Papa Roach – Crooked Teeth

Il 18/08/2017, di .

Gruppo: Papa Roach

Titolo Album: Crooked Teeth

Genere: , ,

Durata: 33 min.

Etichetta: Eleven Seven Music

85

Vedere i Papa Roach con un voto così alto mi fa effetto, ve lo confesso. Prima di valutare quest’album, l’avrò ascoltato almeno una trentina di volte e niente mi ha dissuaso a dargli un punteggio inferiore a quello che vedete qui indicato. Certo, devo ammettere che i Papa Roach, assieme a molti gruppi della cosiddetta ondata nu metal (poi ricollocatisi in maniera furbesca e mesta sempre più nell’alternative), fanno parte della gioventù del sottoscritto. Era impossibile, difatti, in quei primi anni 2000, non vedere o sentire pezzi come ‘Last Resort’, contenuto in un disco, ‘Infest’, che ha fatto scalare le classifiche ai californiani.
Per un po’ di tempo confesso di averli persi di vista, vuoi perché non sono mai stato un fan sfegato del genere, vuoi perché ce ne hanno messo del loro, producendo album non sempre all’altezza.
‘Crooked Teeth’ mi ha preso di sorpresa, mostrando una band cresciuta, maturata, in grado di arrivare a un prodotto finale piacevole ma non banale. Quest’ultima fatica si colloca, difatti, molto al di sopra del predecessore ‘F.E.A.R.’ che, pur essendo un disco discreto, in alcuni – forse troppi – punti si perdeva, facendo risultare il tutto poco appetibile per successivi riascolti. ‘Crooked Teeth’ è bilanciato, connette i Papa Roach del presente a quelli del passato, uno sguardo al futuro con un occhio ai gloriosi fasti dei tempi che furono. E la qualità del full-length si sente già dall’opener ‘Break The Fall’, un brano sicuramente moderno, ma convincente, con quel misto di rap, metal e orecchiabilità che ha reso famosi le band di inizio millennio.
Molti dei brani contenuti in ‘Crooked Teeth’ hanno la giusta durata, collocandosi sempre intorno ai tre minuti, puntando a mantenere alta l’attenzione di chi ascolta, evitando di perdersi in inspiegabili digressioni stilistiche e cercando di trovare sempre il groove giusto, cosa che si verifica anche nella title-track. Più facile invece è commentare la produzione, di sovente perfetta nei dischi dei Papa Roach, anche se questa volta, forse per il diverso valore del disco, risulta ancor più incisiva. Inserire l’album dei californiani nello stereo e portare il volume al massimo potrebbe essere, infatti, uno dei fattori che può convincervi a comprarlo ancor prima di arrivare alla fine.
In conclusione, a chi consigliare ‘Crooked Teeth’? A tutti, direi. Tranne a chi non ha mai amato i Papa Roach, oppure il moderno metal americano. Agli altri suggerisco di precipitarsi nel più vicino negozio di dischi o aprire lo store digitale di fiducia e spendere bene questi sporchi, dannati euro.

Tracklist

01. Break The Fall
02. Crooked Teeth
03. My Medication
04. Born For Greatness
05. American Dreams
06. Periscope (feat. Skylar Grey)
07. Help
08. Sunrise Trailer Park (feat. Machine Gun Kelly)
09. Traumatic
10. None Of The Above

Lineup

Jacoby Shaddix: lead vocals
Jerry Horton: lead guitar, rhythm guitar, backing vocals
Tobin Esperance: bass, programming, backing vocals
Tony Palermo: drums, percussion