Dream Theater “Images, Words & Beyond Tour” @ Gran Teatro Geox – Padova (PD) , 1 febbraio 2017
Il 02/02/2017, di Roberto Villani.
Correva l’anno 2012 allorché’, in questo stesso teatro , Roger Daltrey accompagnato da una band di ottimi musicisti , propose integralmente “ Tommy” , quella che universalmente e’ ritenuta la Rock Opera per eccellenza e, che insieme a Quadrophenia, rappresenta la spina dorsale della prestigiosa ed inossidabile carriera degli Who.
La storia si ripete cinque anni dopo con altri interpreti di grande prestigio., ma col medesimo fine , cavalcando una moda che ha contagiato parecchie band , dai Maiden ai Metallica, oltre agli stessi Who e U2, che e’ quella di intraprendere tour celebrativi di album seminali per le loro rispettive carriere.
Questa volta e’ il turno dei Dream Theater a proporre integralmente “ Image & Words”, capolavoro assoluto del 1992,il disco che li ha consacrati stelle di prima grandezza del panorama del progressive rock mondiale, grazie ad una preponderante ed avvolgente miscela di potente hard rock, epiche suite progressive , a corollario di ballad di suadente intensita’, un genere assolutamente accattivante , che non si ascoltava dai tempi di fenomeni del prog rock quali Yes ed Emerson , Lake and Palmer o dell’hard rock come i Deep Purple e, in parte, i primi Uriah Heep.
In una cornice insolita, piu’ teatrale che consona ad un concerto rock, con il pubblico rigorosamente seduto in abito di gala, i Dream Theater hanno dato il loro meglio , esaltando le loro infinitepotenzialita’ attraverso tre ore di concerto , suddiviso in tre atti , che ha letteralmente mandato in visibilio il pubblico presente .
La prima ora e un quarto di questo tour denominato ” Images, Words & Beyond” e’ dedicata a brani “random” del loro repertorio , con logica propensione ad estratti dell’ultimo concept- album “ The Astonishing” , tra cui “ The Gift Of Music” e “ Our New World” risaltano per cristallina bellezza, come risaltano ed esaltano la platea, i famigerati e consueti duelli chitarra – tastiera , tra i funambolici John Petrucci e Jordan Rudess , due fuoriclasse nei loro rispettivi strumenti, che brillano di luce propria.
Una potentissima versione di “As I Am “ in cui confluisce , acclamatissimo, il riff di “ EnterSandman” , fa da preludio al secondo atto dello spettacolo, quello interamente dedicato all’ immenso “ Images &Words” , anticipato attraverso gli altoparlanti in “mode” radiolina , da spezzoni di clamorosi hit degli anni novanta.
E’ inutile citare i titoli dell’album seminale dei Dream Theater , in quanto fanno parte della storia certificata del prog-rock mondiale , ma lasciatemi strappare un eccezione per la commovente “ AnotherDay” , talmente sublime da mettere i brividi, esaltata da un’interpretazione stupefacente di James La Brie, autore di una prestazione veramente sopra le righe e non solo su questa meravigliosa canzone.
L’ “encore” annunciato di “ A Change Of Seasons” , mini suite tratto dall’omonimo EP della band, chiude nel migliore dei modi una serata da incorniciare, dove il magnetismo di brani di assoluto valore , coniugati all’eccellente tecnica dei cinque protagonisti, non finisce mai di stupire .
Dream Theater , dunque, sempre maestri incontrastati del progressive rock , capaci di esaltare ed emozionare nell’arco di un solo brano un’intera platea e la storia si ripete anche questa serata in quel di Padova , appendice per la data milanese e per un loro gradito ritorno in Italia per quattro concerti il prossimo maggio.
Esco dal teatro , ma “ Pull Me Under” continua a riecheggiarmi nella testa ; torno a casa e per non far svanire la magia, mi riascolto con enfasi ed entusiasmo , il vinile di “ Images &Words” .
Potenza della lirica per citare il grande Lucio Dalla di Caruso, potenza dei Dream Theater , aggiungo io dopo questo raffinato ed entusiasmante concerto.
ROBERTO VILLANI