Arabs In Aspic – Syndenes Magi

Il 27/11/2017, di .

Gruppo: Arabs In Aspic

Titolo Album: Syndenes Magi

Genere:

Durata: 42:14 min.

Etichetta: Apollon Records

Distributore: Black Widow Records

70

I tre album – ‘Strange Frame Of Mind’, ‘Pictures In A Dream’ e ‘Victim Of Your Father’s Agony’ – pubblicati dalla nostrana Black Widow Records tra il 2010 e il 2015 hanno garantito ai norvegesi Arabs In Aspic un certo seguito qui da noi in Italia. La label genovese ancora una volta ci rende disponibile il nuovo lavoro di questi progster, anche se solo in veste di distributore (il disco è uscito per la Apollon Records), facendo sicuramente un regalo gradito a tutti gli amanti del prog dalle tinte più oscure e dalle sonorità pesanti. Tre tracce per una quarantina di minuti, che ci risospingo con forza nel mondo fatato di Jostein Smeby, fatto sempre di grazia, semplicità, ma anche di tensione, che ha nel mellotron e nell’hammond di Stig Jørgensen il proprio cuore pulsante. I dodici minuti dell’iniziale title track mettono subito in chiaro che la band ha accentuato il proprio animo dark e heavy, attraverso trame che però non perdono un’oncia di dinamicità. Già in passato la band aveva utilizzato il proprio idioma nativo, alternandolo con l’inglese, questa volta la scelta è caduta sull’uso esclusivo del norvegese, cosa che contribuisce ad acuire quella sensazione di maggiore durezza di cui sopra. Le armonie vocali fanno da contraltare a questo appesantimento, creando un coinvolgente chiaroscuro emotivo. Il disco è un crescendo, con il brano iniziale che riporta ai King Crimson di metà anni 70, aggravati di sane dosi di hard rock. Però sono le due ‘Mørket’ (Pt 2 e Pt 3, mentre la prima parte è contenuta in ‘Strange Frame Of Mind’ del 2010) a far salire di livello il lavoro, soprattutto con la canzone di coda che diventa un calderone di influenze che vanno dal kraut (Klaus Schulze, Tangerine Dream e Cluster) all’hard rock degli Uriah Heep. In mezzo il prog classico dei Genesis, dei già citati King Crimson e qualcosina dei Pink Floyd. Tutto e di più, quindi, riletto con classe e disinvoltura (i mezzi tecnici sono notevoli). Ancora una volta gli Arabs In Aspic rilanciano le proprie quotazioni di testa di ponte ideale tra maestri della cena progressiva che fu e assi contemporanei, risultando la band ideale per mettere d’accordo i nostalgici e i neofiti del genere.

Tracklist

01. Syndenes Magi
02. Mørket Pt 2
03. Mørket Pt 3

Lineup

Jostein Smeby: guitars, vocals
Stig Jørgensen: keyboards, vocals
Erik Paulsen: bass, vocals
Eskil Nyhus: drums