Creeper – Sex, Death & The Infinite Void

Il 20/08/2020, di .

Gruppo: Creeper

Titolo Album: Sex, Death & The Infinite Void

Genere:

Etichetta: Roadrunner Records

75

Chissà se un giorno, quando l’istante dismetterà i panni della razionalità, al posto di vedere le immagini di quello che è stato, dalla mia infanzia alla mia vita adulta, correranno nella mia testa come una playlist d’addio la musica che mi ha accompagnato lungo la mia vita terrena. Ed in fondo la musica dei Creeper prende spunto da un concetto dissimile, l’idea che la musica possa essere una sorta di galleria del passato che una volta assemblata restituisca però uno stile ed un’idea di musica unica. Questi inglesi la sanno lunga in tal senso. Quando nel 2017 pubblicano ‘Eternity, In Your Arms’, la critica li paragona con le più diverse band: dai Chemical Romance, passando per gli Alkaline Trio, ai The Nerve Agents (e così via). Tutto vero, tutto giusto, ma gli stessi giornalisti li lodano per la loro capacità di avere comunque una voce propria, di risultare spontanei ed allo stesso tempo consistenti. Tutte qualità innegabili, ma il dubbio e cosa spetterà ai The Creeper quando dovranno confermarsi, facendosi spazio la necessità di ripetersi e di confermare il successo diventato pressante? Niente. Quelli pubblicano tre anni dopo ‘Sex, Death & The Infinite Void’ che prende le distanze dal precedente approccio punk, per seguire dinamiche più vicine ad un power punk pop con riferimenti che mutano a secondo del brano. In prima istanza il singolo ‘Be My End’ pare fare il verso ai The Chemical Romance, ma quando le linee melodiche si aprono nei cori, la voce di Will Gould diventa teatrale allora lo spettro regale dei Queen si fa avanti, donando in fondo nuova linfa ad un brano dall’impatto immediato, ma costruito su una struttura non così scontata. E se prendessimo a prestito i The Chemical Romance, ma li usassimo come base per far entrare in scena ai The Beatles ed infine richiamassimo nelle melodie echi degli Oasis? Facile a dirsi, ma a farsi? Se si è davvero bravi se ne esce fuori con ‘Cyanide’. Ed in fondo per i The Creeper la musica è un infinito gioco di specchi, dove le influenze diventano la propria musica senza troppi artefatti, così in ‘Poisoned Heart’ gli echi di Leonard Cohen e Nick Cave si materializzano nella voce baritonale di Gould per poi ricomporsi in un coro tra lo struggente e il canzonatorio. Stesso pattern viene eseguito nelle successive ‘Thorns of Love’ e in ‘Four Years Ago’ dove la voce di Hannah Greenwood si alterna a quella maschile in una cavalcata nostalgica dominata dai violini e dal piano.

‘Sex, Death, & Infinite Void’ è un sali e scendi emotivo tra citazioni del presente e del passato, lo è però nella maniera più credibile, trovando sempre una forma propria in ogni brano. Non mancano i momenti di deja-vu, ma gli stessi sono compensati da una musica che nella sua immediatezza riesce ad essere poliedrica, sempre generosa nell’offrire linee melodiche accattivanti e animate da una passione forte. In ultimo i Creeper sanno fare rock e di questi tempi non è poco.

Tracklist

01. Born Cold
02. Hallelujah!
03. Be My End
04. Cyanide
05. Celestial Violence
06. Annabelle
07. Paradise
08. Poisoned Heart
09. Thorns Of Love
10. Four Years Ago
11. Holy War
12. Napalm Girls
13. The Crown Of Life
14. Black Moon
15. All My Friends

Lineup

Will Gould: lead vocals
Ian Miles: lead guitar, keyboards, backing vocals
Sean Scott: bass, backing vocals
Dan Bratton: drums, percussion
Oliver Burdett: rhythm guitar