Exiled On Earth – Non Euclidean

Il 29/06/2020, di .

Gruppo: Exiled On Earth

Titolo Album: Non Euclidean

Genere:

Durata: 31 min.

Etichetta: Punishment 18

70

Tra le figure più vicine al metal, non tanto come semplice cliché, quanto come affinità di spirito vi è quella dell’esule: un archetipo fondativo che si muove nel tempo nello spazio per sovvertire o sopravvivere ad un mondo ostile. Sia i racconti che le vicissitudine hanno reso leggendaria la figura di H.P. Lovecraft, ridefinendo la figura dell’esule in una poetica ad alta densità orrorifica. In questo senso gli Exiled on Earth (Esiliato sulla Terra) tornano sulle tracce dello scriba di Providence, per trarne anche solo ispirazione e per trovare una corrispondenza che come vedremo è anche musicale.
‘Non Euclidean’ è il terzo album della band italiana, ma è il secondo ad essere stato pubblicato con l’etichetta Punishment 18 e senza il bassista co-fondatore Gino Palombi (sostituito da Luca Bianchi). Non è dato di sapere quanto questi cambiamenti abbiano inciso sulla musica, ma di certo lo stile dei nuovi brani è mutato traslando da un thrash che si apriva a cavalcate più classicheggiante (presenti in abbondanza nel precedente ‘Force of Denial’) a un thrash che vive di riff serrati, di ritmiche sempre complesse e con il cantato del chitarrista/fondatore Tiziano Marcozzi che raramente si apre in pulito, mantenendo invece uno stile roccioso, con voce simil death.
E intendiamoci ci sanno fare, ‘Parsec Devorer’ è il manifesto di ‘Non Euclidean’: brano che si consuma in quattro minuti circa, nei quali veniamo proiettati in dimensioni aliene: composte di riff paranoici, ritmiche siderali e una voce che galleggia nei recessi di qualche mondo innominabile. Gli Exile on Earth dimostrano di saper maneggiare la materia con destrezza quando nella traccia ‘Vault the Decimator’ giocano con i cambi di ritmo, con una voce che si insinua in pulito alternata ad una ben più remota: ci troviamo così di fronte a un brano dalle atmosfere possenti e costruito con perizia non comune. Seppur talvolta si avvicinano pericolosamente ai grandi del passato/presente (Voivod, Watchtower, Coroner, Death, etc…) nelle tracce di ‘Non Euclidean’ trovano spazio brani come ‘The Cult Of The Ivory Grace’ o ‘Vordeghat Wood’ di grande impatto (e sintesi) che sorprendono sia per il rigore con cui sono stati costruiti che per l’ortodossia con cui sono stati eseguiti. Infine, come una lastra di acciaio nero senza confini, si abbatte su di noi, ‘Forager Of Sanity’ che chiude il disco, ricordandoci di come gli Exiled On Earth, non siano in cerca di mediazioni nella loro ricerca di un thrash sempre aggressivo, sempre concentrato su stesso, ma allo stesso tempo che siano comunque in grado di una messa in scena di effetto.
‘Non Euclidean’, è un album quindi che non cerca strade facili o che si sforza di essere contemporaneo, ma trae la sua forza dal far leva in maniera ortodossa sull’idea di metal che lo ha generato: che le tematiche del fantastico quindi donino un’identità forte e comunque distinguibile al gruppo, e che in ultimo il thrash tirato, monolitico, ma ricco di dettagli sia il mezzo ideale per esprimersi.
Rimane però il dubbio che elementi spuri avrebbero potuto donare una maggiore varietà e una voce più originale alla proposta degli Exiled On Earth, ma anche così ‘Non Euclidean’ è una figura geometrica mirabile nella sua essenziale complessità e che riesce a distinguersi dalla massa euclidea per un approccio senza compromessi al genere.

Tracklist

01. Parsec Devourer
02. Vault of the Decimator
03. Mythoscondria
04. The Cult of the Ivory Grace
05. Non Euclidean
06. Vordeghast Wood (Mater Eternitas)
07. Tindalos
08. Forager of Sanity

Lineup

Alfredo Gargaro: guitars
Tiziano Marcozzi: guitars, vocals
Piero Arioni: drums
Luca Bianchi: bass