoppiettante rock show. Quando Fernando Ribeiro e soci prendono posto sul palco, appare chiaro come il festival stia per entrare in una nuova dimensione: tutte le attenzioni vengono catalizzate sull’oscuro leader della band lusitana che gioca con il pubblico facendo leva sul suo fascino, alternando vecchi classici a brani estratti dal nuovo ‘Alpha Noir – Omega White’, ripercorrendo idealmente quell’iperbole che ha portato la sua band a passare da soluzioni più estreme ad altre più melodiche e d’atmosfera. Dopo un lungo cambio di palco, tocca quindi ai cinque mostri finlandesi, protagonisti di uno show ampiamente al di sotto delle aspettative. L’impossibilità del gruppo di utilizzare i suoi classici effetti pirotecnici priva il concerto di una sua parte fondamentale, poi a fare il resto ci si mettono problemi tecnici à go-go, che prima rovinano l’entrata in scena della band, quindi minano la performance del chitarrista Amen. Come se non bastasse il nuovo batterista, all’esordio con i Lordi, sbaglia più volte gli stacchi trascinando nel baratro tutta la band. Che deve quindi appoggiarsi sulle possenti spalle del suo leader per non sprofondare, e Mr. Lordi fa del suo meglio per risollevare le sorti della sua creatura, tra continui cambi d’abito, siparietti un po’ kitch ed una serie di canzoni studiate apposta per essere cantate dal vivo, dalla danzereccia ‘Dynamite Tonite’ a ‘Blood Red Sandman’, dall’anthemica ‘Devil’s Is A Loser’ all’immancabile ‘Would You Love A Monsterman?’ sino ad arrivare al tormentone ‘Hard Rock Hallelujah’. Sicuramente divertente e coinvolgente anche se, per una volta, a trionfare sono i lustrini contro le note.