Aldaria – Land Of Light

Il 05/05/2017, di .

Gruppo: Aldaria

Titolo Album: Land Of Light

Genere: ,

Durata: 61 min.

Etichetta: Pride & Joy

61

‘Land Of Light’ è il primo capitolo della saga narrata sotto il monicker di Aldaria, un progetto multiartista voluto dal chitarrista Frode Hovd (Memorized Dreams) e coinvolgente diversi nomi più o meno noti del panorama heavy melodico europeo. Il risultato, come ci possiamo immaginare, è qualcosa di fortemente assimilabile nelle intenzioni ai dischi firmati Avantasia o, anche di più, Timo Tolkki’s Avalon; come può però facilmente suggerire il voto in calce, su questo ‘Land Of Light’ siamo ben lontani dalla qualità sopratutto del primo, ma anche del secondo progetto. E’ innegabile che questo lavoro sappia infatti di scopiazzato qui e la, illuminato com’è da poche idee sia sul piano lirico, dove ci si siede pigramente sui soliti clichè dei cosidetti dischi ‘happy metal’ alla Freedom Call, sia sul piano musicale, dove passaggi già incisi un paio di decenni fa da Hammerfall, Gamma Ray e Helloween vengono riproposti tali e quali, senza il benchè minimo sforzo di modificarli in qualche punto. Siamo troppo cattivi? Ci piacerebbe poter dire di sì, ma la realtà è che in diversi punti di questo ‘Land Of Light’ si sconfina quasi nel plagio più totale. Lungi da noi fornirvi uno sterile elenco degli innumerevoli punti in cui le soluzioni adottate ricordano smaccatamente il lavoro di altre band, ma un paio di sassolini ci sarà anche concesso di toglierceli. Vi citiamo quindi infatti i due casi più eclatanti presenti tra l’altro nel pezzo più importante, la suite finale, e vi sfidiamo a non riconoscere nelle melodie del bridge quelle del prechorus di ‘Sad Wings Of Destiny’ dei Gamma Ray, o nel corale ritornello le melodie – spiccicate – dell’immortale ‘Keeper Of The Seven Keys’ degli Helloween. Come si diceva, siamo quasi al limite del plagio, e sinceramente quasi nulla può giustificare un’ispirazione così smaccata. E’ un peccato perchè, derivatività a parte, il lavoro è anche molto curato. La produzione è potente, i suoni sono ben fatti e il comparto strumentale è ottimo. Il parco cantanti è ovviamente all’altezza, con uno splendido Fabio Lione a svettare sugli altri, ma la fortuna di un progetto ‘metal opera’ non si può assolutamente basare solo sul nome altisonante. Qui quello che mancano sono le idee, quelle che ci sono appartengono ad altri, quindi non possiamo che considerare questo prodotto come un disco per soli completisti o fan del genere power melodico. Peccato, lo ripetiamo.

Tracklist

01. Excitare Ad Lucem
02. Another Life
03. Guardians Of The Light
04. Sands Of Time
05. Lost In The Darkness Below
06. Test Of Time
07. Trail Of Tears
08. Where Reality Ends
09. From The Ashes
10. Answers In A Dream
11. Land Of Light

Lineup

Line-up
Frode Hovd: guitars, composition

Fabio Lione: vocals
Rick Altzi: vocals
Todd Michael Hall: vocals
Yannis Papadopoulos: vocals
Tommy ReinXeed: vocals
Jonas Heidgert: vocals
Kristoffer Göbel: vocals
David Åkesson: vocals
PelleK: vocals
Marit Børresen: vocals
Bernt Fjellestad: vocals
Vasilis Georgiou: vocals
Sigfried Samer: vocals
Mayo Petranin: vocals
Konstantin Naumenko: vocals
Mina Giannopoulou: vocals

Christer Harøy: guitars
Jimmy Hedlund: guitars
Filip Kolus: guitars
Kenneth Skarsvåg: guitars
Paolo Campitelli: keyboards
Mistheria: keyboards
Peter Crowley: keyboards
Ronnie König: bass
Rayner Harøy: bass
Filip Andel: bass
Mike LePond: bass
Linus Abrahamson: bass
Uli Kusch: drums
Peter Danielsen: drums
Andreas Nergård: drums
Robert Myrhaug: drums