Zolle – InFesta
Il 12/12/2017, di Giuseppe Cassatella.
Gruppo: Zolle
Titolo Album: InFesta
Genere: Alternative Metal, Alternative Rock, Modern Metal
Durata: 29 min.
Etichetta: Subsound Records
Distributore: Goodfellas
Dietro una copertina che mi ha da subito ricordato il celeberrimo American Gothic di Grant Wood (ovviamente in versione suina) si cela il terzo parto, dal titolo InFesta, degli Zolle, cellula impazzita del mostruoso dio alieno Morkobot. Tre lavori, che si distanziano ognuno di due anni dal proprio precedessore, che mostrano come il duo – formato da Stefano alla batteria e Marcello (Lan nei Morkobot) alla chitarra – non abbia particolari problemi a buttar giù materiale nuovo con una certa continuità. Ma com’è sto materiale? Strampalato, folle e un po’ paraculo (forse anche qualcosa di più che un po’). Neanche mezzora di musica, suddivisa in nove tracce, in cui la batteria tiene il passo e la chitarra mastica e sputa tutto quello che finora è stato partorito in ambito rock. ‘Kadregah’ con il suo incedere kingcrimsioniano di fine millennio fa paura, ‘Versum’ trita il metallo, ci manca solo un acuto di Haldford e il gioco è fatto. In ‘Lårdo’ è tutto Deep Purple andato a male quello che cola, ‘Magnum’ è un agro-rock d’autore effettato sapientemente da Giulio Ragno Favero (per capire l’attitudine di questa band, fossi in voi darei un’occhiata al video tratto dal brano), mentre ‘Thorthellion’ e ‘Brasathor’ hanno un qualcosa di Mastodon in versione culinaria. ‘Interiora’ è metallo pesante, in ‘Infuso’ le claps di Eviac e Nicfit scrivono una nuova e gloriosa pagina nella storia del rock. In coda ‘UnDoom’, che pare quasi una canzone vera! InFesta è un disco poco serio ma che merita di essere preso seriamente.
Tracklist
01. Kadregah
02. Versum
03. Lårdo
04. Magnum
05. Thorthellion
06. Brasathor
07. Interiora
08. Infuso
09. UnDoom
Lineup
Stefano: drums
Marcello: guitar