Clutch + Gren Lung + Tigerclub @ Fabrique, Milano, 26 novembre 2022

Il 29/11/2022, di .

Clutch + Gren Lung + Tigerclub @ Fabrique, Milano, 26 novembre 2022

Serata a tinte hard rock quella al Fabrique, in scena i mitici Clutch, veterani della scena hard rock made in USA e ad accompagnarli gli inglesi i Gren Lung e Tigerclub.

 

Tigerclub
Band  di apertura i Tigerclub, originarti di Brington, che scopriamo non certo essere alle prime armi. Hanno infatti all’attivo diversi album di cui, onestamente, conosco poco e su cui difficile poter realmente dare una valutazione organica basata semplicemente sull’esibizione di stasera, durata circa mezzora. Ad ogni modo, nel poco tempo  a propria disposizione e in un Fabrique ancora piuttosto vuoto i Tigerclub hanno espresso la loro musica pop/rock con convinzione e che seppurnon particolarmente originali ma ha comunque ha fatto il proprio dovere per scaldare un pò il locale.

 

Gren Lung
Notevole invece  l’attesa e l’aspettava per la band inglese che assolutamente esaltante e convincente su disco, dal vivo, nell’unica occasione che ho avuto modo di poterla ammirare, al Mystic Festival la scorsa estate, mi era apparsa non altrettanto coinvolgente. Sarò stato il contesto e l’orario, palco all’aperto e concerto programmato nel tardo pomeriggio, o chissà che… mha. Oggi, nella data di Milano – peraltro rimasta in dubbio fino alla fine per non ben chiare motivazioni logistiche – la band ha, invece, decisamente ribaltato quelle sensazioni e confermando in pieno tutte le ottime vibrazioni sulla propria qualità artistica. I pezzi dei Green Lung forti del loro hard rock ricco di sfumature che ci rimandano agli anni Settanta e strutturati da liriche e tematiche sognanti ed evocative si sono dimostrati una band, solida, consapevole delle proprie qualità anche se un ancora con evidenti margini di miglioramento per quanto riguarda presenza scenica e intrattenimento dello show. Nulla di cui lamentarsi sulla scaletta che, come prevedibile, ha pescata dalla discografia presente ed in particola modo dall’ottimo ‘Black Harvest’ di cui evidenziamo l’esecuzione della bellissima ‘Leaders Of The Blind, per esempio, ma anche espisodi come….La particolare timbrica di Tom Templar unita alla sicurezza di Scott Black alla chitarra, stasera con un look molto 70ies, sono nei fatti i pilastri della band restituiscono un connubio fatto di solidi riff e sfumature liriche che ci portano a sognare ed immaginare terre lontane e misteriosi riti pagani per circa un’ora di concerto. Bravi i Green Lung di cui ora attendiamo una nuova loro calata con un proprio tour.

 

Clutch
La band operaia. Così è stata sintetizzata la band originaria di Germantown che costantemente da quasi 30 anni calca i palchi di mezzo mondo con un impegno e una costanza encomiabile. Una delle tante (troppe ) band che meriterebbero forse di più ma che in sfregio alle mode possono vantare una lunga e solida carriera che seppur onestamente non presenti particolari picchi compositivi è comunque costellata di numerosi buoni dischi, anche molto differenti tra loro. Questa sera, in poco meno di un’ora e mezza di concerto, i Clutch hanno dato l’ennesima dimostrazione del loro ‘metodo’. Uno show lineare e concentrato, senza troppi fronzoli ne particolari forzature, ma altrettanto impetuoso e graffiante, come una locomotiva intenta ad attraversare una città del midwest americano, lande assolate e polverose e in cui la perfetta colonna sonora non può che essere quell’hard rock schietto e ruvido ma altrettanto elegante nella sua sincerità e spontaneità e in cui, inevitabilmente, non possono non comparire calde influenze Southern. Neil Fallon, vero mattatore della serata si diverte a esprimere il proprio carisma sul palco. Carisma, una dote ormai sempre più rara. Ma è LA band nella sua interezza, invero, a essere coesa e assolutamente affiatata, consapevole dei propri mezzi e della propria musica. E seppur la staticità di Tim Sult sebra quasi stonare a fronte dell’energia in musica espressa l’esecuzione, pressoché perfetta, ribilancia perfettamente questa sua caratteristica. L’esibizione di questa sera come di consueto è strutturata da una scaletta notevolmente differente rispetto alle precedenti date europee e ci indica una spontaneità e una consapevolezza che raramente abbiamo modo di ammirare in band molto più blasonate. Il pubblico presente, piacevolmente variegato per immagine ma piuttosto maturo nell’età restituisce calore e approvazione pressochè  a tutti i pezzi, con ovviamente, il massimo di energia negli estratti di ‘Psychic Warfaren’, uno dei loro migliori dischi insieme a ‘Earth Rocker’.
Insomma, ennesimo concerto per i Clutch ed ennesima bella figura per un gruppo ormai sinonimo di garanzia e affidabilità.

Clutch Setlist:

Burning Beard
Struck Down
Rats
Sucker For The Witch
H.B. Is In Control
Nosferatu Madre
Walking In The Great Shining Path Of Monster Trucks
50,000 Unstoppable Watts
In Walks Barbarella
Skeletons On Mars
Green Buckets
Earth Rocker
The Elephant Riders
Abraham Lincoln
A Shogun Named Marcus
Ghoul Wrangler
D.C. Sound Attack!
Electric Worry
Impetus

 

 

Foto di Mario Carina 

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