Black Phantom – Zero Hour Is Now

Il 05/05/2020, di .

Gruppo: Black Phantom

Titolo Album: Zero Hour Is Now

Genere:

Durata: 42 min.

Etichetta: Punishment 18

74

Il momento della conferma per i Black Phantom arrivava adesso, col secondo album… Nata da una (anzi… tre!) costole dei Mesmerize, la formazione dell’interland milanese capitanata da Andrea Tito avevano dato tre anni fa alle stampe un buon disco intitolato ‘Better Beware!’ che era composto però nella sua quasi totalità da vecchie tracce, semi-registrazioni e midi creati negli anni da Tito, e mai usate per i Mesmerize, per un motivo o per l’altro. Su sua stessa ammissione, il materiale dopo ‘Better Beware!’ era quasi finito… quindi immaginiamo che per questo successore si sia dovuto lavorare su materiale nuovo, creando quindi canzoni “from scratch”, ma con una consapevolezza maggiore su quale band avrebbe dovuto suonare i vari brani. Il risultato è ovviamente un successo! Un disco che non rinnega ma anzi rinnova l’approccio ortodosso e Maiden-oriented dell’album di tre anni fa, ma che risulta più solido e compatto, specchio di una band che in tre anni è maturata assieme dal punto di vista dell’alchimia generale.
Composto da otto brani, questo rapido ma ficcante ‘Zero Hour Is Now’ ci imbandisce una tavola con gli ingredienti che ci aspettavamo: chitarre gemelle mai dome, un basso urgente e pulsante, vero trattore di tutta la baracca e non ultima una voce – quella del sempre più bravo Malini –per certi versi quasi indistinguibile da quella della famosa “Air Raid Siren” inglese. Grazie a queste caratteristiche, ecco i primi due centri: ‘Redemption’ e ‘Hordes Of Destruction’ sono due cavalcate decisamente old school, con chitarre armonizzate, batteria agile e melodie fatte apposta per entrare in testa al primo ascolto. Siamo decisamente soddisfatti dell’inizio album, anche perché – a nostro parere – sono le coordinate dentro le quali la band si muove meglio; ma il proseguo del disco comincia a vedere le prime tracce di qualche variazione sul tema: ‘Shattenjager’ è un po’ più Priestiana e cupa anche se mantiene il dinamismo dei due brani precedentemente descritti, mentre ‘The Road’ rallenta i toni per concentrarsi di più sul suono e l’alchimia delle chitarre. Un pezzo forse più statico, ma che mostra decisamente la bravura della band a muoversi su terreni che non sono per forza quelli più rassicuranti e familiari. ‘Aboard The Rattling Ark’ gioca con tentazioni quasi progressive; mentre ‘Either You Or Me’, nonostante il titolo incompromissorio, gioca la carta della semi-ballad, composizione cioè sì melodica ma sempre elettrica, che abbiamo apprezzato spesso e volentieri nella discografia centrale del Dickinson solista. Anche se non sono le nostre preferite, ‘Begone!’ e ‘Hands Of Time’ chiudono degnamente l’album, la prima all’insegna di sonorità strane e riffing spezzati, mentre la seconda nel modo che ci aspettavamo, cioè con un altro brano spigliato ed agile in puro Harris style.
Che dire? Con queste sonorità si fa sempre centro nel cuore dei metallaro amanti degli Anni ’80, ma c’è da dire che il valore dei Black Phantom va oltre a quello di comodo rifugio per oramai vecchi (ahimè) rockettari come il sottoscritto… In generale, quello che ci ricorda ‘Zero Hour Is Now’ è che questo tipo di metal non muore mai, e che in linea di massima ci sarà sempre qualcuno a tenerne alto lo stendardo. Con questa consapevolezza, non possiamo fare altro che riascoltarci il disco per il solo scopo di godercelo.

Tracklist

01. Redemption
02. Hordes Of Destruction
03. Schattenjäger
04. The Road
05. Aboard The Rattling Ark
06. Either You Or Me
07. Begone!
08. Hands Of Time

Lineup

Manuel Malini: vocals
Luca Belbruno: guitars
Roberto Manfrinato: guitars
Andrea Tito: bass
Ivan Carsenzuola: drums