Alfahanne – Atomvinter

Il 03/10/2019, di .

Gruppo: Alfahanne

Titolo Album: Atomvinter

Genere: , ,

Durata: 43 min.

Etichetta: Indie Recordings

70

Gli Alfahanne, formazione svedese capitanata da Pehr Skjoldhammer (ex Vinterland e Maze of Torment), tornano con il loro quarto full length ‘Atomvinter’, che vanta la partecipazione in studio di artisti black metal di grande calibro quali Hoest (Taake, Deathcult) e Nag (Tsjuder). A due anni dalla precedente release ‘Det Nya Svarta’, ‘Atomvinter’, con le sue nove tracce, si propone di consolidare ulteriormente il sound descritto dalla band stessa come ‘Alfapocalyptic Rock’, ovvero una commistione di generi che spazia dal black metal al gothic rock passando per il punk.

“Snart blir det mörk, snart blir det kallt” (‘Presto sarà buio, presto farà freddo’), queste le prime parole della title track, un perfetto preludio al contenuto lirico e musicale dell’intero lavoro. Traccia dopo traccia veniamo trasportati in uno scenario post-apocalittico dove le soluzioni chitarristiche tipiche del black metal svedese di stampo più atmosferico (su tutti gli Shining, con i quali la band ha precedentemente collaborato, e i Tribulation) incontrano una sezione ritmica che sembra prendere spunto dalla tradizione della dark wave di fine anni ottanta. La performance vocale è varia e passa con disinvoltura dallo scream a un timbro graffiante che non risulterebbe fuori luogo in un contesto punk. Tutto ciò è supportato da una produzione di ottimo livello in grado di enfatizzare l’elemento atmosferico che permea la release nella sua interezza, fornendo un prodotto che colpisce per la sua coerenza e compattezza. Ed è proprio la compattezza che caratterizza le liriche e le soluzioni musicali, che fanno del nichilismo, dell’angoscia e della costante desolazione che accompagnano l’ascoltatore attraverso i 43 minuti di ‘Atomvinter’ (soprattutto in ‘Alla Mot Alla’ e ‘A Place To Call Home’) il loro cavallo di battaglia.

‘En Tight Knut’, l’ultima traccia, con la sua solennità che non lascia speranze, funge da degna conclusione a un’esperienza di ascolto che risulta nel complesso più che positiva. Tuttavia, bisogna constatare che l’uniformità del lavoro che va quasi a costituire un concept vero e proprio non è supportata in termini di sezione ritmica che durante l’ascolto può risultare ridondante e, in generale, priva di soluzioni ambiziose. Da ammirare, ad ogni modo, la decisione di proporre liriche quasi totalmente in lingua svedese: scelta coraggiosa come quella che ci si augura la band possa fare in termini musicali con le prossime uscite.

Un disco di facile fruizione che risulta interessante che vista anche l’evoluzione rispetto ai lavori precedenti fa ben auspicare per il futuro del quartetto di Eskiltuna!

Recensione di Arianna Falco

Tracklist

01. Atomvinter
02. Lovers Against The World
03. Alla Mot Alla
04. A Place To Call Home (Ärla Boggie)
05. Sluten Cirkel
06. Sakna Mig Som Om Jag Vore Död
07. The Heavy Burden
08. Himlen Kan Vänta
09. En Tight Knut

Lineup

Pehr Skjoldhammer: vocals, guitar
Fredrik Sööberg: guitar
Niklas Åström: drums
Jimmy Wiberg: bass
Stefan Eriksson: keyboards