Nero Or The Fall Of Rome – Beneath The Swaying Fronds Of Elysian Fields

Il 15/06/2020, di .

Gruppo: Nero Or The Fall Of Rome

Titolo Album: Beneath The Swaying Fronds Of Elysian Fields

Genere: , ,

Durata: 57 min.

Etichetta: Naturmacht Productions

82

Nerone, vi ricordate l’imperatore romano brutto, sporco e cattivo? Sì, quello del grande incendio di Roma, il tiranno sanguinario condannato alla figura di carnefice da circa duemila anni. Da questo controverso personaggio storico (al centro di interminabili disamine e rivalutazioni), e dalla pellicola omonima del 1909, viene il nome di questa band nostrana che, in questo infausto 2020, presenta al pubblico la prima fatica da studio, ‘Beneath The Swaying Fronds Of Elysian Fields’, pubblicato dalla sapiente etichetta finlandese Naturmacht Productions.

Cominciamo col dire che non bisogna farsi ingannare dal recente dato anagrafico della band, che registra come anno di nascita della band il 2018. I Nero Or The Fall Of Rome sorgono (non dalle ceneri, come vorrebbe il caso) da un gruppo storico del black metal underground italiano, i Riul Doamnei, che combattono la luce dall’oramai lontano 1999, risoluti quanto la lancia conficcata nel costato del Nazareno. Un nuovo progetto, dunque, capitanato dal cantante e chitarrista Federico “V”, che anche in questo caso ricopre il ruolo di frontman. Certo, chi conosce i Riul Doamnei (o semplicemente il black metal) non faticherà a ritrovare dei tratti in comune nella musica dei Nero, la discendenza seppur assai sfumata di mostri sacri del genere, nell’attitudine e nel sound, prima di tutto nella grandiosità dei Bathory, nell’algida forza dei Darkthrone, fino a valicare i confini e sfociare nell’incedente epicità dei Cirith Ungol. Da tutto questo mefitico intruglio, e anche altro, esce la proposta della band veronese, un epic-doom-black metal che riesce probabilmente dove altri hanno fallito. Sì, perché ‘Beneath The Swaying Fronds Of Elysian Fields’ si presenta con una durata vicina ai sessanta minuti. Eppure, non ci spinge mai a premere il famigerato tasto “skip” per passare alla traccia successiva. Questo è in larga parte dovuto all’esperienza maturata negli anni dai songwriter (il già menzionato Federico “V” ed Elia M.), del sangue e sudore buttato in nome del metallo, e dal grandissimo respiro che ha la musica, in cui prevale l’ottimo intreccio di chitarre e del cantato del vocalist, che oltre al consolidato scream alterna un pulito di livello. Testimonianze dell’ottimo lavoro dei Nero Or The Fall Of Rome sono tracce come ‘Cold Bones’ (riffing e chorus notevoli), ‘A White Crow In The Blizzard’ e ‘Grave Above’ (alla memoria di Daniele Nardi e Tom Ballard, morti nel 2019 sul Nanga Parbat, il gigante roccioso che si è preso la vita di altri alpinisti, tra cui Günther Messner, Karl Unterkircher e il pioniere Albert Frederick Mummery).

In conclusione, ‘Beneath The Swaying Fronds Of Elysian Fields’ è con tutta probabilità uno dei migliori album italiani che vedremo quest’anno. Se son rose, bruceranno.

Tracklist

01. The Cross Of Nero
02. Coils Of Night
03. Cold Bones
04. Beneath The Swaying Fronds Of Elysian Fields
05. A White Crow In The Blizzard
06. Mortui Ut Patria Vivat
07. Graves Above
08. Our Epitaphs Shall Be Carved In Stone

Lineup

Fabrizio T.: bass
Luca L.: drums
Elia M.: guitars, songwriting
Federico “V”: guitars, vocals, songwriting, lyrics