Anaal Nathrakh – Endarkenment

Il 01/10/2020, di .

Gruppo: Anaal Nathrakh

Titolo Album: Endarkenment

Genere: , ,

Durata: 40 min.

Etichetta: Metal Blade Records

Distributore: Audioglobe

75

La cosa che più ammiro degli Anaal Nathrakh è la naturalezza con cui loro sound naviga attraverso i generi senza suonare come un collage raffazzonato di Black, Death, Grind, Industrial. Fin dal primissimo ‘The Codex Necro’ datato 2001 l’ensemble di Birmingham spiccava per quell’idiosincrasia incendiaria così votata al totale nichilismo sonoro da bruciare tutte le etichette di genere che si cercava di appioppare sopra. Le varie anime del gruppo sono tutte saldate nella stessa fibra grondante di umori venefici. A quasi vent’anni dal debutto l’undicesimo lavoro ‘Endarkenment’ riconferma le coordinate stilistiche assestate nel precedente ‘A New Kind Of Horror’, vale a dire ritmiche sempre più serrate alternate a chorus melodici dal vago sapore NWOBHM. Come già da ‘The Whole Of The Law’ del 2016 si fanno più preponderanti quegli innesti industrialoidi che trovano incastri ideali con gli arrangiamenti death delle chitarre ritmiche di Mick Kenney, con l’effetto di potenziare quell’alone di gelo cosmico attorno ai passaggi più brutal, come cartoline dai gironi ghiacciati dell’inferno in terra post estinzione umana. Le vocals di Dave Hunt sono disumane nelle derive black, sebbene le sue corde vocali appaiano sempre più a loro agio nei frangenti melodici mostrando notevoli capacità di estensione. Nel complesso ‘Endarkenment’ continua a traslare le sonorità di pionieri delle sperimentazioni estreme, come Fear Factory e Strapping Young Lad, verso lidi post-umani, tuttavia il difetto principale è la reiterazione della stessa formula sbroccate black/ritornelli melodici (il cocktail preferito dei primissimi Slipknot, per capirci) sia all’interno dell’album che rispetto agli ultimi tre lavori. Ergo, nell’arco delle ultime 3/4 uscite, pare che gli  AN siano rimasti intrappolati nella gabbia – non dorata, ma in lucido metallo nero – da loro stessi forgiata in anni di fiamme corvine e martelli incandescenti.

Tracklist

01. Endarkenment
02. Thus, Always, To Tyrants
03. The Age Of Starlight Ends
04. Libidinous (A Pig with Cocks in Its Eyes)
05. Beyond Words
06. Feeding The Death Machine
07. Create Art, Though The World May Perish
08. Singularity
09. Punish Them
10. Requiem

Lineup

Dave Hunt: vocals
Mick Kenney: guitars,  bass and programming