Secret Sphere @ Legend Club, Milano, 27 gennaio 2024

Il 06/02/2024, di .

Secret Sphere @ Legend Club, Milano, 27 gennaio 2024

E’ in una nebbiosa Milano che i più affezionati al power metal si sono riuniti nel caratteristico locale per festeggiare, insieme ai Secret Sphere, il primo quarto di secolo di carriera della band di Alessandria. Partono in perfetto orario i Draconicon, che iniziano a scaldare la folla con il loro power metal dalle atmosfere dark/gothic, raccontandoci di fantastici regni, draghi e magia, trascinando tutto il pubblico nel loro universo fantasy.
Purtroppo la band non è al completo: infatti manca la voce di Arkanfel, sostituita dal chitarrista Grym Hunter, che lascerà solo Alex Moth ad occuparsi di tutte le linee di chitarra; possiamo quindi apprezzare solo in parte il potenziale di questa band, penalizzata da un’assenza importante. Nonostante tutto la performance è ottima, il pubblico li applaude senza esitazioni e sul finale ci regalano ‘Dark Side of magic’, uno dei brani con cui ho conosciuto ed apprezzato di più il loro sound. La loro esibizione, piena di emozioni da entrambi i lati della transenna, giunge al termine tra gli applausi della folla. Dopo la foto di rito col pubblico i Draconicon ci salutano per lasciare spazio ai protagonisti, rimaniamo però in attesa di rivederli in una serata più fortunata, senza imprevisti e con la formazione al completo.

Setlist:
01. Fiery Rage
02. Thorns
03. Edge Of Power
04. Twisted Reflection
05. Theatre Of Sorrow
06. Heresy
07. Square Hammer
08. Dark Side OF Magic

