Next To None – Phases

Il 25/08/2017, di .

Gruppo: Next To None

Titolo Album: Phases

Genere: , , ,

Durata: 78 min.

Etichetta: InsideOut

Distributore: Sony

64

Mamma mia che confusione!  Viene da dircelo, lo ammettiamo, al primo ascolto di questo ‘Phases’, secondo lavoro della band in cui milita il figlio di Mike Portnoy, Max. Però – aggiungiamo anche – questa esclamazione è figlia della famigerata prima impressione; un aspetto importante per un album, soprattutto in un periodo in cui la musica la si ascolta sempre più distrattamente, ma pur sempre un impressione superficiale e volendo anche frettolosa. Il punto è, almeno per noi, che i Next To None, rispetto al precedente ‘A Light In The Darkness’ si sono appesantiti. Parecchio. A quello che, tutto sommato, era una acerbo disco di progressive metal piuttosto classico, i cinque giovanissimi della Pennsylvania hanno fatto seguire un album dalle scelte forti, rivelando uno sguardo decisamente puntato verso il metal estremo, il metalcore e la corrente djent. C’è molto dei Periphery infatti in questa uscita, che influenzano il risultato in maniera maggiore che i Dream Theater stessi, come si potrebbe malignamente pensare. C’è molto anche dei Between The Buried And Me, se per questo, e per quanto riguarda l’aspetto puramente progressive il tentativo è più quello di guardare a Leprous e Haken piuttosto che alla band di Petrucci. Questo segna per la band una scelta precisa, che condividiamo, ma tradisce anche una certa fretta, un tentativo troppo rapido di allontanarsi da sonorità che loro stessi si erano costruiti per il proprio debutto e che qui abbandonano un po’ bruscamente, preferendo drumming più furiosi, riffing più stoppati (il chitarrista è comunque cambiato) e soprattutto vocals decisamente più estreme ed aggressive. Tutto ciò, lo capire, può spiazzare: ci aspettavamo una cosa, e ce ne troviamo un’altra. D’altro canto, però, ascoltati nell’ottica di una nuova band che segue le gesta di Adam ‘Nolly’ Getgood e dei Periphery… beh, i Next To None non sfigurano. Certo, ‘Phases’ è ancora un album acerbo e per certi versi anche immaturo… ma nelle capacità tecniche dei quattro ragazzi, nella duttilità vocale di Thomas Cuce e nella loro poco celata tendenza a esplorare nuovi lidi (è di sicuro rilevante l’apporto dell’elettronica nell’intero lavoro) una certa vastita di respiro la sentiamo. Per ora, godiamoci le parti che ci sono piaciute di ‘Phases’, e vediamo cosa ci proporranno in futuro.

Tracklist

01. 13
02. Answer Me
03. The Apple
04. Beg
05. Alone
06. Kek
07. Clarity
08. Pause
09. Mr Mime
10. Isolation
11. Denial
12. The Wanderer

Lineup

Max Portnoy: drums
Thomas Cuce: vocals, keyboard
Derrick Schneider: guitar
Kris Rank: bass