Septicflesh – Codex Omega

Il 01/09/2017, di .

Gruppo: Septicflesh

Titolo Album: Codex Omega

Genere: ,

Durata: 47 min.

Etichetta: Prosthetic Records

Distributore: Audioglobe

90

È una decisione alquanto difficile, quella di chiedere ai capi di poter assegnare il Top Album a un disco (il sottoscritto non l’aveva mai fatto prima d’ora). Sono tanti gli elementi da prendere in considerazione, alcuni dei quali possono a volte esulare dal lato puramente artistico/musicale del prodotto in questione, tenendo sempre ben presente che fra i migliaia di album che escono ogni anno non c’è manco uno assimilato da mani divine, ergo perfetto.

Ciò premesso, assegnare una valutazione così alta a ‘Codex Omega’ dei Septicflesh è risultato più facile del previsto. Perfino nell’imparzialità più totale nei confronti della garanzia che oramai rappresenta il quartetto greco nel panorama extreme europeo, è chiaro sin dal primo ascolto di trovarsi davanti a un prodotto confezionato con la massima cura e attenzione, organico e multisfaccettato, sempre bombastico eppure più rarefatto ed essenziale rispetto al suo predecessore, senza per ciò smettere di essere così distintamente Septicflesh.

Il climax iniziale del brano d’apertura ‘Dante’s Inferno’, costruito da una chitarra acustica e dagli archi dell’Orchestra Filarmonica di Praga – ancora una volta reclutata dal quartetto greco, ben presto sfocia in un simposio di brutalità death e orchestrazioni cinematiche intessute con classe ed eleganza. Le linee vocali pulite di brani come ‘Dark Art’ e ‘Our Church Bellow The Sea’ risultano forzate, detraendo così dall’aggressione del resto dell’album, ma sono adeguatamente compensate dall’incremento di furia e direttezza in ‘The Gospels of Fear’ e ‘Faceless Queen’, senza tuttavia rinunciare a dei bei inserti melodici. Tuttavia, è in ‘Enemy Of Truth’ che si realizza appieno la definizione di ‘organico’, facendone così il vero gioiello di questo album: le orchestrazioni si intrecciano come carne nello scheletro death, due elementi distinti che si fondono graziosamente, completandosi a vicenda, in un solo organismo.

La bellissima ed estremamente suggestiva cover a opera del bassista/vocalist Spiros Antoniou, operante anche nel campo artistico sotto lo pseudonimo di Seth Siro Anton, concetualizza visivamente questa sofisticata fusione di extreme metal e orchestrazioni – l’opus di una band che, avvicinandosi ai trent’anni dalla sua fondazione, riesce ancora a mantenersi costantemente attuale e sopra un certo livello qualitativo.

Tracklist

01. Dante’s Inferno
02. 3rd Testament
03. Portrait of a Headless Man
04. Martyr
05. Enemy of Truth
06. Dark Art
07.Our Church Bellow the Sea
08. Faceless Queen
09. The Gospels of Fear
10. Trinity

Lineup

Spiros Antoniou: bass, growls
Christos Antoniou: guitars, orchestrations
Sotiris Vayenas: guitars, clean vocals
Kerim Lechner: drums