Sono circa le 21.30 quando i Secret Sphere salgono sul palco, ed iniziano subito a farci sentire quanto sono carichi. La scaletta è bella corposa (lunga) ed avremo modo di ascoltare tanti brani estrapolati dalla discografia della band. Aprono le danze con ‘Psycho Kid’, uno dei tanti pezzi tratti dal loro ultimo lavoro: ‘Blackened Heartbeat’. Percepiamo fin dal primo istante la grinta dei ragazzi, con Andy Buratto al basso che dal lato sinistro del palco cerca la partecipazione delle prime file. Il pubblico in visibilio, ma sappiamo che è solo l’inizio; le sorprese non saranno poche.
Senza lasciare tempo al tempo si prosegue con ‘Blackened Heartbeat’, che dà il titolo all’album, ed iniziamo ad essere risucchiati dal primo pogo. Si continua senza esitazioni con altri classici come ‘Rain’ ed ‘Age of Wizard’, brano contenuto in ‘Mistress Of The Shadowlight’ del 1999, col pubblico ormai totalmente coinvolto dalla voce di Roberto Messina, che canta con lui ogni parola. Il Legend Club si infiamma sulle note della speditissima ritmica di ‘Confession’ e a questo punto ci chiediamo quante braccia e gambe siano spuntate a Marco Lazzarini, che da dietro le sue pelli ci fa sentire ogni colpo fin dentro l’anima. Dall’intro di chitarra di Aldo Lonobile riconosciamo un altro capolavoro tratto dalla loro ultima fatica, ‘J’s Serenade’ brano nel quale fa l’ingresso sul palco Chiara Tricarico, lead singer dei Moonlight Haze. In quasi totale assenza di pause i ragazzi continuano a macinare la scaletta, così è il turno di Ivan Castelli,
voce dei Lion Soul, al quale viene affidato il più solenne ‘Legend’, che ci fa sentire tutta la potenza della sua voce, fondendosi a tratti con quella di Roberto.
Tra una battuta e l’altra l’aria si fa leggera e arriva finalmente Alessandro Conti (Trick or Treat/Twilight Force) il quale, insieme a Roberto, ci ricorda di aver aiutato la band in un tour europeo nel lontano 2008, ed è sempre allo stesso anno in cui torniamo quando partono le note di ‘Welcome To The Circus’, dove Alle sprigiona il suo cosmo, tanto per fare qualche citazione nerd a me cara, e lascia i presenti estasiati dall’armonia della sua voce che si fonde con quella di Messina. Lo show prosegue e l’headbanging riparte all’istante sulle note di ‘Loud ‘n’ Raw’, cantata assieme a Tiziano Spigno (Extrema), che sembra scritta appositamente per essere cantata dalla sua voce più ruvida.
Proseguiamo poi con ‘Against All The Odds’ per il quale si aggiungono alla formazione alessandrina colui che ha scritto con Aldo questa track: Alessandro Del Vecchio (Edge of Forever), alla voce e Dario Beretta (Drakkar), alla chitarra. Marco Sivo (Poison Rose) interpreta ‘Lifeblood’ al fianco di Roberto e il pubblico ormai è totalmente coinvolto nella festa, corna al cielo e voci che cercano di abbattere la barriera del suono cantando ogni chorus, mentre Aldo con la sua chitarra ci fa sognare.
La scaletta dei Secret Sphere si interrompe per un momento e lascia spazio ad un altro ospite che fa il suo ingresso sul palco: Giacomo Voli (Rhapsody of Fire). Bastano poche note a far impazzire i presenti, Giacomo dal canto suo, riesce, se possibile, a farci cantare ancora più forte di prima il refrain di ‘Dawn of Victory’, coinvolgendo tutti i presenti in un turbinio di emozioni quando, senza apparente sforzo, riesce a raggiungere le note più alte del power metal. Una voce, quella di Giacomo, non ha bisogno di descrizione, ma soltanto di essere ascoltata chiudendo gli occhi e
concentrandosi sulle sue innumerevoli sfumature. La serata sta volgendo al termine e si torna ad attingere alla discografia dei Secret Sphere.
Roberto lascia il posto a Michele Luppi (Whitesnake), che è stato la voce della band dal 2012 al 2017, per farci sentire ‘Healing’, dai suoni più duri, adatti alla voce pulita ma graffiante di Luppi. A seguire Michele ci canta anche ‘Lie To Me’, ballad per la quale si unisce alla voce Karmen Klinic (Venus 5), creando un perfetto connubio di suoni che spingono i fans ad ondeggiare sulle note leggiadre della chitarra di Aldo. Lo spettacolo adesso sembra davvero giunto al termine, ma c’è ancora tempo per gli ultimi due pezzi.
I Secret Sphere tornano gli unici protagonisti di questa celebrazione a loro dedicata e ci fanno andare ancora una volta indietro nel tempo, precisamente nel 1999, per farci ascoltare ‘Recall Of The Valkyrie’, con le sue atmosfere folk, che crea una sonorità unica nel repertorio del gruppo. Il concerto si chiude con ‘Dr. Faustus’, dalle sonorità più heavy, ma dove non manca comunque la tastiera; per l’occasione suonate sia da Gabriele Ciaccia che da Antonio Agate, il quale non si è mai del tutto allontanato dalla band.
Ci salutano così i Secret Sphere, dopo una scaletta da due ore, con mille sorprese e ricordi, facendoci ripercorrere tutta la loro carriera fino ad oggi, e noi gli auguriamo un futuro altrettanto prolifico e duraturo.

Setlist:
01. Intro + Psico Kid
02. Blackened Heartbeat
03. Age Of Wizard
04. Under The Flag Of Mary Read
05. Rain
06. Confession
07. Serenade (Chiara Tricarico)
08. Legend (Ivan Castelli)
09. Welcome To The Circus (Alessandro Conti)
10. Loud ‘n Raw (Tiziano Spigno)
11. Against All The Odds ( Dario Beretta + Alessandro Del Vecchio)
12. Lifeblood ( Marco Sivo)
13. Dawn Of Victory (Giacomo Voli)
14. Healing (Michele Luppi)
15. Lady Of Silence ( Michele Luppi)
16. Lie To Me ( Michele Luppi + Karmen Klinc)
17. Recall Of The Valkyrie
18. Dr. Faustus

 

FOTO E TESTO DI DEBORA ZUCCARELLI

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